23 settembre 2023

SEMPRE IN RITARDO

XXVa Domenica T.O. 
Anno A

Il premio è sempre il massimo della promessa
C’è una costante che angoscia i catechisti: dopo la Cresima i loro ragazzi diventano quasi tutti desaparecidos, scompaiono dall’orizzonte delle chiese e degli oratori. In piazza, a differenza dei lavoratori a giornata della famosa vigna, proprio non ci vanno nemmeno più. Forse qualcuno è di quelli che vi arrivano alle cinque di sera, per sentirsi dire:“…perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente? (dal Vangelo secondo Matteo)
Furbescamente rispondono, per nascondere il loro ritardo: “perché nessuno ci ha preso a giornata.”
In effetti, se non erano fra quelli dell’ora prima, probabilmente se ne stavano in un’altra piazza, quella dove convergono vie che non sono propriamente del Buon Dio.

16 settembre 2023

CIRCONDATI DALLA MISERICORDIA

XXIVa Domenica T.O. 
Anno A

Perdonare fino a 70 volte 7....cioè SEMPRE

L’altro giorno mi sono sentito salutare da una persona che consideravo amica, allungandomi la mano per una stretta d’amicizia, che invece a suo tempo mi ferì non poco e su cui avevo tracciato una grande x. Restai un attimo basito, ma poi ricambiai il saluto e la stretta e devo dire che, subito dopo mi sentii come gratificato e circondato da una strana sensazione di pace. Mi era successo pure di aver richiamato una persona della mia cerchia familiare, cercando di farlo con rispetto ed attenzione, ma ne scaturì solamente un po’ di ostilità. Ho sopportato con fatica, ma ho sopportato. Ringrazio il Buon Dio per quel poco o tanto che ho potuto fare, portando una parola di perdono e di pace che, successivamente, hanno preso piede in famiglia. E’ proprio vero: “…Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia.” (dal Salmo 102)
Ecco, in realtà, chi ci circonda con la sua misericordia, è il Buon Dio, senza abbandonarci un attimo della nostra vita, ammonendoci continuamente e: “…ricordati della fine e smetti di odiare, della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.” (dal Libro del Siracide)

8 settembre 2023

LA CARITA’ IN PIENEZZA

XXIIIa Domenica T.O. 
Anno A

 

Dove due o tre sono riuniti nel Mio nome ...

E’ una responsabilità mica da ridere, quella di avvertire della condotta sbagliata uno della mia famiglia, piuttosto che uno della cerchia dei miei amici. E non parlo di quelli che stanno su facebook, ma proprio quelli con cui sei cresciuto fin dai banchi dell’asilo, di quelli con cui hai condiviso i momenti topici dell’adolescenza, della gioventù, degli innamoramenti. Che, all’improvviso, ti accorgi che non è più di fianco a te, che ha scelto di andare a convivere, che ha convinto la sua ragazza ad abortire perché non è ancora il momento, che ha buttato alle ortiche la fede per buttarsi nel campo dell’indifferenza e del relativismo. Ecco, come fai a fargli capire della malvagità di tali scelte, se in conseguenza di ciò, ti volta le spalle e non si fa più vedere? E mi limito a riferirmi solo agli amici, senza entrare nei drammi che per questi stessi motivi accadono in famiglia. Eppure la Parola è chiara: “…ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu sarai salvato. (dal Libro del profeta Ezechiele)

2 settembre 2023

IL FUOCO DENTRO DI ME

 XXIIa Domenica T.O. Anno A

In effetti gli scandali più deprimenti per un credente sono quelli causati da uomini di chiesa. Proprio perché questi ragionano, sulle cose di tutti i giorni, nello stesso modo del mondo, così detto, laico. Vero è che anch’essi sono uomini come tutti gli altri, quindi anche loro peccatori. Però, si badi bene, non sono peccati accettabili perché provenienti da chi si è messo alla sequela di Gesù Cristo: “…ma egli, voltandosi, disse a Pietro: “và dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini.” (dal Vangelo secondo Matteo)
Gesù non ha cacciato Pietro dalla cerchia ristretta dei suoi discepoli, gli ha detto di mettersi dietro a lui e l’ha chiamato con il massimo dell’offesa, tarpandogli le ali, non è la prima volta e non sarà neppure l’ultima. Eppure, affiderà le chiavi della sua Chiesa proprio a lui perché “Il Signore sa prolungare la durata dei giorni quando è il tempo della salvezza, e sa abbreviare la durata del momento della tribolazione e della perdizione. Quanto a noi, mentre abbiamo il giorno e si prolunga per noi il tempo della luce “comportiamoci onestamente come in pieno giorno” ( Rm 13,13) e facciamo le opere della luce.” (Origene)

26 agosto 2023

LE CHIAVI DI CASA

 XXI ma Domenica T.O. 
Anno A

Rubens: Cristo da le chiavi a San Pietro

Quando gli sposi tornano a casa, dopo la celebrazione del Sacramento del Matrimonio e i successivi festeggiamenti nuziali, sono stanchi, ma felici. Tanto che lo sposo prende in braccio la sposa per entrare nel loro nido d’amore. Prima, però, bisogna cercare la chiave di casa, perché senza quella si rimane sulla soglia. Metaforicamente parlando, anche con la chiave in tasca, molte coppie di sposi sono rimasti sulla porta di casa. Cioè non hanno ben capito che chiave avesse affidato loro il Signore quando si sono presentati con la promessa di amore per sempre: “…gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide: se egli apre, nessuno chiuderà: se egli chiude, nessuno potrà aprire; lo conficcherò come un piolo in luogo solido.” (dal Libro del profeta Isaia)

18 agosto 2023

CI BASTA POCO, GLI BASTA POCO

XXma Domenica T.O.

Anno A

i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni

Nel tempo dei supermercati specializzati nella vendita di cibo per animali, in special modo per cani e gatti; dove si creano spazi pubblici solo per loro e la pubblicità progresso contro l’abbandono di animali è ben sostenuta, così come non conosce freni la crescita demografica degli amici domestici, a differenza di quella dei figli dell’uomo; ecco, in questo tempo, il Vangelo di oggi accentua tutte le contraddizioni di questa epoca. Fino a 50/60 anni fa per cani e gatti non era così, ma ora la società del consumo è entrata a gamba tesa in questo settore e tutto il corollario, perciò, ne viene condizionato. Giusto o sbagliato che sia, anche alla luce di una comparazione con la fame nel mondo, non vi entro nel merito, ma mi riesce facile inquadrare, invece l’immagine evangelica:“…non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini. E’ vero Signore, disse la donna, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni.” (dal Vangelo secondo Matteo)

12 agosto 2023

ZERO FEDE

 XIXma Domenica T.O. 
Anno A

“Uomo di poca fede”, un intercalare sempre più usato per dimostrare come si possano fare cose che all’apparenza sembrano impossibili. A volte chi lo usa ci fa pure qualche brutta figura, ma in linea di massima ha una sua giustificazione, bisogna solo essere convinti di ciò in cui si crede. Senza farsi distrarre da eventi o fatti eclatanti perché:“…ci fu un vento, un terremoto, un fuoco…ma il Signore non era nel vento, nel terremoto, nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera…”(dal primo Libro dei Re)
Non andiamo a cercare miracoli ad ogni costo, che avvengano è una grazia in più per coloro che li meritano, piuttosto stiamo attenti alle cose semplici che ci stanno attorno: il silenzio di una chiesa, la maestosità di un monte, la fiammella di un lume, la confidenza di un amico, l’abbraccio di un bambino. Ad Elia si manifestò nella brezza leggera, lo riconobbe e si mise in adorante ascolto. Dio è molto più semplice di quanto si possa credere:“…certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto; giustizia camminerà davanti a lui, i suoi passi tracceranno il cammino.” (dal Salmo)

5 agosto 2023

ASCOLTATELO !

Trasfigurazione del Signore
Anno A


Quest’oggi si conclude la Giornata mondiale della Gioventù, che, ammetto, non ho seguito più di tanto, disturbato dalle dichiarazioni del Vescovo ausiliare di Lisbona, organizzatore della gmg 2023: “non vogliamo convertire i giovani a Cristo e alla Chiesa cattolica. Niente di tutto questo, assolutamente.” Ma come? Tutte le profezie parlano di Lui, i Vangeli scrivono di Lui, le Lettere apostoliche sono incentrate su di Lui ed ora vogliamo metterlo in secondo piano, ci dimentichiamo del suo mandato.
E questo vescovo, “futuro cardinale”, viene pure premiato! C’è di buono che, quanto meno, quel milione di giovani che parteciperanno alla Santa Messa sentiranno la proclamazione della Parola che dice ben altro. Per esempio, per stare sulle profezie: “…gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finisce mai e il suo regno non sarà mai distrutto.” (dal Libro del profeta Daniele)
Perciò il Signore può benissimo fare a meno di noi, “egli ci comandò di seguirlo non perché ha bisogno del nostro servizio, ma per dare a noi stessi la salvezza. Seguire Gesù Cristo, infatti, è partecipare della salvezza, come seguire la luce significa essere circonfusi di chiarore.” (Sant’Ireneo di Lione)

1 agosto 2023

IL COSTO DEL TESORO

XVIIa Domenica T.O.
Anno A


Nell’antichità la felicità era una ricompensa per pochi eletti selezionati, ma a Salomone forse non fu data, nonostante il suo alto rango, bensì gli fu elargito:“…ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te, né sorgerà dopo di te.” (dal primo Libro dei Re)
E’ il massimo che possa aspettarsi ciascuno di noi, ma spesso, quando si arriva nella vita ad avere una certa importanza, che ci sentiamo “qualcuno”, ecco sarebbe proprio opportuno un bel ruzzolone. E già questo sarebbe una bella grazia. Perché quando riconosciamo la verità, cioè la nostra piccolezza, allora forse ci mettiamo nella medesima predisposizione del re Salomone e riempiremo il nostro cuore di ogni gioia di Dio: “il cuore è stato creato da Dio per contenere la gioia spirituale come un vaso contiene l’acqua.” (Santa Gertrude di Helfta)
In questo vaso, magari, al posto dell’acqua possiamo custodire:“…meravigliosi sono i tuoi insegnamenti, per questo li custodisco. La rivelazione delle tue parole illumina, dona intelligenza ai semplici.” (dal Salmo 118)

22 luglio 2023

FORZA E DEBOLEZZA…E FURBIZIA

XVIma Domenica T.O.
Anno A

Quando una nuova vita è chiamata all’esistenza non può che essere ad immagine e somiglianza del Padre, simile in tutto e per tutto al Figlio, Gesù Cristo, che tutti ben conosciamo come uno di noi. Fin dal suo concepimento, frutto di un Amore sconfinato per l’uomo, cui facciamo fatica anche solo a pensarlo, cui non riusciamo a capitarcene del perché sia stato pensato proprio per ciascuno di noi. E’ buono il pane se con il crescere possiamo, in minima parte, comprendere che Lui è il:“…Padrone della forza, tu giudichi con mitezza e ci governi con molta indulgenza.” (dal Libro della Sapienza)
E’ una forza che tiene conto delle nostre debolezze incrostate dal peccato originale. Quando si nasce si è già in queste condizioni, ecco perché occorre quanto prima il Santo Battesimo. E già s’intravede quell’indulgenza che verrà confermata nel Sacramento della Riconciliazione. Tutto ben congeniato e concreto, bisogna solo saperlo vivere con umiltà e consapevolezza dei propri limiti, oltre che delle debolezze nei confronti del mondo. Dove si nasce, come si cresce, da chi si è condotti, sono tutti fattori che incidono sulla formazione della personalità e della conoscenza di sé stesso, del proprio carattere, della sua forza e della sua debolezza, oltre che delle sue inclinazioni. Niente allarmarsi, comunque, perché con il Battesimo, come dice l’Apostolo Paolo:“…fratelli, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza.” (dalla Lettera ai Romani)

10 luglio 2023

IL NIENTE E IL CENTUPLO

 XVma Domenica T.O.
Anno A


A volte non è neppure questione di comprendere o non comprendere, è solo questione di rifiuto a priori. Leggevo di persone, anche famose a livello superiore, che per farsi una moralità sul bene e sul male non ritengono sia necessaria la religione, ma solo una semplice sensibilità. Sostanzialmente il ragionamento dice che non c’è bisogno della Chiesa e del Vangelo, sono solo sovrastrutture imposte da uomini vogliosi di potere da esercitare, a seconda dei propri interessi, sugli altri, sui popoli, sulle nazioni. Pensiero discutibile, seppur da rispettare, purché non si trasformi in disprezzo per le sensibilità altrui che, invece, portano all’ascolto della Parola che entra in profondità nel cuore di chi crede in Dio, nel Dio rivelato dalle Sacre Scritture e dalla vita di Gesù Cristo. Il quale non promette altro che il centuplo della creazione. Basta leggere attentamente il Salmo:“…i prati si coprono di greggi, le valli si ammantano di messi: gridano e cantano di gioia.” (dal Salmo 64)

5 luglio 2023

C’E’ GIOGO E GIOGO

 XIVma Domenica T.O.
Anno A

Il mio giogo è dolce e il mio peso è leggero

Ogni giorno è buono, si fa per dire, per incontrare persone che sanno portare la loro croce, fatta di malattie e/o solitudine, o che hanno appena finito di portarla, “grazie” a sorella morte. Nei funerali, soprattutto, si hanno di queste opportunità. In genere sono croci pesanti, il loro giogo è quasi sempre insopportabile. Come quello della ragazzina che si trova incinta e chiede comprensione ed aiuto in casa, dove trova solo arrabbiature e pressioni per andare ad abortire. Anche il suo ragazzo si defila e così a 17 anni perde tutto, ma non il figlio. E’ sicuramente una croce quella che si appresta a caricarsi sulle gracili spalle, ma con l’aiuto delle volontarie del locale Centro di Aiuto alla Vita il giogo diventa sopportabile. Dietro ci sta la consapevolezza che non tutto è perduto se quella croce si sovrappone a quella che portò Gesù, che ci dice:“…venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per la vostra vita.” (dal Vangelo secondo Matteo)

30 giugno 2023

L’AMORE ASSOLUTO

XIIIma Domenica T.O.
Anno A

anche un solo bicchiere d’acqua fresca

Per cercare di capire il Vangelo odierno bisogna ricordarsi di un brano del vangelo di Luca, nel quale Gesù dice che la sua famiglia è composta da coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica (Lc 8,21). Questi, spiega Gesù, sono per lui madre e fratello.
Mica facile da comprendere. Perciò, se possibile, in modo più esplicito rimarca la dose con:“…chi ama padre e madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me.” (dal Vangelo secondo Matteo)
Cavolini, ma come si fa? A dire a mia madre che la amo meno di…a mio figlio che gli pospongo…E’ così, prendere o lasciare! Gesù non ammette deroghe, in amore non si gioca, dall’innamoramento bisogna passare alla dichiarazione perpetua dell’amore, quell’amore assoluto che non ammette variabili o riserve. Lui l’ha già fatta, fin dal principio.

24 giugno 2023

LA GRANDE TENEREZZA

XIIma Domenica T.O.
Anno A

voi valete più di molti passeri!


 

 

 

 

 

 

 

 

L’altra sera ero a cena da amici, hanno una figlia di pochi mesi. Restavo come incantato nel vedere come si rapportavano, mamma e papà, con quella piccola. Traspariva una tenerezza da quei gesti, da quegli sguardi, che mi avvolgeva in quella casa, odorosa dei profumi dalla cucina e di quelli caratteristici dalla presenza di una neonata, che mi faceva stare bene, senza il bisogno di sollecitare alcunché di artificioso. Un po’ come quando entri in chiesa, ti siedi su una panca e stai lì, senza il bisogno di alcunché, se non: “…io rivolgo a te la mia preghiera, Signore, nel tempo della benevolenza…Signore, buono è il tuo amore, volgiti a me nella tua grande tenerezza.” (dal Salmo)

20 giugno 2023

LA PIU’ BELLA INVENZIONE E’ MIA MADRE

Domenica 25 GIUGNO 2023 ore 16,00

presso la Chiesa della Madonna degli Angeli

IL FIGLIO: IL MISTERO DI UN DONO
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MARIA: LA MADRE DI DIO 


Dio scelse sua Madre prima ch’ella fosse. Ma chi era questa mamma che al tempo del concepimento doveva avere 15/16 anni? Sua madre, Anna, l’ebbe in età avanzata, figlia unica, in una casa povera. Tutta l’infanzia di Maria trascorse in un sano ambiente familiare. Così crebbe, ben istruita, di belle sembianze, nella purezza dei costumi della sua epoca e della sua gente. In una parola, tutto in lei era grazia e beltà. In questo modo si prepara al matrimonio e lo sposo scelto è Giuseppe, discendente di Davide.

17 giugno 2023

ESULTANTI NEL SIGNORE

XIma Domenica T.O.Anno A


E’ ormai una vita che non mi capita più d’incontrare per strada un uomo in talare, un prete che va per le vie, per le case, facendosi conoscere per quello che è, o meglio, per quello che dovrebbe essere: uno che serve il Signore con gioia, anche portando un abito che lo identifichi subito come sacerdote, presbitero, della Chiesa cattolica. Chissà che i saluti alla “sia lodato Gesù Cristo” non si moltiplichino in modo esponenziale, al punto tale che l’esultanza nel Signore diventi tangibile, nel quotidiano, per le strade dei nostri paesi, dei nostri quartieri, e possa così espandersi il canto del Salmo:“…servite il Signore nella gioia, presentatevi a Lui con esultanza.” (dal Salmo 99)

12 giugno 2023

ADOZIONE SPIRITUALE DEL BAMBINO CONCEPITO


E’ la preghiera
per difendere la vita concepita,
è un adempimento
delle promesse mariane,
è un aiuto alle persone
sofferenti a causa dell’aborto.

Che cos’è l’adozione spirituale?

L'adozione spirituale fonda la propria forza nello scopo che si propone. La difesa della vita in tutti suoi aspetti vuol dire volgersi a Colui che ha offerto la vita e pregarlo per salvare coloro che sono indifesi e in pericolo di morte. L’adozione spirituale è la preghiera per un bambino che è minacciato di uccisione nel grembo materno.

Come può essere fatta l’adozione spirituale?

Sia in forma solenne che in forma privata, recitando la formula (davanti alla croce o al Santissimo Sacramento....).Dura nove mesi e consiste nella recita ogni giorno di una decina del Santo Rosario misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi, gloriosi (Pater, Ave, Gloria) e nella recita della "Preghiera giornaliera". Alla preghiera si può aggiungere qualche proposito personale liberamente scelto.

Quali possono essere i propositi personali?

I propositi personali possono essere per esempio: confessione frequente e santa comunione, adorazione del Santissimo Sacramento, lettura della parola di Dio, digiuno, lotta ai propri vizi, aiuto ai bisognosi, ulteriori preghiere (litanie, novene, coroncina della Divina Misericordia, ....).Si può fare l'Adozione Spirituale senza i propositi personali. I propositi personali non sono obbligatori, ma sono raccomandati e vengono fatti volentieri da chi si impegna per l’adozione spirituale.

Come è nata l’adozione spirituale?

Dopo le apparizioni della Madonna di Fatima, l’adozione spirituale è stata la risposta alla richiesta della Madre di Dio di pregare ogni giorno il Santo Rosario come penitenza per l’espiazione dei peccati che più hanno ferito il Suo Cuore Immacolato. Nel 1987 questa preghiera è stata introdotta in Polonia. Il primo centro dell’adozione si è costituito nella chiesa dei padri Paolini a Varsavia. Da questo luogo la preghiera si è diffusa in ogni dove.

Quali sono i frutti dell’adozione spirituale?

L’adozione spirituale guarisce le profonde ferite interiori causate dal peccato dell’aborto. Aiuta le madri a riacquistare la fede e la fiducia nella Divina Misericordia, donando pace ai loro cuori. Come dono concreto questa preghiera aiuta in particolare i giovani a modellare il loro carattere, a combattere l’egoismo, a scoprire la gioia della maternità e paternità responsabile, donando loro la capacità di guardare l’amore con gli occhi di Dio. Insegnando la preghiera sistematica e il valore delle opere positive, l'adozione spirituale approfondisce il personale rapporto con Dio. Aiuta a trovare un senso profondo nelle pratiche compiute. Inoltre può essere occasione di un rinnovato amore e di preghiera comune in famiglia.

10 giugno 2023

VIVI PER CRISTO

Santissimo Corpo e Sangue di Cristo
Anno A


Durante l’ultima cena Gesù chiama il Padre “giusto” perché è sempre Padre e provvede al vero cibo dei figli. Nel deserto mandò la manna, in seguito diede il suo unigenito Figlio, perciò:“…non dimenticare il Signore…che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz’acqua…” (dal Libro del Deuteronomio)
Oltre alla manna, diede loro anche l’acqua, preludio di quell’acqua che darà Gesù alla samaritana. Tutto bello, tutto vero…però, portò il suo popolo nel deserto, con tutti gli inconvenienti del caso. Bisogna ammettere che le tentazioni fanno parte del suo sistema pedagogico, che si ripete anche nella sua Chiesa, dalla fondazione ad oggi.

3 giugno 2023

LA DURA CERVICE

Santissima Trinità 
Anno A

E’ Gesù che ci introduce alla conoscenza della Santissima Trinità. E’ lui che fa continuamente riferimento al Padre, presentandosi come il Figlio mandato, è lui che lascia ai suoi discepoli il Paraclito, lo Spirito Santo che sancisce la presenza continua, fino alla fine del mondo, nella Chiesa, come segno visibile di Grazia per quanti sono chiamati alla santità. In questo modo, così pensando aderisco, per fede, al Mistero della Santissima Trinità. Mi basta e mi aiuta a capire, per quanto possa capire vista la “dura cervice” che blocca il pieno abbandono alla grazia sovrabbondante consegnata al mondo, tramite il sacrificio di Gesù sulla croce.
Grazia che ci permette di fare esperienza dell’Amore di Dio per l’uomo, che non ha paragone e che è iniziato fin dall’origine: “…che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa di noi la tua eredità.” (dal Libro dell’Esodo)

27 maggio 2023

PACE A VOI

Domenica di Pentecoste
Anno A

 


Gli apostoli e i discepoli di quel tempo erano sostanzialmente persone semplici, ma incontrando Gesù hanno, da subito, cominciato a cambiare vita. Non radicalmente, poco alla volta, anche perché non era facile capire dove sarebbe andata a parare l’esperienza di sequela accanto a quel “profeta”. Poi capirono che Lui veniva effettivamente da Dio, che presentava come il Padre suo e di tutti coloro che ne erano, per grazia, attirati. E, nonostante i disagi, le incomprensioni, le incertezze, in loro iniziava a manifestarsi una consapevolezza di pace interiore che li faceva stare bene. Infine, il dramma della Passione e Morte di Gesù, a seguire lo sbalordimento della Risurrezione e la precarietà del futuro che si presentava loro in quel marasma che albergava nei loro cuori e nelle loro menti.
Se non che le cose cambiarono radicalmente perché: “…tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.” (dagli Atti degli Apostoli)

21 maggio 2023

L'attenzione che sceglie la VITA

Nel pomeriggio di Lunedì scorso 15 Maggio i ragazzi del Noviziato del gruppo scout "Vigevano 1" hanno incontrato Silvia, punto di riferimento del Centro di aiuto alla vita, sede di  Vigevano, per scoprire una realtà importante presente sul territorio lomellino, che fornisce un grande supporto a donne in difficoltà che aspettano un bambino.
Silvia si è poi raccontata ai ragazzi, cercando di trasmettere loro la bellezza di una scelta di servizio rivolta al prossimo con la gioia che ne scaturisce.
Ringraziamo con tutto il cuore i volontari che si dedicano a questa missione e ci auguriamo che anche nei nostri ragazzi germogli quell’attenzione che sceglie la vita e allontana l’egoismo.
Grazie a tutti voi del CAV
"Gli scout del Vig 1"


20 maggio 2023

FISSANDO IL CIELO

        Ascensione del Signore
Anno A

Una vita vissuta, anche, nel volontariato ha bisogno, periodicamente, di una verifica sulle motivazioni che spingono al servizio verso il prossimo. Si rischia, infatti, di pavoneggiarsi nel dare, dimenticando che dovrebbe, invece, essere l’imitazione dell’Amore del Padre. Soprattutto, si offusca il dono del ricevere, che se non è umile e riconoscente potrebbe favorire l’egocentrismo.
Nello stesso tempo, però, nulla giustifica lo stare con le mani in mano: “…essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: “uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo?” (dagli Atti degli Apostoli)

18 maggio 2023

NOVE MESI PER LA VITA - MAGGIO 2023

Domenica 28 MAGGIO 2023 ore 16,00

presso la Chiesa della Madonna degli Angeli

IL FIGLIO: IL MISTERO DI UN DONO
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Carlo Acutis: il segreto di mio figlio


In tanti mi chiedono quale sia il segreto nascosto dentro la figura di mio figlio Carlo, che in pochi anni ha saputo conquistare l’amicizia e l’affetto di una moltitudine di persone che nella preghiera chiedono la sua intercessione. Perché un semplice ragazzino morto a 15 anni anni è invocato in tutto il mondo? Perché la Chiesa lo ha proclamato beato?Quale, insomma, il “mistero di Dio” che lo accompagna? Non è semplice riuscire a cogliere l’individualità di una persona se non si è entrati in relazione diretta con lui.
Carlo era un ragazzo assolutamente normale, ma con un’armonia speciale, grazie alla sua grande amicizia con Gesù. Carlo, “l’innamorato di Dio” ha vissuto questa forte presenza del divino nella sua vita terrena e ha cercato in tutti i modi di trasmetterla generosamente anche agli altri, anche nella sua famiglia, a sua madre che, come madre di Carlo, sente sente di non aver fatto nulla di speciale per suo figlio: “ho solo dato a mio figlio le basi educative che tutti i genitori dovrebbero dare. Carlo è andato all’asilo e lì ha ricevuto un’educazione religiosa. L’ho fatto battezzare, ma io sono nata in una famiglia laica. Mio padre era editore, sempre circondato da scrittori, e in quell’ambiente non avevo mai sentito parlare, assolutamente, della fede. La mia prima messa era stata quella della mia prima comunione; la seconda quella della cresima e la terza quella del mio matrimonio. Dico questo per sottolineare che è stato mio figlio Carlo a insegnarmi tutto. Se per Santa Teresa di Lisieux i genitori erano stati dei grandi educatori, nel caso di Carlo i ruoli erano rovesciati: è stato lui il mio piccolo salvatore, e soprattutto è stato il mio grande educatore nella fede.”
E’ così che si può accettare la prospettiva di una morte prematura di Carlo, a quindici anni. Aggiunge Antonia, la madre di Carlo: “Ho compreso che non potevo lamentarmi per la sua malattia, che era la volontà suprema di Dio, e che Carlo era maturo e pronto per il cielo. E’ stato un ragazzo dalla vita perfetta e retta, di una purezza straordinaria, di una generosità, di una bontà…non abbiamo mai avuto il minimo dubbio che fosse già in Cielo.”
In tale logica si comprendono meglio le tre più famose frasi di Carlo che tanto fanno pensare, giovani e meno giovani:
“ci si mette di fronte al sole, ci si abbronza…ma quando ci si mette dinnanzi a Gesù Eucaristia si diventa santi…l’Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo”
“Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie”
“La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio”.

13 maggio 2023

LA RAGIONE DELLA SPERANZA

Sesta Domenica di Pasqua 
Anno A

rendete ragione della Speranza che è in voi
Con la presenza di Gesù nel mondo tutti i regni, prima o poi, sono destinati all’estinzione, anche quelli come da ultima incoronazione. Perciò non ci devono affascinare più di tanto, noi siamo fatti per un regno diverso, dove ogni legge è amore, dove la pace è l’espressione più alta da custodire. In questo periodo così oscuro per l’umanità, dove ogni peccato contro la sua legge è volontà malefica di crocifiggere ogni volta Gesù, noi suoi discepoli di oggi dobbiamo essere veri testimoni, come Filippo, per il modo in cui predicava, motivo per il quale: “…la Samaria aveva accolto la parola di Dio…e vi fu grande gioia in quella città”. (dagli Atti degli Apostoli)

12 maggio 2023

CULLA PER LA VITA a VIGEVANO

Neomamme in difficoltà:
solitudine e problemi economici le cause principali

 Da un servizio di Milano Pavia News - 04/05/2023

6 maggio 2023

PIETRE VIVE

Quinta Domenica di Pasqua
Anno A


Una cosa difficile da far passare è la consapevolezza di essere, noi cristiani convinti (tanto per intenderci, non quelli per convenienza o per quieto vivere), il tempio in cui dimora il Cristo, dal momento della Prima Comunione in poi: “…quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo.” (dalla prima Lettera di Pietro)
Gesù Cristo, nel suo incruento sacrificio eucaristico che rinnoviamo ad ogni Santa Messa, ci chiama al ministero della testimonianza, quali sacerdoti che celebrano la sua Gloria nell’Amore che nutre per gli uomini. Purtroppo ci dimentichiamo di questa dimensione della fede perché “non abbiamo virtù, non perché è difficile, ma perché non vogliamo; non abbiamo temperanza perché non vogliamo; non abbiamo pazienza perché non vogliamo; non abbiamo castità per la stessa ragione. Se lo volessimo saremmo santi, ed è molto più difficile essere ingegnere che santo. Se avessimo la fede!” (San Rafael Arnaiz – Monaco Trappista)

1 maggio 2023

LA PORTA DI CASA

Quarta Domenica di Pasqua
Anno A


La Parola di questa domenica punta i riflettori sulla figura di Pietro. E’ lui che nella prima e seconda lettura stimola all’ascolto delle cose di Dio e, secondo i resoconti storici, con la sua testimonianza accresceva in modo esponenziale il numero di quelli che si facevano battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Proprio lui che, come da profezia, rinnegò il suo Maestro all’alba della sua Passione e Crocifissione. Secondo San Giovanni Crisostomo: “bisognava che Pietro, proprio lui, a cui doveva essere affidata la Chiesa, la colonna della Chiesa, il porto della fede, si dimostrasse debole e peccatore. E questo avvenne perché in verità, potesse trovare nella sua debolezza un motivo per esercitare la sua bontà verso gli altri uomini.”
Proprio per questo poteva essere compassionevole come nella seconda lettura:“…carissimi, se facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio.” (dalla prima Lettera di Pietro)

26 aprile 2023

NOVE MESI PER LA VITA - APRILE 2023

Domenica 30 APRILE 2023 ore 16,00

presso la Chiesa della Madonna degli Angeli

IL FIGLIO: IL MISTERO DI UN DONO
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Donna, Sposa, Mamma....Santa !


Non è santo solo colui che compie grandi opere. Non a tutti Dio chiede cose grandi, ma a tutti chiede di fare bene le cose che affida. Tra l’altro, è facendo così che si diventa capaci di fare anche cose straordinarie, quando se ne viene chiamati. E comunque, una santità quotidiana e nascosta agli occhi degli uomini, non lo sarà mai a quelli di Dio. L’esempio di Gianna Beretta Molla, della sua vita di giovane medico, di sposa, di madre calza a pennello. D’altronde, anche il marito Pietro, interrogato circa la santità della moglie durante il processo diocesano per la sua beatificazione, rimase molto sorpreso: “io non mi sono accorto di essere vissuto accanto ad una santa”. In effetti, è però vero che Gianna Beretta Molla è la prima donna canonizzata in quanto madre di famiglia. Ci sono altre madri, come Santa Monica e Santa Rita, ma non è per la loro “maternità” che sono state canonizzate. Per Gianna la santità sta nella sua vita autenticamente cristiana che finalizza la scelta vocazionale al matrimonio, nel segno del dono e dell’accoglienza dei figli che hanno allietato gli sposi. Il mistero sta nel fatto del come Gianna si pone davanti al figlio in occasione  dell’ultima gravidanza. Infatti, la concomitanza della presenza di un grosso fibroma con la scoperta di essere incinta del quarto figlio, apre al dilemma circa la decisione da prendere. Come medico Gianna sa a quali rischi va incontro se non si sottopone subito all’asportazione, come madre, però. le spetta, scrive lei, “il dovere di essere mamma per il suo figlio fino alla fine.” La maternità è salva, Emanuela nascerà, Gianna ha dato la sua vita per la vita della figlia.

22 aprile 2023

EMMAUS ANDATA E RITORNO

Terza Domenica di Pasqua
(Anno A)

I discepoli di Emmaus, col volto triste, in un tardo pomeriggio se ne tornano al loro villaggio. Una settimana prima festeggiavano, facendo corteo osannante, pronti alla gloria per il loro Re, che sicuramente avrebbe affidato loro importanti cariche. Ora, invece, scornati se ne vanno in silenzio, timorosi, delusi. E’ facile immaginare lo stato d’animo; quante volte ci siamo sentiti così, anche noi, traditi da aspettative che ci avevano entusiasmato poi rivelatesi fallimentari. Per uscirne abbiamo, poi, avuto bisogno (si ringrazi il cielo) di un amico vero, pronto a comprendere, a consigliare, a spronare (stolti e lenti di cuore), a spiegare come stanno le cose (spiegò loro), e salutarci con una forte stretta di mano o un caloroso abbraccio. I due di Emmaus, loro, in più, hanno vissuto in prima persona l’Eucaristia (benedisse e spezzò il pane) e in quel momento riconobbero Gesù.

8 aprile 2023

ANDATE E ANNUNCIATE

Pasqua di Risurrezione del Signore 

Anno A

Sia chiaro una volta per tutte e per tutti, Gesù non ha detto ai suoi discepoli: “se volete annunciate alla gente…, per favore ricordatevi di…; con il dialogo cercate di…”, no, no, ha detto, come riferisce Pietro: “…e ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che Egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio…chiunque crede in lui riceve il perdono per mezzo del suo nome.” (degli Apostoli)
Perciò il nome di Gesù dovrebbe sempre essere sulla nostra bocca e al centro delle liturgie.

1 aprile 2023

PILATO OGGI

Domenica delle Palme   Anno A

C’è discepolo e discepolo. C’è quello che si mette in prima fila, gioioso, anche un po’ spaccone, che fa “caciara”, un po’ come la esternavano festanti gli ebrei che accoglievano Gesù all’ingresso di Gerusalemme. Poi, c’è quello che se ne sta quasi in disparte, in cuor suo felice perché vede che il suo Maestro è ben accolto, ma a lui viene naturale stare in silenzio, meditando la Parola ascoltata fin dai tempi dell’infanzia. Eppure, sa bene cosa lo aspetta, perché sa che: “…il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo perché io sappia indirizzare una parola allo sfiduciato.” (dal Libro del profeta Isaia)
E già questo è un indizio, guai a tergiversare su questo compito. E neppure inorgoglirsi per questo dono. Santa Caterina da Siena scriveva: “Voi dovete essere come un albero profondamente radicato nella valle della vera umiltà, affinché il vento della superbia non possa offendere l’anima vostra.” Quindi occorre offrire la parola, il consiglio, ma sempre in piena umiltà, senza montarsi la testa. Diventa infine una necessità, come dice il salmo 21: “…annuncerò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all’assemblea.”

25 marzo 2023

LA MALATTIA E LA MORTE

                         Quinta Domenica di Quaresima       Anno A

Quando viene diagnosticata una malattia cronica per la quale c’è solo la possibilità di rallentare il suo aggravamento, in un certo qual modo la vita diventa incomprensibile. E la morte si concretizza nei pensieri, nella postura del corpo, che si prepara ad interpretare i segnali degli ultimi istanti per rendere, come si dice, l’anima a Dio.
A Lui, nello stesso tempo, si elevano preghiere: “…dal profondo a te grido, o Signore;…siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia supplica.” (dal Salmo)
Il tempo diventa insufficiente, ma secondo Santa Caterina da Siena: “Dio ci ha dato anche il tempo, poiché senza il tempo nulla potrebbe fare l’ortolano; ma col tempo, cioè mentre viviamo, l’ortolano può rivoltare la terra e raccogliere frutti.”

18 marzo 2023

CREDO, SIGNORE

Quarta Domenica di Quaresima
Anno A

Credo Signore !

Ogni domenica alle Sante Messe la scena si ripete milioni di volte: il sacerdote o il diacono, o il Ministro straordinario dell’Eucaristia, “Il Corpo di Cristo”, alzando l’Ostia Consacrata dinanzi al fedele. “Amen” risponde, quando risponde, l’incolonnato, ed alcuni, quasi in rapace modo, la sfilano dalle dita dell’officiante, altri la chiudono nel pugno, quelli, ancora con la mascherina, sono meglio di Silvan a farla sparire sotto la stoffa. Che strazio! Non ci si rende conto che il versetto finale del Vangelo di oggi è proprio rivolto a noi: “…tu credi nel figlio dell’uomo? Egli rispose: “e chi è, Signore perché io creda in lui?” Gli disse Gesù: “lo hai visto: è colui che parla con te”. Ed egli disse: “credo Gesù!” E si prostrò dinanzi a lui.” (dal Vangelo secondo Giovanni)
Le Parole di Cristo, ogni sua parola non si perde.