26 ottobre 2019

IL SEGRETO DELLA PREGHIERA


Domenica XXX  T.O. (Anno C)
acquarello di Maria Cavazzini Fortini, ottobre 2016
Alcuni anni fa si cantava una canzone che diceva: “…t’ho cercato e t’ho trovato Signor!...T’ho sentito palpitare nel silenzio di una chiesa…” Ecco, quando entro in una chiesa per una preghiera, mi ritorna in mente quel ritornello e quel silenzio che riesco a sentire è come quel palpito del cuore che trova corrispondenza nel Salmo:
“…ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni paura mi ha liberato. Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire.”
E’ così che bisognerebbe uscire, poi, dalla chiesa. Sicuri, senza alcuna paura di testimoniare il suo Nome, forti della speranza, per cui, con fermezza e serenità, nessuno ci costringerà più in difesa. Perché anche noi saremo in grado di ascoltare il grido di chi soffre, infatti:
“…non trascura la supplica dell’orfano, né della vedova…Chi la soccorre è accolto con benevolenza, la sua preghiera arriva fino alle nubi.” (dal Libro del Siracide)

24 ottobre 2019

NOVE MESI PER LA VITA: OTTOBRE 2019

Domenica 27 ottobre 2019 ore 16,00 
alla Madonna degli Angeli
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LA VITA CI INTERPELLA: 
Critiche alla statua pro-life di Mentone

A Mentone, nel giardino dell’Hôtel des Ambassadeurs, sede della prima Biennale d’Arte ontemporanea Sacra, che ha come tema «Ode alla vita», è stata installata una scultura  monumentale  in  bronzo,  realizzata  dalla  nota artista  Daphné  du  Barry;  questa  scultura,  divenuta simbolo  dell’importante  manifestazione,  raffigura  la Vergine Maria piangente, china nell’atto di raccogliere sette bimbi abortiti, per terra, ai suoi piedi. Per questo è stata  intitolata  «Notre-Dame  des  Innocents»,  Nostra Signora degli Innocenti. Appena installata, è divenuta subito bersaglio di feroci proteste da parte dei gruppi pro-choice,

19 ottobre 2019

IL BASTONE DI DIO


Domenica XXIX T.O. (anno C)
Mi basta, all’orizzonte, un’altura, un colle per essere immediatamente attratto dalla cima, per cercare la traccia più adatta per arrivarci e già m’immagino sfiancato e sudato mentre arranco verso quei monti:
“…Alzo gli occhi verso i monti, da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, Egli ha fatto cielo e terra.” (dal Salmo 120)
Sant’Agostino scriveva che i monti verso i quali il salmista guarda con fiducia sono le Sacre Scritture. In esse incontriamo un sacco di monti dove, sia nel Vecchio come nel Nuovo Testamento, avvengono fatti importanti, tutti buoni: Sinai, Tabor, Carmelo, Discorso della Montagna, il Monte degli Ulivi, il Calvario. Ma ci sono anche altri monti, alture, sui quali l’uomo si perde nell’idolatria, nell’ebbrezza del libertinaggio, della droga, del sesso, del piacere, del vuoto di una vita fine a sé stessa. Eppure anche da questi monti che sprofondano negli abissi si può alzare lo sguardo.
Quella della fatica nello scalare irti pendii ed ondulate cenge è certamente metafora per tradurre in termini facilmente comprensibili lo sfiancamento del vivere.

12 ottobre 2019

LA NOSTRA PURIFICAZIONE


Domenica XXVIII T.O. (Anno C)
acquarello di Maria Cavazzini Fortini, ottobre 2016
Oggi la lebbra non è più una malattia che segrega, che marchia le persone al punto da rigettarle fuori dal contesto sociale, dal vivere in comune. E’ così perché il cristianesimo ha saputo plasmare un tessuto sociale nuovo. Sull’esempio di Gesù molti suoi discepoli, pensiamo a San Francesco, a Raoul Follereau, non solo hanno creato condizioni sanitarie adatte per curare la malattia, ma hanno soprattutto accompagnato quei malati verso una vita di riscatto nel rispetto della loro dignità di uomini e donne, figli di Dio.
“…il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dei, ma solo al Signore.” (dal 2° Libro dei Re)
Così che l’olocausto o il sacrificio consisteva, per quei discepoli, nello spendersi per i bisogni dei sofferenti, dei diseredati, dei poveri. Raoul Follereau così pregava: “Signore insegnaci a pensare agli altri, ad amare in primo luogo quelli che nessuno ama. Abbi pietà dei lebbrosi, ai quali tu così spesso hai sorriso quando eri su questa terra.” E il Vangelo di questa domenica ne dà conferma:
“…Appena li vide Gesù disse loro: “Andate e presentatevi davanti ai sacerdoti.” E mentre essi andavano, furono purificati.” (dal Vangelo di Luca)