XXXII Domenica del Tempo Ordinario
E’
tutta la rivelazione che offre a tutti noi l’immagine di Dio come Padre, come
Dio dei viventi, non dei morti. Sempre viene sottolineato questo aspetto perché
non può esservi un Creatore che non abbia cura delle sue creature.
E’
il Dio dei viventi perché noi viviamo per Lui, in verità noi viviamo in Lui e
Lui vive in noi.
Avviene
così grazie all’Eucaristia, dove Gesù Cristo rinnova il suo sacrificio in
Spirito e corpo per farci figli di Dio, per garantirci la Risurrezione dopo la
nostra morte.
Ma
la morte non è soltanto quella terrena con il cessare di esistere, può essere
anche in vita, nel pieno della nostra esistenza, nel fulgore dei nostri anni,
se rifiutiamo le Leggi del Signore e s’intende volontariamente e
consapevolmente imporci e imporre agli altri questa scelta come stile di vita.
Lo
apprendiamo, in modo chiaro, nella prima lettura: “…dopo che saremo morti per
le sue Leggi, ci risusciterà a vita nuova ed eterna…ma per te, invece, non ci
sarà davvero risurrezione per la vita” (2Mac).
Ed
è quello che sta avvenendo ancora oggi quando i re che dominano il mondo
vogliono imporre il loro progetto di vita (di morte) soggiogando le genti tutte
ad approvare leggi e comportamenti che sono contrari alla Legge di Dio.