NELLA VITA E NELLA CASA

XXXIa Domenica  T.O. Anno C

Prospettiva di Zaccheo

Di solito a fianco delle porte di abitazione sono presenti i cognomi e nomi dei proprietari. Ora è sempre più frequente, soprattutto nei condomini, leggervi dei numeri. Fra non molto verranno scritti dei codici a barra o stampati dei pr-code, tanto l’anonimato sta divenendo il sigillo della nuova umanità. Intanto al nome si sovrappone un codice fiscale e senza quello non vai da nessuna parte e per cercare di darsi una specifica identità va alla grande la moda di tatuarsi tutto il corpo. La fantasia si sbizzarrisce. Almeno quella. Ai tempi di Gesù, non occorreva; se uno era un pubblicano, come Zaccheo, da tutti veniva riconosciuto e il nome identificava pienamente il personaggio. Lo rendeva unico, nel nostro caso, un figlio di Abramo, come dice Gesù nel Vangelo: “… oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo, infatti, è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.” (dal Vangelo secondo Luca)

NOVE MESI PER LA VITA - OTTOBRE 2022

 Domenica   30  Ottobre 2022  ore  16,00                                                                       alla Chiesa della Madonna degli Angeli

IL FIGLIO: IL MISTERO DI UN DONO
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SIAMO NATI E NON MORIREMO PIU’

Chiara Corbella Petrillo muore a 28 anni per un carcinoma alla lingua, scoperto quando è al quinto mese di gravidanza: rimanda le cure per dare alla luce suo figlio. La vicenda di Chiara, di suo marito Enrico e del loro figlio Francesco si dipana attraverso altre due gravidanze, quella di Maria Grazia Letizia e quella di Davide Giovanni. Questa figlia, questo figlio. A Maria Grazia Letizia, dopo un’ecografia tridimensionale, viene diagnosticata l’anencefalia: non può vivere, si consiglia l’aborto terapeutico. Chiara riflette: ”non potevo pretendere di capire tutto e subito; il Signore aveva un progetto che io non riuscivo a comprendere”.

XXXa Domenica T.O. Anno C

OLTRE il PECCATO

O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri

.....non è pesante da portare la croce con inciso il nome di Gesù, tanto più che ci permette di aiutare pure quelle degli altri: “… non trascura la supplica dell’orfano, né della vedova.” (dal Libro del Siracide). Anche per coloro che conducono senza soste la battaglia per la vita, negli Stati Uniti, ma pure in Italia, stanno sperimentando non proprio benevolenza, ma violenza.
Vedi l’ultima aggressione che hanno subito gli Universitari per la Vita presso la “Sapienza” a Roma (https://www.provitaefamiglia.it/blog/solidarieta-agli-universitari-per-la-vita-aggrediti-dagli-abortisti-alla-sapienza-di-roma%20)

XXIXa Domenica T.O. Anno C

FERMO e SALDO 

giudice indifferente cede all’insistenza di una vedova

Un amico mi ha inviato questa frase di Thomas Eliot: “in un mondo di fuggiaschi, chi prende la direzione contraria passa per disertore.” Forse, invece, sarebbe cosa buona e giusta non prendere alcuna direzione, ma restare fermi. Eliot non l’ha presa in considerazione, ma bisognerebbe proprio puntare su questa posizione: “… figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente.” (dalla 2a Lettera a Timoteo di San Paolo Apostolo)
In un mondo di fuggiaschi, diceva Eliot, in un mondo in disfacimento, dico io, bisogna essere come quei fanti sul fronte del Don che nei capisaldi non mollarono la posizione sotto l’imponente attacco finale delle forze nemiche.
Così è per coloro che oggi si trovano accerchiati da attacchi contro i valori in cui credono, contro la fede che professano e si trovano ad ingaggiare battaglie che determineranno il futuro dell’umanità, del popolo di Dio, come avvenne al tempo di Mosè: “… domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio.” (dal Libro dell’Esodo)

XXVIIIa Domenica T.O. Anno C

             La FEDE dello STRANIERO

nessuno è tornato a ringraziare?solo questo straniero?
.......siamo tutti come quei dieci lebbrosi, coperti da peccati innominabili, gratificati, però, dalla possibilità di salvezza con il perdono di Gesù nella Confessione che riconcilia. Quando ci allontaniamo dall’incontro in quel confessionale siamo come loro, ma quanti di noi cessano di essere “stranieri”?“… non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero? Egli disse: “alzati e vai; la tua fede ti ha salvato.” (dal Vangelo secondo Luca)

XXVIIa Domenica T.O.Anno C

L’INQUILINO NASCOSTO


Fin da bambino, quando partecipavo ad una festa per il Battesimo di qualche neonato, figlio di amici di famiglia o parenti, sentivo commenti che sottolineavano l’importanza del Battesimo per quel piccolo. Anche se, in realtà, i suoi famigliari erano, forse, solo credenti non osservanti. Poi, con il catechismo che mi portava alla Santa Comunione prima e alla Cresima successivamente, cominciai ad intuire che il tutto era giustificato, per quei famigliari e anche per me, da una inconscia consapevolezza che tutti questi sacramentali garantivano, e garantiscono, la presenza di quel dono inestimabile di cui parla San Paolo: “… prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.” (dalla seconda lettera a Timoteo)
Ecco chi abbiamo come inquilino in noi, lo Spirito Santo, non male!