Santa Famiglia di Gesù, Maria
e Giuseppe (Anno B)
A
chi non è mai capitato in una notte di mezza estate di alzare gli occhi al
cielo e restare a bocca aperta per la meraviglia che illumina la volta celeste?
A me è successo in montagna, a Pejo, un cielo stellato che davvero non ci si
stancava di guardare, con gli amici che facevano a gara nell’identificare ora
una stella, ora una costellazione, da non poter contare: “…guarda
in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle…tale sarà la tua discendenza.”
(dal Libro della Genesi)
Ecco,
quando le letture propongono questo passo, non riesco a non riandare a quel
momento, ma soprattutto mi rallegro perché mi rendo conto di essere una di
quelle piccole stelle, uno di quei piccoli granelli di sabbia di quella
spiaggia infinita che è la discendenza di Abramo. Quell’uomo, così lontano nel
tempo, che diede inizio, per fede, ad un cammino nuovo per l’umanità di ieri e
di oggi:
“…per
fede, Abramo, chiamato da Dio, partì…per fede, Sara, sebbene fuori
dell’età, ricevette il dono della
maternità…per fede,Abramo, messo alla prova, offrì suo figlio.” ( dalla Lettera
agli Ebrei)