Domenica, 1 gennaio 2023
Maria Santissima Madre di Dio
Chiudo gli occhi, il capo chino sulle letture,
ed è come se sorvolassi i casolari, le catapecchie, gli ovili di quei sperduti
pastori che si apprestavano alla notte, là attorno a Betlemme, stanchi,
sporchi, pochi ruvidi movimenti per sistemarsi dopo aver accudito il loro
“piccolo gregge”.
E mi domando come potevano essere gli stessi
che:“…dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupivano delle cose dette loro dai pastori.” (dal
Vangelo secondo Luca)
Com’era possibile che degli analfabeti, dei
semplici, dei disincantati, potessero, senza alcuna istruzione, diremmo oggi
senza catechismo, dopo essersi inginocchiati davanti ad un Bambinello,
trasformarsi in araldi del Signore? Devo dedurre che in loro vi fosse
connaturata una concezione di speranza tale da non ingannare chi sperimenta
intimamente l’amore di Dio e lo irradia, automaticamente, intorno a sé, grazie
all’azione dello Spirito Santo, che lo diffonde nel suo cuore. Al punto che
diventa voce. Solo più avanti si sentirà la voce di Giovanni che grida nel
deserto.