Domenica XXII T.O.
Anno B
Anno B
Ho ricevuto fin da bambino, soprattutto da mio
padre, un’educazione che metteva in primo piano l’onestà. Diceva papà che non
bisogna mai trovarsi nelle condizioni di sentirsi in colpa per qualcosa che si
è fatto in modo disonesto, o fraudolento, nei confronti di altri, familiari,
conoscenti, estranei in generale. Questo mio riandare all’esempio della vita
paterna è stato provocato dal Salmo, quando dice:“…colui che cammina senza
colpa pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore.” (dal Salmo 14)
Ora, seguire questo cammino non è per niente
facile perché vuol dire essere trasparenti nelle intenzioni di chi abbraccia la
verità del cristianesimo e, conseguentemente, di chi pratica la giustizia nei
confronti di tutti. Come fare? Dando testimonianza, anche quando le leggi
ingiuste possono portare al martirio.