CONVERTIRSI O PERIRE



Terza di Quaresima
Siamo in Quaresima, pertanto il comando “…Io vi dico, ma se non vi convertirete, perirete…” ci sta. Le letture di questa terza domenica vanno tutte in questa direzione. Non sottovalutiamole, non pensiamo di ridurle al solito quaresimale cattolico, perché niente di più sbagliato. E’ vero che il Salmo recita “…come è tenero un padre verso i figli, così il Signore è tenero verso quelli che lo temono…”, ma è pure vero il contrario, per chi non lo teme vi è una sola conseguenza: perirà. Su questo non ci piove, Gesù Cristo è chiaro “…credete che quei galilei fossero più peccatori di tutti i galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertirete, morirete tutti”. Qui c’è un comando, un imperativo, non ci si può scansare. “Cascasse il mondo, io mi sposto” non funziona più, ci rimane solo la forza di chiedere perdono per la nostra posizione di vita non conforme ai comandi del Signore.

LE STELLE DEL NOSTRO CIELO


Seconda di Quaresima
“Guarda il cielo e conta le stelle…” (Genesi), a chi non è mai capitato di guardare di notte, in luglio o in agosto, in una notte limpida e brillante, e vedere l’immensità delle stelle…e pensare, nello stupore, nell’incantato silenzio, nello stordimento, che, sì!, Dio esiste, non può essere che così…è così sarà stato pure per Abramo, nel suo tempo, che è tanto uguale al nostro.
E sentirsi chiamati, e domandarsi: “o mio Signore, cosa vuoi da me?, non sono che un fragile, senza neanche un futuro, sono ormai avanti in età, neppure una figliolanza…e Tu sei qui, ancora oggi che mi chiami. Guarda che ti stai sbagliando…
E allora, in questa seconda domenica di Quaresima, oltre a Pietro, Giacomo e Giovanni, ecco che prende anche me e mi porta con Lui sull’alto monte ad incontrare la storia del suo popolo, quello delle discendenze di Abramo.

LA CESTA DELL’OFFERTA


In questa prima domenica di Quaresima siamo invitati a presentare al Signore la nostra “cesta che il sacerdote prenderà dalle nostre mani e deporrà davanti al Suo altare” (dal Libro del Deuteronomio).
Cosa mai, mi domandavo, dovrei mettere in questa cesta: del pane?...e Gesù dice “non di solo pane vivrà l’uomo”; dei soldi?...non risolvono i problemi, anzi…; delle primizie?...ma sono già di diritto sue; delle “conoscenze” importanti…ma fammi il piacere…; le buone opere di misericordia della settimana?…un po’ di umiltà non guasterebbe; e allora?...ecco, riempirò la cesta dei bisogni di tanti, ricchi e poveri, e aggiungerò un po’ del mio “niente”.
San Paolo nella sua lettera ai Romani asserisce che con il cuore si crede per ottenere giustizia, ed è bello pensarlo quando depositerò la cesta. Aggiunge, però, “con la bocca si fa professione di fede”, cioè si deve avere la forza di testimoniare la fede davanti agli uomini.

Family Day in presa diretta:sensazioni e considerazioni di un partecipante



Così come per la manifestazione delle Sentinelle in Piedi a Pavia, anche per il Family Day 2016 a Roma ho cercato di portare con me amici e conoscenti di Cassolnovo o Vigevano e ancora una volta non ci sono riuscito....scendere in piazza non fa per tutti...prendere una posizione chiara, senza compromessi non fa per tutti...farsi insultare e additare come "retrogradi, medievali, ciarpame, omofobi..." non piace a nessuno, nemmeno a me. Durante il viaggio in pullman da Pavia a Roma, oltre a pregare abbiamo ascoltato diverse testimonianze e analizzato gli aspetti del ddl Cirinna' e le sue ripercussioni sulla vita di tutti, soprattutto dei nostri figli che saranno i destinatari preferiti di un nuovo "indottrinamento scolastico" basato su gender theory e via discorrendo.

L’UMILE E IL SUPERBO



Cristo Giudice - Saltara
E’ squallido il presente, il panorama politico e sociale è arido…sembra che la prima lettura di oggi fotografi in pieno la realtà in cui viviamo, in cui…”abbiamo udito l’orgoglio di Moab, il grande orgoglioso, la sua alterigia, il suo orgoglio, la sua tracotanza, l’inconsistenza delle chiacchiere…”
Non sembra proprio di vedere all’opera gli attuali “Fonzie” and “Alfumo” and company?
Ma…”allora sarà stabilito un giudice sollecito nel diritto e pronto alla giustizia…”(Isaia).
Un giudice che rimetterà ordine nelle leggi dell’uomo.

DIARIO DI UN PELLEGRINO: PER CHI SUONA LA CAMPANA...terza tappa Zubiri - Pamplona 07/08/2008(San Gaetano)

….La campana, a dispetto di Hemingway, suonò molto presto per noi e già l’alba ci trovò sul “ponte della rabbia”, che non era la nostra, non ne avevamo motivo, ma così detto perché gli abitanti di Zubiri nei tempi antichi nel costruire il ponte sul rio Arga rinvennero le spoglie di una giovane che emanava un soave e delicato profumo; si trattava del corpo di Santa Quiteria che, stando alla devozione popolare era potente protettrice dalla rabbia. Da allora si perpetua la tradizione di far fare agli animali tre giri attorno al pilastro centrale per guarire quelli malati e per preservare quelli sani dal flagello della rabbia.
La giornata si presenta piacevole e così pure il sentiero che si sviluppa parallelo alla statale nr.135, ma in un continuo saliscendi che attraversa boscaglie, fabbriche (una, proprio brutta, a cielo aperto di manganesio), e piccoli campestri paesini con annessa chiesuola.

Giornata per la Vita 2016 - MISERICORDIA E VITA




La giornata per la vita di quest’anno cade in contemporanea con il carnevale. Non è la prima volta, eppure non mi piace proprio questo involontario abbinamento. Lasciarsi coinvolgere dai ritmi carnevaleschi è una costante che tende a ridurre, almeno per quei giorni, tutto in burla. Tempi fa ciò era giustificato a causa del contro altare della quaresima, oggi sembra che questo salto di qualità sia proprio ininfluente. Pur tuttavia l’attenzione per il messaggio che la nostra giornata vuole veicolare, si riduce, purtroppo, ulteriormente, ed in modo significativo, verso il mondo extra ecclesia. Il laicismo ci lascia anche questa eredità e, a volte, c’è proprio da domandarsi a chi possiamo ancora rivolgerci. La chiesa italiana stessa vive questo appuntamento, mi sembra, con stanchezza. Ne è un esempio il messaggio stesso per questa 38ma giornata, tutto francesco-dipendente, come se i nostri vescovi non avessero una specifica visione del tessuto sociale e civile in cui i fedeli italiani si trovano a vivere e, da questa conoscenza, trarre le opportune verifiche per giungere a modificare, cambiare, rivoluzionare lo stato di cose che, come tutti ben sappiamo, è agli antipodi di una vera cultura cristiana privilegiante i valori morali e civili assolutamente non negoziabili.