31 agosto 2019

IL GRANDE E L’UMILE


XXII Domenica T.O. (Anno C)
Ho cercato strenuamente fra i grandi della terra imperanti nei nostri giorni se ci fosse almeno uno capace di vivere il suo stato con umiltà, ma, finora, non ne ho trovato neppure uno. Ci ho rinunciato. Viceversa, ci sono delle persone che conosco abbastanza bene che sono grandi, d’animo, di portamento, che vivono la loro vita in semplice umiltà, senza far pesare la loro florida situazione economica, anzi utilizzandola per fare del bene senza che la mano destra sappia quel che fa la sinistra “…quanto più sei grande, tanto più fatti umile e troverai grazia davanti al Signore.” (dal Libro del Siracide).
Tutta grazia che riscatteremo, se così vivremo, quando ci presenteremo al giudizio del Buon Dio. Tutta grazia che, nel frattempo, dovremo utilizzare per vivere al suo cospetto durante la nostra breve vita: “…voi, invece, vi siete accostati alla città del Dio vivente…al Dio giudice di tutti…a Gesù mediatore dell’alleanza nuova.” (dalla Lettera agli Ebrei)

24 agosto 2019

GLI ULTIMI E I PRIMI


XXI Domenica T.O.(Anno C)
Pensavo all’epopea delle Missioni per il mondo, quando si guardava al missionario come ad un eroe, pur di portare ad ogni angolo della terra il Vangelo di Gesù Cristo.
Partivano senza niente, solo nel cuore l’ardente desiderio di fare conoscere il Figlio di Dio e la sua Chiesa. Ora quest’ultima sta rischiando di diventare una qualsiasi Ong, ma ci sono ancora uomini e donne che sono spinti a testimoniare il Cristo in terre straniere:
“…manderò i superstiti alle popolazioni…anche tra loro prenderò sacerdoti leviti, dice il Signore.” (dal Libro del Profeta Isaia)

10 agosto 2019

IN COMUNITA’


XIX Domenica T.O. (Anno C)
I credenti, da sempre, si organizzano in modo che la loro comune fede possa fare da collante per lodare il Signore, per condividere le difficoltà e le gioie della vita, per aiutarsi reciprocamente nel bisogno. Elementare, direbbe il famoso investigatore, ma non sempre è così. La logica sosterebbe queste considerazioni come pure la prima lettura: “…di condividere allo stesso modo successi e pericoli, intonando subito le sacre lodi dei padri.” (dal Libro della Sapienza)
La Chiesa, con le sue comunità, vive la realtà del luogo in cui si trova, in qualche modo plasma storia e cultura di quel territorio, come, d’altronde, può subire discriminazioni a causa della fede in un clima di pericoli e minacce. Anche questo è un dato di fatto, ma la Parola mette in evidenza come la preghiera, (le sacre lodi) accomuna tutti in un solo popolo che sa affrontare con fiducia il cammino che lo mette alla prova.Dalla sua parte ha una guida d’eccellenza: “…ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame.” (Dal Salmo 32)

3 agosto 2019

I SEGRETI DELL’UOMO VECCHIO


XVIII Domenica T.O. (Anno C)
Quando pensiamo alla morte, non pensiamo mai alla nostra in particolare perché la nostra è di là da venire, nei secoli dei secoli. E andiamo, petto in fuori, sicuri che a noi non succederà quello che tutti i giorni vediamo accade ai nostri parenti, amici, conoscenti, persone famose. Pensiamo sia giusto preoccuparci solo di arrivare, di saperla più lunga, o di non farsi notare più di tanto perché così si corrono meno rischi. Ci mettiamo impegno e costanza e ci dimentichiamo proprio di Colui che alla fine sarà la nostra porta oltre la vita terrena. Ed allora: “… quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica e dalle preoccupazioni del suo cuore.”  (dal Libro del Qoelet)