29 dicembre 2018

LA FAMIGLIA: IL MISTERO GRANDE


Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
Quando una madre prega per suo figlio entra in una situazione di perenne attesa, come se portasse in sé una presenza da cui non potrà mai più separarsi. E’ la sua vocazione, sembra di sentire la madre di Samuele: “…per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto.” (dal Primo Libro di Samuele)
Nella preghiera si ritrova la fiducia, ci sono tante storie che si potrebbero raccontare dove si sono realizzati fatti umanamente inspiegabili grazie alla preghiera. E’ per questo che bisogna da subito insegnare a pregare ai fanciulli, offrendo seri esempi proprio all’interno della vita quotidiana della famiglia. La giornata può essere scandita, senza affanni, da brevi momenti di silenzio, brevi preghiere, come quelle del mattino, della sera, prima dei pasti. Un papà e una mamma che si fermano, mano nella mano, invitando i figli a fare altrettanto troveranno pace e serenità, gioia e letizia nei rapporti fra loro e con loro: “…perché sole e scudo è il Signore Dio; il Signore concede grazia e gloria, non rifiuta il bene a chi cammina nell’integrità.” (dal Salmo 84)

21 dicembre 2018

NON SI VIVE SENZA IL NATALE


Quarta Domenica di Avvento(Anno C)
La nascita di Gesù è da festeggiare solennemente, ma il Natale è subordinato liturgicamente alla Pasqua che è il centro attorno al quale ruota l’intero anno cristiano. Che la festa del Natale sia sotto attacco da parte del sistema consumistico per trasformarla in una festa “laica” a prescindere dalla causa prima dell’avvenimento è ormai un dato di fatto, ma noi dobbiamo essere coscienti della verità contenuta nell’epistola agli Ebrei: “…mediante quella volontà siamo santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.”
Mi è capitato di vedere un presepe che veniva rappresentato in modo tradizionale, dove il paesaggio si elevava, nella parte opposta alla capanna, verso un’ondulata collina alla cima della quale si stagliavano tre croci. Dall’incarnazione alla resa di morte per il Figlio di Dio che prelude alla Resurrezione e alla sconfitta della morte affinché si realizzino tutte le profezie: “…Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore, suo Dio, con la maestà del nome del Signore.” (dal Libro del Profeta Michea).

15 dicembre 2018

LA PAGLIA


Terza Domenica di Avvento (Anno C) 
Quando ho letto nel Vangelo che la paglia brucerà con un fuoco inestinguibile, mi è venuto in mente che la paglia viene sì bruciata dopo la trebbiatura, ma può anche essere utilizzata per altri fini. Pensavo, però, in particolare, al presepe dove, di solito, nella mangiatoia all’interno della grotta, mettiamo un poco di paglia che aiuta a tenere il caldo e a far stare bene il bambinello.
Mi piace immaginare Giuseppe che, disteso seppur un po' esausto dopo le apprensioni del parto di Maria, sia corso al covone a prenderne a bracciate e timidamente distenderla nella “culla”.
Sorrido al pensiero e rileggo il Salmo suggerito dal Profeta Isaia: “…ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia, non avrò timore, perché mia forza e mio canto è il Signore.”

8 dicembre 2018

LA SORTE DELLA CHIESA


Seconda domenica di Avvento (Anno C)
C’è qualcuno disposto a percorrere tutta la regione, tutte le contrade, tutte le nazioni per chiedere alla gente una conversione di vita radicale?
“…egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati…voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore.” (dal Vangelo di Luca). C’è oggi sempre più bisogno di profeti veri che sappiano indirizzare i cuori verso Cristo,
affinché non restino intrisi di tutto e il contrario di tutto. Mi sovviene Papa Benedetto XVI che si domandava:
“Che ne è stato della nostra fede? In che misura sappiamo noi oggi comunicarla? La certezza che Cristo è risorto ci assicura che nessuna forza avversa potrà mai distruggere la Chiesa.” Fa eco a quanto ci ricorda il Salmo: “…quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia.”

1 dicembre 2018

LA VEGLIA


Prima Domenica d’Avvento (Anno C) 
Comincia il periodo liturgico dell’attesa più significativo di tutto l’anno. Quasi coincide con l’inizio di dicembre, il mese che porta diretto al Natale e a tutto l’indotto che prospera su questa festa il cui principio religioso è forse, ormai, del tutto dimenticato. Al punto tale che in alcune scuole primarie vogliono far cantare ai bambini canzoni di Natale sostituendo il nome di Gesù con altri termini, purché non si ricordi chi si festeggia. Inutile sottolineare che ogni opposizione a questi stravolgimenti è da sostenere. Da applausi l’iniziativa di quella bambina di 10 anni che è riuscita a coalizzare tutte le scolaresche per ottenere che si ritornasse a cantare Gesù nella recita natalizia. Quindi, c’è molto da lavorare e tutti siamo invitati a fare la nostra parte. Per cominciare sarebbe cosa buona e giusta soffermarsi sulla Parola che ascoltiamo:
“…farò germogliare un germoglio giusto che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra.” (dal Libro del Profeta Geremia).Quel germoglio prenderà vita, come sappiamo, in quel Sì di quella giovane donna di nome Maria di Nazaret.