28 ottobre 2023

NOVE MESI PER LA VITA - OTTOBRE 2023

Domenica 29 OTTOBRE 2023 ore 16,00

presso la Chiesa della Madonna degli Angeli

LA PUREZZA DI DIO:L'INNOCENZA DEI BIMBI
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LA VOCE DEI NON NATI

 


Il mio nome è……, non ho ancora il nome perché mia mamma e mio papà non ci hanno ancora pensato, lo sanno da poco che ci sono anch’io.
Ma il Buon Dio lo sapeva da subito e Lui mi ha già detto il nome, spero sia lo stesso che mi daranno i miei genitori.
Devo, comunque, dire che sto proprio bene nella pancia della mamma, tanto io so che sono io e, poi, tirando qualche calcio e muovendomi di più farò sapere che sono un bambino.

27 ottobre 2023

TI AMO

        XXXa Domenica T.O.
Anno A

Quando riusciamo a centellinare dentro di noi queste due parole “ti amo”, vuole dire che siamo pronti a dare la nostra stessa vita per la persona cui le indirizziamo. Non occorre esprimerle ad alta voce, si manifesteranno implicitamente nel rapporto che s’instaura con la persona amata. 
Tutto viene a trasformarsi, a maggior ragione se la controparte è il Buon Dio: “…ti amo Signore, mia forza, Signore mia roccia, mia fortezza, mio liberatore.” (dal Salmo 17)

21 ottobre 2023

CHIAMATI PER NOME

XXIXa Domenica T.O.
Anno A

Date a Dio quel che è di Dio !

Quando si viene al mondo la prima cosa che viene fatta è dare il nome al nuovo arrivato. E si comincia subito a vezzeggiarlo quel nome, perché l’innocenza di quel figlio è coinvolgente. Il bimbo non conosce tutte le persone che bene o male gli stanno attorno, riesce solo ad entrare in sintonia, attraverso il contatto diretto, corpo a corpo, con sua madre, ed è logico e scontato. Però, anche lei è ancora una sconosciuta, come avviene con il Buon Dio, nonostante che: “…io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca.” (dal Libro del profeta Isaia)

14 ottobre 2023

MOLTI, NON TUTTI, POCHI

XXVIIIa Domenica  T.O.
Anno A

Occorre presentarsi sempre con l’abito che distingue il buon cristiano, colui che sta sempre alla presenza dello Sposo
In questi ultimi giorni, in molti stanno versando lacrime amare per le sorti di quanti hanno perso la vita o sotto la minaccia di perderla a causa della guerra improvvisamente scoppiata in Medio Oriente. Su quella terra devastata, che è stata solcata dai passi di Gesù, passi che portavano ad ogni angolo del paese il messaggio di amore del Padre, non risuona più la parola del profeta:“…il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l’ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra. Eliminerà la morte per sempre.” (dal Libro del profeta Isaia)

7 ottobre 2023

IL CANTICO D’AMORE

XXVIIa Domenica T.O.
Anno A

.....e lo uccisero !

Le vigne sono luoghi privilegiati dove riversare tempo e passione per le cose belle che si vogliono coltivare. Anche il Buon Dio, con lo Spirito creatore che lo contraddistingue, volle pensarne uno e ci mise l’uomo (e poi la donna). Questi sono le sue viti pregiate, si compiace di tale scelta, ne ha cura e, nello stesso tempo, lascia che a gestire il resto siano quell’uomo e quella donna, chiamandoli alla procreazione. Sono tutti frutti buoni, come la “ragione ed il libero arbitrio, quali speciali ortolani” (Santa Caterina da Siena), ma alcuni, invece, sono acini acerbi:“…voglio cantare per il mio diletto il mio cantico d’amore per la sua vigna…vi aveva piantato viti pregiate…aspettò che producesse uva, essa produsse, invece, acini acerbi.” (dal Libro del profeta Isaia)
Uno dei primi acini acerbi fu sicuramente quel Caino che viveva dell’invidia per le cose belle che produceva, invece, Abele. Da quel momento, per la determinazione d’amore del Signore, viene continuamente chiesto a ciascuno di noi: “che ne è di tuo fratello?” In sostanza, ad ogni frutto acido, per ogni frutto selvatico, per ogni peccato contro il proprio fratello, ci viene chiesto ragione della nostra fede, il nostro Cantico d’Amore.