Camminare per un sentiero, vivere una bella escursione è un’esperienza che tutti possono assaporare, anche senza preparazione alcuna. Se, invece, si vuole scalare un monte che oppone dirupi, pareti irte, passaggi nel vuoto, allora ci vuole una guida. Costui si mette a disposizione con la sua conoscenza del territorio e con la pazienza necessaria a smontare la boriosità di chi temerariamente vuole sovrapporsi, così com’è altrettanto dovuta per rassicurare i timorosi di fronte alle difficoltà dell’arrampicata verso la vetta e, comunque, verso il traguardo della giornata. E’ una guida che non molla sul suo dovere, sul suo impegno, ma richiede la piena disponibilità di tutti e di ciascuno a riconoscerla come tale ad ogni passo , fin dal primo momento che si è iniziata la scalata.
18 maggio 2024
11 maggio 2024
IL NOSTRO TEMPO
Ascensione del
Signore
Anno B
Mi
domando spesso quando vedo amici, conoscenti o persone care lasciare, secondo
me, anzitempo questo mondo, mi chiedo che senso abbia l’aspettare che si compia
il mio tempo. So che si tratta del tempo della Vita, anche della mia piccola
vita, eppure non a caso ho scritto la parola vita con la prima lettera in
maiuscolo perché so pure che in questa Vita si può trovare la verità e,
soprattutto, la risposta:“…non
spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere,
ma riceverete la forza dello Spirito Santo e di me sarete testimoni fino ai
confini della terra.” (dagli Atti degli Apostoli)
5 maggio 2024
E SONO SOLO UN UOMO
Sesta Domenica di Pasqua
Anno B
Vi ho chiamato amici |
In tempi lontani, quelli della prima
giovinezza, sollecitato a prestarmi per il bene comune rispondevo che avevo ben
poco da dare, essendo solo un semplice ragazzo capace solo dell’entusiasmo per
il messaggio evangelico.
Leggo ora, (ma quante volte l’avrò letto?) che
anche l’apostolo Pietro si riteneva solo un uomo:
“…alzati: anche io sono un uomo, in verità sto
rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme
e pratica la giustizia.” (dagli Atti degli Apostoli)
Ora quell’“alzati” lo sento proprio come se
fosse rivolto a me. Vorrei tanto giocare di sponda e farlo risuonare,
quell’imperioso “alzati”, nel cuore di quanti leggeranno queste due righe di
commento alla Parola del Signore in questo tempo di Pasqua.
“Alzati”, perché Gesù ha bisogno anche di
ciascuno di noi, non fa preferenze, non stila classifiche, chiede solo di avere
rispetto per la sua persona, di temerlo quale unico vero Dio e di praticare i
suoi comandamenti che raccontano come vivere la sua giustizia. Ci ha lasciato,
al riguardo, un esempio specifico quando, preso un asciugatoio, se lo cinse
alla vita e con un catino iniziò a lavare i piedi dei suoi discepoli. Quando
riprese le vesti, Gesù non depose l’asciugatoio, se lo tenne, indicando, così,
il vero senso della diaconia, del servizio permanente verso il prossimo. In
questo sta il fondamento della sua giustizia. In questo modo, seguendo il suo
esempio, potremo rendere esplicito che:“…il Signore ha fatto conoscere la sua
salvezza, agli occhi della gente ha rivelato la sua giustizia.” (dal Salmo 97)
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