Domenica
29 Marzo 2020 ore 16,00
alla
Chiesa della Madonna degli Angeli
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La vita ci interpella:una legge estrema pro aborto
In questo periodo
così vorticoso per l’umanità alla ricerca di senso e di fede, non c’era di
meglio che approvare non una legge in favore della vita ma addirittura il
Parlamento Neozelandese ha approvato una legge che inasprisce e amplia le maglie
dell’aborto,che già era permesso.
La Nuova Zelanda cede
alle lobby pro aborto e il referendum popolare promesso non si farà. L’8 agosto
scorso, alla prima lettura in Parlamento, il testo promosso dai Laburisti e sostenuto
dai Verdi aveva visto un’ampia maggioranza con 94 voti a favore e soli 23 contro.
Nonostante l’opposizione di chiese e politici, la pressione pro aborto è cresciuta in questi mesi e
si sono pubblicati studi “scientifici”, persino ‘ricerche’ infondate, pur di
sostenere le ragioni dell’aborto nel Paese.
E infatti,
negli scorsi giorni, il testo finale della legge che liberalizza totalmente
l’aborto nel Paese è stato approvato con 68 voti a favore e 51 contrari.
L’aborto era già legale con alcuni limiti, venendo ammesso ‘solo’ quando la
donna era in pericolo per la sua vita, la sua salute fisica o mentale, o se
esisteva il rischio che il feto fosse handicappato. In tutti gli altri casi era
un crimine penalmente perseguibile. Ora le novità spazzano via, con la vita del
nascituro, tutti questi pochi ‘limiti’.
Innanzitutto, l’aborto non sarà più un crimine, non saranno necessari consulti medici se si vorrà
procedere e basterà la decisione della donna e la prova di aver discusso con il
proprio medico. Dopo le 20 settimane certamente si potrà abortire, ma sarà
necessario comprovare che l’aborto serva per salvare la vita della madre e
prevenirle “seri danni alla salute”.
In secondo luogo, grazie ad un emendamento è
stato abolito il referendum sulla legge. Il popolo
neozelandese non voterà dunque sull’aborto, perché una spietata maggioranza ha
preferito sostituirsi alla volontà popolare.
Una nota positiva: non sono previste limitazioni come le “safe zone”, cioè aree in cui i
promotori della vita non possano recarsi. Si potrà pregare e invitare le donne
a riflettere sulla propria scelta di abortire sino alla porta della clinica della
morte.
La nuova legge approvata è una delle più estreme al mondo. Prevede infatti che: l’aborto sarà disponibile su
richiesta, di fatto per qualsiasi motivo e fino alla nascita; l’aborto
selettivo, per sesso e malattia, non è vietato e dunque sarà legalizzato; non
ci sarà alcun obbligo legale per prendersi cura dei bambini nati vivi dopo un
aborto ‘fallito’; ogni metodo abortivo sarà lecito.
Ricordiamo il primo ministro Jacinda Ardern quando, meno di due anni orsono, mostrava a tutti i media
mondiali la sua gravidanza e la sua felicità per la nascita del primo figlio.
Ora, invece, si dice felice e fiera della nuova legge che ucciderà i bimbi neozelandesi.
Nemmeno la sua stessa esperienza reale, prima di gestante e poi di mamma, è
riuscita a sconfiggere, l’ideologia e l’interesse mortale dell’aborto. Una sconfitta
per lei e per tutti.
(Liberamente tratto da un art. di Volonté Luca per La
Bussola quotidiana – 24/03/2020)
La Parola:
Luca 18,15-17
Gli presentavano anche i bambini perché li
accarezzasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. Allora Gesù li
fece venire avanti e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo
impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi
dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà».
Matteo 18,5 e 7
E chi accoglie anche uno solo di questi
bambini in nome mio, accoglie me.
Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai
all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
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