29 dicembre 2023

 NOVE MESI PER LA VITA - DICEMBRE 2023

Domenica 31 DICEMBRE 2023 ore 16,00

presso la Chiesa della Madonna degli Angeli

        LA PUREZZA DI DIO:
            L'INNOCENZA DEI BIMBI
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                   RISPETTO per la VITA
                     CURA dell'EMBRIONE

Nel febbraio 2023 si è tenuto a Milano un convegno internazionale sulla medicina perinatale e la vita nascente. organizzato dall’Associazione Difendere la Vita con Maria e dall’organizzazione Internazionale di volontariato “Mary for Life.”
Vita nascente e medicina perinatale: Cura e Accoglienza del concepito paziente”; questo il titolo e l’oggetto di discussione e approfondimento in favore della vita, osservata da un’angolazione particolare: la vita prenatale(prima di nascere) e lo studio della medicina perinatale (branca della medicina che si occupa della salute della madre e del feto durante la gravidanza, il parto e il periodo neonatale).
Hanno partecipato e tenuto interventi qualificanti alcuni dei più illustri medici specializzati in medicina prenatale e perinatale da tutto il mondo, con l’obiettivo di affrontare le sfide legate alla diagnosi e al trattamento delle malattie perinatali (che si trasmettono in utero (infezione congenita), durante la fase del travaglio del parto).  
In questo ambito uno dei problemi principali è il senso di isolamento delle famiglie che si trovano disorientate di fronte a diagnosi gravi. Esigenza che spinge l’ADVM e l’organizzazione “Mary for Life” ad impegnarsi.
Continui progressi poi della medicina perinatale permettono oggi di poter intervenire spesso in modo risolutivo su patologie che un tempo venivano definite incompatibili con la vita. Le specializzazioni sono comunque tante e riguardano campi della medicina tra loro distanti. Si delinea quindi la necessità di creare una rete che possa rispondere ai bisogni più disparati delle famiglie, 
L’obiettivo principe del convegno è mettere a confronto specialisti di queste discipline, per facilitare le risposte a domande urgenti e indifferibili, attraverso la creazione di un Osservatorio sulla vita nascente e la specializzazione del medico dedicato alla cura dell’embrione e del feto paziente (don Maurizio Gagliardini)
Nella sessione mattutina hanno preso la parola alcuni tra i più autorevoli pediatri, chirurghi e psichiatri che a livello internazionale si prendono cura del concepito paziente e, dunque, anche dei suoi genitori.
La sessione pomeridiana ha invece visto l’intervento di Sua Eccellenza mons. Mario Delpini (Arcivescovo di Milano) che ha dato avvio alla Tavola Rotonda. Una Tavola Rotonda che ha fatto comprendere l’urgenza e la necessità di un Osservatorio Internazionale al fine di fare ricerca e aiutare il concepito quando è nella fragilità di una malattia.
“Chiamare le cose con il loro nome”, ”nessuno sia lasciato solo”; ”la scienza per il bene”. Sono le indicazioni di mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, che ha invitato a guardarsi dal “politicamente corretto” quando si tratta di difendere la vita umana, soprattutto quella indifesa”.

LA PAROLA
* Non so come siete apparsi nel mio seno; non io vi ho dato il respiro e la vita, né io ho dato forma alle membra di ciascuno di voi. Senza dubbio il Creatore dell’universo, che ha plasmato all’origine l’uomo e ha provveduto alla generazione di tutti. (2Mac 7,22-23a)
* Saldo è il mio cuore, o Dio saldo è il mio cuore. Voglio cantare, voglio inneggiare, svegliati mio cuore, svegliatevi arpa e cetra, voglio svegliare l’aurora. Ti loderò fra i popoli Signore, a te canterò inni fra le nazioni, grande fino ai cieli è il tuo amore e fino alle nubi la tua fedeltà. Innalzati sopra il cielo, o Dio, su tutta la terra la tua gloria. (Salmo 57(56) 8-12)
* Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio. (Gv 1,11-12a)


4 MARZO 1943

Di Lucio DALLA

Dice che era un bell’uomo
E veniva, veniva dal mare
Parlava un’altra lingua però sapeva amare
E quel giorno lui prese mia madre sopra un bel prato
L’ora più dolce prima di essere ammazzato.
Così lei restò sola nella stanza
La stanza sul porto
Con l’unico vestito ogni giorno più corto
E benché non sapesse il nome
E neppure il paese
M’aspettò come un dono d’amore
Fino dal primo mese.
Compiva sedici anni
Quel giorno la mia mamma
Le strofe di taverna
Le cantò la ninna nanna
E stringendomi al petto che sapeva
Sapeva di mare giocava a far la donna
Con un bimbo da fasciare.
E forse fu per gioco o forse per amore
Che mi volle chiamare come Nostro Signore
Della sua breve vita il ricordo
Il ricordo più grosso è tutto in questo nome
Che io mi porto addosso.
E ancora adesso che gioco a carte
E bevo vino
Per la gente del porto
Mi chiamo Gesù Bambino