Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe                                                               Anno B


Ciascuno di noi ha il suo tempo, che gli fu fissato dal Buon Dio, così come era successo alla moglie di Abramo: “…Sara concepì e partorì…nel tempo che Dio aveva fissato.” Il mio, ora lo so, si concretizzò quando i miei genitori si conobbero nell’amore coniugale e proseguì con la mia nascita, la cura materna e paterna e lo sviluppo della mia esistenza fino ad oggi. Fino a quando, e questo non lo so, si realizzerà la seconda nascita, quella in cielo. Così è, e sarà, per tutti. Infatti, “Dio è la vita che non è offuscata da alcun inizio e non ha fine. E’ il nostro Dio che, essendo Egli stesso la vita, dà la vita eterna ai suoi. Chi può fare ciò se non Dio? Tutto ciò che Dio ha disposto secondo il suo ordine, l’ha compiuto e non è vano, come i pensieri degli uomini.” (Santa Ildegarda di Bingen)
Come i pensieri del diffidente Abramo, che, titubante, non riusciva a capacitarsi dei comandi e delle promesse di quel Dio che lo aveva chiamato ad essere padre di un popolo: “…guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle, tale sarà la tua discendenza.” (dal Libro della Genesi)
Anche a lui fu fissato un tempo, all’interno di una famiglia, consacrata fino alla vecchiaia con il dono della paternità, perché il Signore Dio: “…si è sempre ricordato della sua alleanza, parola data per mille generazioni.” (dal Salmo 104)
D’altronde “mille anni del nostro mondo confrontati all’eternità del mondo incorruttibile sono come un granello di sabbia.” (San Macario, monaco) Ecco perché anche noi siamo parte in causa. Ecco perché siamo anche noi come Abramo alla ricerca della strada giusta per seguire il percorso tracciato al fine di giungere alla meta della vita, senza perdersi per strada. Che perdiamo quando decidiamo di fare a meno di obbedire alla guida e facciamo di testa nostra: “…Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità e partì senza sapere dove andava.” (dalla Lettera agli Ebrei)
Noi, invece, sappiamo bene dove potremmo andare, ma occorre che lasciamo alle ortiche l’orgoglio e con umiltà e obbedienza senza riserve, ci mettiamo alla sequela di Gesù. Gioia e felicità ci accompagneranno. Sono gli espliciti doni del tempo di Dio.
Anche a Simeone, nel tempo stabilito, fu concesso di dare significato alla sua vita, quando prese in braccio il Bambino Gesù ed accolse i suoi genitori nel tempio per la rituale benedizione. Riusciamo ad immaginare la scena? Questo santo uomo si trova davanti una famiglia, un uomo, una donna e il loro figlio; è, però, un profeta e lo Spirito Santo è su di lui. Dal punto di vista umano, rimane sbigottito, come sacerdote offre il suo servizio, riconoscendo il piano di salvezza presente in quel piccolo neonato. In realtà, capisce che è in quella famiglia che si prepara il piano ultimo di salvezza del Buon Dio per tutti. Perché:“…egli è qui per la caduta e la resurrezione di molti, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori.” (dal Vangelo secondo Luca)
Mentre “il padre e la madre si stupivano per le cose che si dicevano di lui”, cioè, sapevano a quale missione erano stati chiamati, ma da subito dovevano fare i conti con coloro che venivano in contatto con il loro figlio. Nel bene e nel male, tant’è vero che subito dopo dovettero mettersi velocemente in viaggio per sfuggire all’odio di Erode. Questa è la famiglia di Nazaret, questa è la famiglia che venne benedetta da Simeone, mentre Anna stava ad assistere:“…non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.” (dal Vangelo secondo Luca)
Anche a lei fu fissato il suo tempo, nel matrimonio prima e nel servizio a Dio poi, con quella devozione di cui scrive San Francesco di Sales: “tutte le pietre preziose se messe nel miele diventano più splendenti, ognuna secondo il proprio colore; così ogni persona si perfeziona nella sua vocazione, se l’unisce alla devozione.” Così avviene nella Chiesa, nell’ordine sacerdotale, nella comunità religiosa, nella famiglia. Come quella di Nazaret, dove il Signore Dio ha fissato il suo tempo, quello senza inizio e senza fine e lo mette a disposizione di tutti noi.
Gen 15,1-6;21,1-3 / Sal 104(105) / Eb 11,8.11-12.17-19 / Lc 2,22-40
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