Quinta Domenica di Pasqua(AnnoB)
Nessuno
è obbligato a farsi cristiano. Il Cristianesimo può benissimo non essere
condiviso, ma è fuor di dubbio che è una religione di pace perché mette al
centro della sua missione la persona nella sua interezza, temporale e
spirituale:
“…la
Chiesa era dunque in pace…si consolidava e camminava nel timore del Signore.”
(dagli Atti degli Apostoli).
Nel
momento che si aderisce alla sua proposta di vita, si diventa discepoli di
Cristo e alla sua sequela si vive il nostro tempo, sappiamo che il timore di
cui parlano gli Atti attiene alla paura di restarsene lontano.
Non
a caso il Vangelo parla della vite e dei tralci. Se questi ultimi
non sono strettamente legati alla pianta si ammalano e si seccano e non sono
belli da vedere:
“Chi
rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete
fare nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi
lo raccolgono, lo gettano nel fuoco…” (dal Vangelo di Giovanni).