25 gennaio 2020

L’UNIONE E LA DIVISIONE

Terza Domenica T.O.(Anno A)
Vannini Ottavio:Vocazione di Pietro e di Andrea
Finisce la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Molte iniziative ecumeniche, segnate da buona volontà. E’ da tanti anni che si rinnovano questi tentativi, eppure le divisioni rimangono, pur se sono in corso molti riavvicinamenti, soprattutto da parte della chiesa cattolica verso quelle protestanti. A dire il vero, a mio modesto parere, si dovrebbe nient’altro che aspettare il ritorno alla vera Chiesa da parte di coloro che nei secoli si sono staccati. E speriamo che di scismi non ne accadano altri, vista l’aria che tira. Per questo vale la pena leggere attentamente:
“…vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo ad essere tutti unanimi nel parlare perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire.” (dalla Prima Lettera di San Paolo ai Corinti)
Quindi, fin dai primi anni apostolici, incomprensioni ed invidie portavano i cristiani a dividersi sul da farsi, per primeggiare o imporre il proprio punto di vista o tornaconto. Dimenticando, assai velocemente, l’origine della fede che li doveva animare,

24 gennaio 2020

NOVE MESI PER LA VITA - GENNAIO 2020


Domenica 26 Gennaio 2020 ore 16,00   
alla Chiesa della Madonna degli Angeli
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 LA VITA CI INTERPELLA:
La “gioia piena” di Titti:
rinuncia all’aborto per accogliere la vita di sua figlia
destinata a morire dopo poche ore


Cara Titti, venuta a conoscenza della tua storia ho pensato fosse importante condividerla perché”più che di profeti abbiamo bisogno di testimoni”(Paolo VI). La tua testimonianza digioia piena” è bellissima.
La nostra è una storia ordinaria di una famiglia semplice che vive nella Chiesa, la straordinarietà è stata scoprire che Dio è fedele nella prova.

18 gennaio 2020

LA LUCE DELLE NAZIONI


Seconda domenica T.O.(Anno A)
Ho visto e ho testimoniato che Questi è il Figlio di Dio!
Oggi le nazioni sono tante Babele. Ciò che in esse avviene è ormai incomprensibile, prima di prendere per vera una qualsiasi notizia bisogna prudentemente aspettarne dovuta imparziale verifica e non è detto che sia sufficiente. Babele è sinonimo di caos, di confusione, di incomprensione. Perché tutti vogliono dire la loro, per non dire, comunque, nulla o quanto di più scontato o politicamente corretto. La verità non è più di casa, è troppo scomoda, ma la Parola del Signore, quella che veramente sola conta, ci spinge ad essere coerenti:
“…nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà…vedi: non tengo chiuse le labbra.” (dal Salmo ). Ciascuno di noi nel libro della vita, nella contabilità del Creatore, ha un capitolo specifico su cui viene scritta la nostra storia. Su righe dritte perché il Signore corregge i nostri strafalcioni, il nostro linguaggio. Noi parliamo almeno due lingue. La prima è sostanzialmente la nostra storia. Siamo linguaggio risultante da nostro padre, nostra madre, dal fatto di avere o no fratelli, di essere il primo o il terzo, atteso o sopportato quando si sono accorti che eravamo in arrivo. Questa storia parla dei nostri peccati e dei peccati degli altri ricaduti su di noi. E’ fondamentale capire e conoscere sempre meglio questa lingua perché s’intreccia con la seconda, quella che Dio vuole pronunciare attraverso di noi. Sia che campiamo cent’anni, sia che non si arrivi alla nascita per malattia o per la violenza di terzi, il peccato degli altri.

11 gennaio 2020

BATTESIMO DEL SIGNORE


IL NATALE (parte seconda)
Con questa festività finisce il tempo di Natale. Si smontano i presepi e gli alberi, si tolgono gli addobbi e si comincia a contare quanti giorni mancano al prossimo Natale. C’è poco da fare, è qualcosa che è dentro di noi, che ci prende e che ogni volta ci conduce all’innocenza dell’infanzia dove si sente che Gesù Bambino è come se fosse il nostro fratellino. Poi, con questa festa del Battesimo del Signore, si comincia a fare sul serio, diciamo, la seconda parte di coinvolgimento che cambia ogni prospettiva alla nostra religiosità. Con il nostro, di battesimo, è come se noi si rinascesse.