LA FEDE E LA PROVA

XVIIIa Domenica T.O. (Anno B)

E si ritorna alla fede. Le prove, lo sappiamo bene, non mancheranno, ma quel cibo che ogni domenica abbiamo la possibilità di acquisire, totalmente gratuito, è quello che ci rinforza, c’incoraggia nell’andare avanti nel nostro cammino. State certi, il giorno dopo, troveremo la nostra manna, è la promessa del Signore.

FAME DI FEDE

XVIIa Domenica T.O. (Anno B)


     E’ da un po’ che ci penso: ormai dipendiamo solo da ciò che ci dice la scienza, da ciò che i cosiddetti esperti decidono di propinarci. Certo che se non sto bene, ho un qualche strano sintomo che ostacola le mie normali funzioni corporali, mi rivolgo al medico di fiducia perché so che vuole il mio bene e mi curerà nella misura delle sue capacità. Sicuro che non mi terrorizzerà, cercherà di analizzare la vicenda e insieme si deciderà la giusta terapia.
    Con l’avvento del coronavirus non sta avvenendo tutto questo: il medico di fiducia, salvo pochi casi, è stato esautorato e dobbiamo dare fiducia a uomini senza volto che decidono strategie miranti a progetti sociali dichiaratamente manipolanti le libertà individuali. La forza della televisione e le testate giornalistiche fanno il resto.
    E’ comprensibile perciò quanto sta accadendo. Si subisce, ci si instupidisce e si perde il senso stesso della vita. Si pensa solo a salvaguardarsi senza ricordarsi che la salvezza viene solo dal Signore. Solo Lui ci può garantire quella salute che non è solo non ammalarsi, ma è pure, e soprattutto, il cibo che rinforza l’anima.

IL TEMPO DEL RIPOSO

XVIa Domenica  T.O. (Anno B)

E siamo in piena estate, con tutti i problemi che si protraggono nel tempo del covid e delle mutazioni climatiche. Così ci tartassano che ormai ci crediamo quasi tutti e, pertanto, continuiamo ad aspettare altri eventi negativi, sbandati, senza troppa fiducia nel futuro. In sostanza, se guardiamo a questo dato di fatto, con gli occhi di un credente, possiamo aggiungere che neppure in questa prospettiva possiamo trovare consolazione. Ci sarà pure la responsabilità di qualcuno per quanto stiamo vivendo? Il Signore con le parole del profeta Geremia lo dice chiaramente e per questo “… Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere, né sgomentarsi; non ne mancherò neppure una.” (dal libro del profeta Geremia)

L’ESSENZIALE

XVa Domenica  T.O.  (Anno B)


Di gente che prese alla lettera ciò che Gesù Cristo ha ordinato ai suoi discepoli ce ne fu e ce n’è a bizzeffe. E’ la radicalità del Vangelo. Non è che siano pazzi, è che vanno all’essenziale. A loro basta così. E hanno fatto e fanno cose meravigliose:“… e ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone, né pesce, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e non portare due tuniche” (dal Vangelo secondo Marco)
Provo a tradurre, soprattutto per me. Per parlare della lieta notizia non occorre pianificare tutti i pro e i contro: basta un bastone che possiamo identificare nella Parola. Cosa può meglio sostenerti?

LA PATRIA DI GESU’

XIVa Domenica T.O. (Anno B)

un profeta non è disprezzato se non nella sua patria  

Quindi Gesù veniva deriso e sostanzialmente rifiutato proprio nel paese dove è cresciuto. Chi lo conosce è incredulo a riconoscerlo come il Servo di Dio, neppure come un profeta. Eppure lo avrebbero già potuto apprezzare, grazie ai prodigi compiuti nei villaggi vicini, grazie alla fama che lo accompagnava, grazie alla profondità delle sue catechesi sulla Parola che veniva proclamata nelle sinagoghe. Lui, però, non si scompone: “… un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua.”   (dal Vangelo secondo Marco)