XXX Domenica T.O.(Anno A)
Da bambino i muri dell’oratorio erano da
scavalcare per andare a recuperare il pallone, erano da scalare per sedervisi a
cavalcioni, un sacchetto di patatine in mano, e gustarsi la partita dei
“grandi”. Il muro era la nostra protezione e nello stesso tempo l’ansia dell’oltre, di un orizzonte che si
apriva alle nostre fantasie. Anche adesso il muro ci offre quel senso di
protezione, eppure sappiamo che dietro a quelle mura ci sta il mondo cui si
deve portare la Parola di Dio: “…Signore, tu dai luce alla mia lampada, il
mio Dio rischiara le mie tenebre. Con te mi getterò nella mischia, con il mio
Dio scavalcherò le mura.” (Salmo)