SENZA MACCHIA

XXIIa Domenica T.O. (Anno B)

Ci sono delle persone che, senza suonare la grancassa, ogni giorno che Dio comanda, si mettono  in pista e seguono le indicazioni che l’apostolo Giacomo raccomanda nella sua lettera: “… religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.”
Non so se in queste persone ci sia o meno la consapevolezza di praticare una religione pura, so, però, che presso le sedi dei Centri di Aiuto alla Vita o presso le “Case famiglia” o le “Comunità Alloggio per minori”, incontrano sicuramente orfani e vedove. Queste ultime non lo saranno come quelle dei tempi che furono, ma, di fatto, sono vedove dal momento che i loro mariti, compagni o quant’altro, le abbandonano a loro stesse di fronte ad una gravidanza inaspettata ed indesiderata. La tentazione del ricorso all’aborto è lo spettro, allora, che si presenta loro, mettendo a rischio la vita del loro figlio, che già lo è anche se nascosto nel loro grembo. E questo loro figlio non è già forse orfano di padre? Come quei bambini o giovani che devono essere allontanati dal loro nucleo famigliare, anche loro già orfani, spesso, di entrambi i genitori, seppure viventi.

LA SOTTOMISSIONE GRADITA

XXIa Domenica T.O.(Anno B)

A leggere e rileggere la Parola ispirata di Paolo in questa famosa lettera agli Efesini circa il parallelo fra una coppia di sposi e la Chiesa di Cristo, per darcene giustificazione, occorrerebbe scrivere un trattato. Per esempio, bastano queste parole del versetto:“… fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli agli altri” per scombussolare il nostro modo di ragionare.   La sottomissione, ma quando mai? Avere timore di Cristo, ma se è così buono? Questi sono, d’istinto, i nostri ragionamenti. E, quasi senza accorgercene, ci allontaniamo da Dio, un po’ come facevano gli israeliti ai tempi di Giosuè, al punto che dovette decidersi a porli di fronte al bivio:“… Giosuè disse a tutto il popolo: “se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire …”(Giosuè). Servire il loro Dio o gli idoli degli altri.