30 dicembre 2017

LA SANTA FAMIGLIA E NOI



Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (Anno B)
Fino a non molto tempo fa era normale pensarla come recita la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo che all’art. 6 afferma: “La famiglia è il nucleo naturale della società e ha diritto a essere protetta dalla società e dallo Stato”. Oggi siamo lontani mille anni luce dall’attuazione di quel principio. Meno male che è finita la legislatura, per quanto riguarda l’Italia, perché tanti danni in una volta sola mai si erano visti, con tutta quella serie di leggi e linee guida anti-famiglia. Che, infatti, come ci raccontano le ultime statistiche sta scomparendo. Sempre più “famiglie” composte da singole persone, sempre meno figli. E nessuno che mette mano ad un deciso cambio di rotta. Anzi.

23 dicembre 2017

LA SALVEZZA DEL SIGNORE



Quarta Domenica di Avvento (Anno B) 
Già nel nome, Gesù, c’è tutta la profondità della volontà redentrice affidata dal Padre (…ed ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù). In ebraico, infatti, il nome Gesù significa “salvezza”. Nella promessa al Re Davide c’è l’anticipo di quell’amore paterno che non vuole veder perdere nessun figlio:
“…io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio…la tua casa ed il tuo regno saranno saldi per sempre.” (dal secondo libro di Samuele)
E’ una promessa che si estende fino a ciascuno di noi: lasciamoci trattare come nelle sue intenzioni. Solo così anche la nostra casa sarà salda per sempre, non subirà profanazioni. Sappiamo quanto sia facile oggi che questo avvenga.

16 dicembre 2017

LA LUCE DEGLI SPOSI



Terza domenica di Avvento (Anno B)

E’ conclamato che lo sposo per eccellenza è il Signore Gesù Cristo, mentre la sposa sua fedele è la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Veramente, “sempre fedele” non lo è sempre stata e forse neppure adesso. In ogni caso è sempre nella condizione, in forza dello Sposo, di essere soggetto privilegiato di una promessa: la salvezza per sé stessa e per tutti coloro che attraverso i suoi Sacramenti vi potranno accedere.
Ecco perché la luce avvolge perennemente, nonostante le tenebre oggi imperanti, la Chiesa e perché a quella Luce guardiamo in continuazione ad ogni Natale del Signore. Si spiega così anche la condizione particolare che questa Festa trasmette: la gioia pervade l’aria, l’atmosfera si addolcisce, tutti, anche i più incattiviti con il mondo, si lasciano trascinare all’augurio, al sorriso e alla bontà.

9 dicembre 2017

ALZARE LA VOCE



Seconda Domenica di Avvento(Anno B)
Bisogna proprio alzare la voce per chiedere che la giustizia sia applicata nella nostra società, nei nostri territori, nelle nostre città, nei nostri quartieri, nelle nostre famiglie, nella nostra chiesa.
E’ un dovere che ci viene dal nostro credere in Dio, perché è Lui che tramite il suo profeta Isaia ci stimola: “…sali su un alto monte tu che annunci liete notizie…alza la tua voce con forza… alza la voce, non temere.”
Quando si fa riferimento all’alto monte è evidente che si tratta di un invito a non nascondersi, tanto più che in forza della fede abbiamo solo buone e liete notizie da annunciare. Come, per esempio, la gioia del Natale, oppure quella della meraviglia quando ci viene annunciato l’attesa di un figlio. Che doni immensi. Proprio questi ci dicono, appunto, di non temere, alzate la voce, siate forti nel proclamare il Salmo: “…Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno.”

2 dicembre 2017

VEGLIARE COME UNA SENTINELLA



Prima Domenica di Avvento (Anno B)
Nella casa che ci è stata affidata c’è sempre qualcuno che è pronto ad uscire per andare incontro al Signore, a Lui che ci viene incontro come annuncia il profeta Isaia:
“…Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia e si ricordano delle tue vie.”
Invece per quelli che non vivono per la giustizia si aprono altre vie, che si allontanano sempre più dalla casa propria, come pure da quella del Padre. Vediamo già, però, quali sono i frutti di questa lontananza: case senza più famiglie, senza figli, case che sono solo rifugi di solitudini, di ripiegamenti su sé stessi, di litigi, di incomprensioni, di separazioni.
Fino a quando, Signore, l’uomo potrà fare a meno di te? Le tenebre sono sempre più fitte, anche coloro che dovrebbero guidarci con le loro lampade sono al buio e ci lasciano, addirittura ci spingono nel profondo della notte. La vita, la nostra vita per l’eternità è in pericolo a causa dei nostri peccati e nessuno dei tuoi, Signore, ci viene in aiuto. Ci lasciano morire fin dal grembo di nostra madre, ci lasciano morire al tramonto del nostro tempo perché disturbiamo e non serviamo più a niente. E si sentono pure gratificati. Ma Tu, Signore, non ci abbandonare:
“…fa’ che ritorniamo, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.” (Salmo)