30 marzo 2024

IL SEPOLCRO

DOMENICA DI PASQUA
RISURREZIONE DEL SIGNORE
(ANNO B)

Mi sento un po’ come Maria di Magdala ogni volta che varco il cancello di un cimitero, verso uno dei tanti sepolcri che custodiscono le spoglie dei miei cari, dei miei amici, dei conoscenti da una vita. Davanti a queste tombe, stare in sosta anche per pochi minuti, permette di percorrere, come in un flash, anche solo un fatto che ha connotato la vita del defunto su cui si concentrano la preghiera ed il ricordo. Penso sia questo il modo con cui si onora chi ci ha preceduto nelle generazioni, sia questo ciò che viene inteso come “culto dei morti”, e che sia anche così che si costruisce la comunione dei santi.
Da sempre, l’umanità ha coltivato questa cultura nei confronti dei defunti. Oggi, questa si sta affievolendo, ma non voglio approfondire tale tematica, solo ci ho ragionato un poco per immaginarmi la scena di Maria di Magdala che si reca al sepolcro e lo trova vuoto. Lei c’era stata quando vi avevano posto il corpo di Gesù, aveva visto lo strazio di quel corpo, lo aveva pianto e anche lavato con le sue lacrime. Non le bastava, voleva profumarlo, voleva conservarlo il più possibile, magari pregando il Salmo: “…rendiamo grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre.”

23 marzo 2024

IL MANTELLO

                Domenica delle Palme
          Anno B

L’immaginario (sicuramente il mio) fissa la Domenica delle Palme in un film che vede la gente frequentare le chiese in misura superiore rispetto agli standard domenicali per via della distribuzione dell’ulivo benedetto. Che viene presentato come un simbolo di pace, da portare a casa, allegri, per appenderlo sopra la testata del letto o all’ingresso dell’abitazione, Eppure, tutto ciò stride con quanto, durante la liturgia, si va poi a vivere con l’ascolto estenuante della passione di nostro Signore Gesù Cristo. S’inneggia, durante la processione, con i rami d’ulivo o di palme, ma si ci si dimentica di stendere i mantelli.

22 marzo 2024

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NOVE MESI PER LA VITA - MARZO 2024
Domenica 24 MARZO 2024 ore 16,00
presso la Chiesa della Madonna degli Angeli

                      LA PUREZZA DI DIO:

                      L'INNOCENZA DEI BIMBI
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              LEONI E LEONESSE: senza mollare mai



E’ una storia commovente. E’ la cronaca estrema e reale di una mamma, Giulia, e di suo figlio, Ettore. Accade in Vigevano, la città in cui  viviamo, in un ambiente familiare vicino e conosciuto, dove una giovane coppia, Giulia e suo marito Amedeo, fondano le loro promesse matrimoniali, felicemente sostenute con l'arrivo del loro primo figlio, Ettore.
A questo piccolino, 
all'età di tre anni, viene diagnosticato un cancro in testa. Qui comincia il suo calvario, condiviso da tutti i suoi familiari, in primis dalla madre, che non lascerà un istante Ettore per tutto il tempo della malattia e delle relative estenuanti e dolorose terapie. Da questa esperienza diretta, vissuta sulla carne e sulla psiche di una giovane madre, emerge il desiderio e la necessità di testimoniare tutto quanto il percorso che ha portato alla sconfitta, grazie a Dio, del male.
Una confessione in cui emerge 
tutto l'amore di una madre, di una leonessa e del suo piccolo leone.
Una storia di un bambino e della sua famiglia, che risalgono 
dall'inferno. La disperazione, le lacrime, le angosce, le sofferenze diventano il pane quotidiano che alimenta, però, la speranza. Fidandosi e lasciandosi condurre da quei medici e personale sanitario che li hanno seguiti e sostenuti nella battaglia presso l'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, reparto di oncologia pediatrica.
Una storia, dunque, vera, 
documentata, quasi come un diario. Una vicenda narrata, per mettersi personalmente in gioco, da una mamma che vuole essere di aiuto alle mamme, alle leonesse, che affrontano o affronteranno lo stesso percorso, per aiutarle a ritrovare la luce persa per strada. Ettore e sua mamma e tutti i loro cari quella luce l’hanno trovata con la guarigione, ma soprattutto con la fede in Colui che tutto può.

15 marzo 2024

IL MIO CUORE: UN CHICCO DI GRANO

 Quinta Domenica di Quaresima
 Anno B


Nessuno nasce cattivo, siamo tutti creature del Buon Dio, in noi è depositato il marchio di fabbrica brevettato, che non è un codice a barre e neppure un QR Code,perché siamo unici, siamo pezzi unici. Proprio per questo il libero arbitrio, che è la capacità di scegliere liberamente nell'operare e nel giudicare,è una caratteristica che ci contraddistingue, che ci porta durante l’intero corso della vita a fare cose buone e cose malvagie.
Da qui la necessità di dover ribadire la verità della nostra origine.
Pertanto, non c’è da meravigliarsi se:“…Io porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore.” (dal Libro del profeta Geremia)
Più avanti lo stesso profeta, constatato che il cuore di quelli era diventato di pietra, ricordava loro la volontà del Signore di voler sostituire il loro cuore  con un cuore di carne. Mi sa che anche questa soluzione non sia stata sufficiente, visto cosa succede tuttora in quegli stessi luoghi. La vendetta e l’odio sono ancora lì ad imbrattare le speranze di pace. Anche noi, che non stiamo da quelle parti o sui confini dell’Ucraina, dobbiamo rivedere alcune cose perché non siamo indenni da quelle aridità che distruggono quanto di buono ci è stato donato, soprattutto con il Battesimo.
Con il Salmo ripetiamo allora:“…crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.” (dal Salmo 50)

9 marzo 2024

LE NOSTRE OPERE

Quarta Domenica di Quaresima 
                                        Anno B

 

Non si può passare la vita con le mani in mano, prima o poi ci si troverà a svolgere delle opere che potranno essere buone o malvagie. Non c’è scampo e la qualità dipenderà moltissimo dall’ambiente in cui si è cresciuti, dall’educazione ricevuta e dalla testimonianza delle persone che s’incontrano sul nostro cammino. La seconda lettura di questa domenica scardina un convincimento che mi soddisfaceva guardando a quanto ho potuto intraprendere a partire dalla mia conversione a Cristo. Pensavo di essere io l’asse portante delle opere buone germogliate in questi anni, invece:“…siamo, infatti, opera sua, creati in Cristo per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.” (dalla Lettera agli Efesini di San Paolo Apostolo)

2 marzo 2024

NEL FONDO DELL'ANIMA

 Terza Domenica di Quaresima
Anno B

Da bambini, piccoli, piccoli, per farti fare qualche cosa che non volevi fare, tipo andare a dormire o rispondere velocemente ad un richiamo, gli adulti ricorrevano alla minaccia della chiamata del lupo o di qualche altra figura spaventosa. Così si cresceva anche con il timore del buio e dell’ignoto. Anche a catechismo, guarda un po’, c’insegnavano ad avere in animo un certo timore di Dio, ritorcendoci chissà quali immani castighi qualora si fossero disattesi i suoi comandamenti. Ora leggiamo il Salmo ed ascoltiamo che:“…il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti”. (dal Salmo 18(19)
Cosa vuole dire, che se gli diamo retta con rispetto ed onorevole fiducia, Lui ci sarà vicino per sempre in tutta la nostra vita terrena? Penso di sì.

1 marzo 2024

NEL FONDO DELL’ANIMA

Terza Domenica di Quaresima 
Anno B

Da bambini, piccoli, piccoli, per farti fare qualche cosa che non volevi fare, tipo andare a dormire o rispondere velocemente ad un richiamo, gli adulti ricorrevano alla minaccia della chiamata del lupo o di qualche altra figura spaventosa. Così si cresceva anche con il timore del buio e dell’ignoto. Anche a catechismo, guarda un po’, c’insegnavano ad avere in animo un certo timore di Dio, ritorcendoci chissà quali immani castighi qualora si fossero disattesi i suoi comandamenti. Ora leggiamo il Salmo ed ascoltiamo che:“…il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti”. (dal Salmo 18(19)
Cosa vuole dire, che se gli diamo retta con rispetto ed onorevole fiducia, Lui ci sarà vicino per sempre in tutta la nostra vita terrena? Penso di sì.