DIMISSIONI E COSI’ VIA


XXI Domenica T.O. (Anno B)
La tentazione è forte, quella di voltare le spalle e andarsene perché quanto dice Gesù è troppo difficile da seguire nella vita di tutti i giorni. E, infatti, molti dei suoi discepoli che gli andavano dietro se ne tornarono alle loro abitudini.
In verità, oggi, sembrerebbe che la gente se ne vada dal frequentare la Chiesa perché, chi di dovere non parla più loro di Gesù, ma di ben altro. Immigrati, gay, sogni vari, famiglie varie, insomma tanti begli argomenti, ma che si potrebbero benissimo sentire in altri luoghi, così come d’altronde avviene.
“…se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, scegliete oggi chi servire…quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore.” (dal Libro di Giosuè).

PER LA VITA DEL MONDO


XIX Domenica T.O. (Anno B)
Il profeta Elia si sentiva esausto, stanco della vita, deluso dai risultati ottenuti e voleva farla finita, rifugiarsi lontano dai suoi, in un deserto come se il mondo non fosse altro che un deserto. Se guardo a quegli uomini, a quelle donne parcheggiate alla fine dei loro anni, se guardo a quelle mamme abbandonate nelle loro amare gravidanze, posso certificare che il senso di svuotamento di quelle vite porta al rifiuto di ogni qualsiasi senso da dare alla vita.
I suicidi cruenti e tangibili in continuo aumento accentuano quelle condizioni anche e soprattutto nelle nuove generazioni. Mai come in questi nostri anni si è riusciti ad estendere l’aridità del deserto, dove le solitudini e gli abbandoni sono l’humus su cui cresce il vuoto di esistenze senza senso. Eppure l’Angelo del Signore non manca di accostarsi a ciascuno come si evince dall’ascolto dal Primo Libro dei Re: “…si alzò, mangiò e bevve. Con la forza di quel cibo camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb.”

ALLA RICERCA


XVIII Domenica T.O.( Anno B)
Quando s’incontra qualcuno o qualcosa che ti colpisce si è pronti a qualsiasi cosa pur di poter capire il vero motivo di quell’attrazione. E’ ciò che succede a coloro che incontrano Gesù sulla loro strada, accadeva ai tempi della prima missione in terra ebraica, si ripete oggi nelle vicende di ciascuno. Ogni occasione è buona per cercare, per anticipare, per trovarsi là dove riteniamo si possa concretamente sentire una presenza. E’ il processo che riporta ogni qual volta alla Messa, all’apice dell’incontro. O ci si crede veramente, oppure è tutto solo sentimentalismo, quando va bene, autoreferenzialismo quando ci si mette al centro della scena.“…ho inteso la mormorazione degli israeliti. Parla loro così: “al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio”…” (dal Libro dell’Esodo).