Difficilmente
riusciremo mai ad immaginare ciò che ci raccontano i Vangeli circa il momento
della nascita di Gesù in quella notte dove l’inquinamento di suoni e luci non
filtrava il silenzio dell’evento. Simone Weil scriveva: “E’ il silenzio di Dio,
chi è capace non solo di gridare, ma anche di ascoltare, intende la risposta.
Questa risposta è il silenzio. E’ il silenzio di Dio …”
Quei pastori, quella gente umile e semplice sapeva ascoltare il silenzio, noi, invece, siamo bombardati da messaggi, da rumori, non c’è un solo istante senza il rombo continuo che incombe sulle nostre città, come le luci che permettono di schiarire ogni angolo delle nostre vie e non ci fanno vedere le stelle. Soprattutto, però, abbiamo perso per strada l’umiltà e la semplicità, impossibilitati di stupirci per quanto di strano o malsano ci capita intorno. Quei pastori, invece, quella gente:“… tutti quelli che udivano si stupivano delle cose dette loro dai pastori.” (dal Vangelo secondo Luca)
Ma noi, quando i nostri “pastori”, i nostri sacerdoti, i nostri vescovi ci dicono di quelle cose, sappiamo ancora stupirci?
Quei pastori, quella gente umile e semplice sapeva ascoltare il silenzio, noi, invece, siamo bombardati da messaggi, da rumori, non c’è un solo istante senza il rombo continuo che incombe sulle nostre città, come le luci che permettono di schiarire ogni angolo delle nostre vie e non ci fanno vedere le stelle. Soprattutto, però, abbiamo perso per strada l’umiltà e la semplicità, impossibilitati di stupirci per quanto di strano o malsano ci capita intorno. Quei pastori, invece, quella gente:“… tutti quelli che udivano si stupivano delle cose dette loro dai pastori.” (dal Vangelo secondo Luca)
Ma noi, quando i nostri “pastori”, i nostri sacerdoti, i nostri vescovi ci dicono di quelle cose, sappiamo ancora stupirci?