IL SOFFIO DELLA VITA


Prima domenica di Quaresima  (Anno A)
Avete presente i fiori così detti “dente del leone” ? Quante volte sarà successo anche a voi di soffiarci sopra e guardare volare via i suoi peduncoli. Se poi c’era un qualche venticello, l’effetto era stupendo. Mi piaceva, da bambino, era come se si liberasse la gioia. Ecco, proviamo allora a rileggere:
“…Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.” (dal Libro della Genesi)
Dio soffiò e liberò l’uomo affinché potesse vivere nella gioia. Infatti lo mise nell’Eden e lo fece maschio e femmina, a sua immagine, perché, insieme, fossero protagonisti della vita che si spiegava davanti a loro. Con loro, fin dal principio, si perpetua la vita come un dono, al punto che così avviene fin dal concepimento: un alito di vita, un soffio, appunto, che consacra un nuovo essere vivente.

LA DIMORA


VII Domenica T.O. (Anno A)
“Credo in te, o Padre; tu hai posto nei nostri cuori il desiderio di cercarti, la pazienza di aspettarti, la gioia di riconoscerti, la forza di sentire il tuo silenzio.” (Alcuni studenti di nostra Signora di Chartres). Per aspirare a diventare monaco bisogna proprio che in sé si senta quasi fisicamente la presenza del Signore, come se Lui avesse deciso di abitare nel proprio cuore, nella propria mente. Dopo tutto, però, anche San Paolo lo ricordava ai Corinti:
“…non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?” (dalla prima Lettera ai Corinti)
Di sicuro avviene per ciascuno di noi ogni qual volta ci accostiamo alla Comunione. Che responsabilità! Diveniamo tabernacoli viventi, siamo ad un passo dall’eternità, comprendiamo che abbiamo in noi un’energia del tutto diversa che ci fa intravedere un traguardo cui non importa arrivare primi, ma giungerci in perfetta grazia di Dio. Ripensiamo, infatti, alla nostra vita e conveniamo con il Salmo:
“…l’uomo: come l’erba sono i suoi giorni! Come un fiore di campo, così egli fiorisce. Se un vento lo investe, non è più, né più lo riconosce la sua dimora.”

NOVE MESI PER LA VITA - FEBBRAIO 2020

Domenica 23 Febbraio 2020 ore 16,00   
alla Chiesa della Madonna degli Angeli
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 LA VITA CI INTERPELLA:
Nathan, nato da uno stupro.
Quando si parla di aborto non è raro che anche in ambienti e gruppi sensibili alla difesa della vita nascente venga ammessa l’eccezione dell’aborto legale per le vittime di stupro. Eppure si tratta di qualcosa che aggiunge male a male e, inoltre, finisce per fare - seppur non intenzionalmente - il gioco del fronte abortista, che storicamente ha puntato e continua a puntare moltissimo proprio su questa eccezione (insieme all’incesto e al pericolo di vita per la madre) come cavallo di Troia per la legalizzazione ed estensione dell’aborto.