22 maggio 2024

NOVE MESI PER LA VITA - MAGGIO 2024

Domenica 26 MAGGIO 2024 ore 16,00

presso la Chiesa della Madonna degli Angeli

                      LA PUREZZA DI DIO:

                              L'INNOCENZA DEI BIMBI
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LA STORIA: Maria e il salmo 103

Questa è la storia della piccola Maria, di anni 8. Si sveglia una mattina con macchie strane sulla pelle. E’ pallida più del solito e, da giorni, lamenta una stanchezza impressionante. Ha anche la febbre. Viene portata d’urgenza in ospedale e dopo poche ore arriva la terribile diagnosi: leucemia.
Comincia con le trasfusioni e con dosi massicce di cortisone, ma i globuli bianchi non scendono. I genitori sono disperati, i medici dicono che non possono fare molto, ma non demordono. La degenza in ospedale si prolunga e la sofferenza si acuisce anche alla luce degli scarsi risultati delle terapie in corso.
Un giorno Maria chiede alla mamma di leggerle il Salmo 103. La mamma se ne meraviglia, trova una bibbia nella piccola chiesetta dell’ospedale e si appresta alla lettura. Non prima d’averle chiesto il motivo. La piccola le dice che ha sentito il dottore parlare di lei come il caso 103. Perciò si era ricordata di quanto a catechismo le avevano detto circa il modo di pregare attraverso i salmi.
E il salmo 103 dice fra le tante cose: “benedici anima mia il Signore…egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità.”
Mamma rileggi l’ultima parte dell’ultimo verso: “risana tutte le tue infermità”.  Tutti i giorni richiedeva alla mamma di rileggerle il salmo 103 e specificatamente: risana tutte le tue infermità”. E su queste parole trovava serenità, il sorriso e il sonno.
Passano i giorni e Maria migliora, fino alla dimissione, guarita. Il primario, con soddisfazione, si congeda dai genitori dicendo: “il cortisone ha vinto la malattia”.
La mamma, però, gli chiede: “professore, nostra figlia è il caso 103, ma che ne è stato degli altri 102?”.
Il medico abbassa lo sguardo e si limita a dire che non sempre va così bene. E con le spalle curve se ne va, ma solo Maria e sua mamma sanno che la malattia non è stata vinta dal cortisone. Null’altro da aggiungere, se non che la preghiera e l’innocenza dei bimbi possono fare miracoli.


LA PAROLA

Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai. (Is 49,15)

Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi. (Gv 8,31b-32)

Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a Lui gradito e perfetto. (Rm 12,2)


L'ANGELO SPECIALE

Un bimbo che stava per nascere si rivolse al Signore:

“mi dicono che domani mi farai scendere sulla terra.

Come potrò vivere così piccolo e indifeso?”

 “Fra tanti angeli ne ho scelto uno per te. Lui ti proteggerà.” rispose Dio.

 E continuò: “Il tuo angelo canterà per te parole dolci e tenere e  con infinita pazienza e tenerezza ti insegnerà a parlare.”

 Ma il bambino chiese con apprensione:

Come potrò parlare ancora con te?”

Il Tuo angelo unirà le tue manine e ti insegnerà a pregare.”

Disse Dio con dolcezza infinita.

“Ho sentito dire che la terra è abitata da uomini cattivi, chi mi difenderà?” chiese il bimbo preoccupato.

Dio guardandolo con tenerezza gli rispose:

“Il tuo angelo ti difenderà a costo della propria vita”

“Ma il mio cuore sarà sempre triste, Signore, perché non ti vedrò più!” disse il bimbo con molta tristezza.

“Il tuo angelo ti parlerà di me e ti indicherà il cammino per tornare alla mia presenza; sappi, però, che io sarò in ogni istante accanto a te!”

In quel momento si diffusero delle voci e dei rumori ed il bambino, angosciato, gridò a gran voce:

“Signore, sto scendendo verso la terra! Dimmi ancora una cosa, qual è il nome del mio angelo?” 

E Dio sorridendo rispose:

“il nome non importa, tu lo chiamerai “mamma”.