18 maggio 2024

LA GUIDA

Domenica di Pentecoste
Anno B

                         

Camminare per un sentiero, vivere una bella escursione è un’esperienza che tutti possono assaporare, anche senza preparazione alcuna. Se, invece, si vuole scalare un monte che oppone dirupi, pareti irte, passaggi nel vuoto, allora ci vuole una guida. Costui si mette a disposizione con la sua conoscenza del territorio e con la pazienza necessaria a smontare la boriosità di chi temerariamente vuole sovrapporsi, così com’è altrettanto dovuta per rassicurare i timorosi di fronte alle difficoltà dell’arrampicata verso la vetta e, comunque, verso il traguardo della giornata. E’ una guida che non molla sul suo dovere, sul suo impegno, ma richiede la piena disponibilità di tutti e di ciascuno a riconoscerla come tale ad ogni passo , fin dal primo momento che si è iniziata la scalata.

Questa è una metafora per aiutarci a comprendere la scelta di quei genitori che decidono, fin dalla più tenera età, a richiedere per i loro figli il Santo Battesimo. Cioè, chiedono alla Chiesa una guida che possa accompagnare i loro figli sull’impervia strada della vita: lo Spirito Santo. Da quel momento, possiamo dire che ogni battezzato ha una risorsa in più perché, come dice il Salmo:“…mandi il tuo spirito, sono creati e rinnovi la faccia della terra.” (dal Salmo 103)
E’, quindi, una cosa certa, lo Spirito rinnova quel tanto che ciascuno utilizza gli strumenti a disposizione per migliorarsi e così migliorare il mondo in cui vive. Certo, crescendo si può anche decidere di rifiutare la necessità di ricorrere alla guida e di andare per proprio conto. Ci si attrezza solo degli strumenti che offre la vita biologica, accantonando quelli della vita spirituale. Sappiamo bene che la prima è “il luogo” della seconda, ma se si snobba questa possibilità, si rinuncia alla carica che solo lo Spirito può dare per capire il senso della gioia, il significato profondo dell’amore, il sostegno della speranza. San Paolo lo mette ben in evidenza:“…il frutto dello Spirito, invece, è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è legge.” (dalla Lettera di San Paolo ai Galati)
Ciò che scrive l’apostolo, se ci si affiderà alla Guida esperta di vita, verrà vissuto “un poco” alla volta perché i momenti difficili e i momenti gioiosi sono come un continuo “un poco” che si alternano. Lo Spirito Santo, che si lascia attendere in noi, può in qualsiasi momento aiutarci a comprendere e gustare l’amore del Padre. In questo senso possiamo guardare a questa solennità, la Pentecoste, con una logica di rinnovamento personale, dove cuori innamorati, grazie all’esempio di figure sante, si aprono all’assurdo della fede, all’imprevedibile del credere ad una impostazione dell’esistenza tutta orientata a Cristo. Con questa logica nel cuore:“…li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio.” (dagli Atti degli Apostoli)
Si stabilisce così, confermata dal vincolo del Battesimo comune, quell’unità tanto necessaria per rendere credibile la Chiesa stessa: “una in tutti e tutta in ciascuno, una nella pluralità dei membri grazie all’unità della fede, molteplice in ciascuno di loro e grazie alla diversità di carismi legati dal cemento della carità.” (San Pier Damiani)
Carità che è imprescindibile dalle capacità di ciascuno perché ognuno dà ciò che è possibile, in quanto:“…molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità.” (dal Vangelo secondo Giovanni)
Se vogliamo, a questo punto, capirne qualcosa in più, non ci resta che ritornare al punto di partenza della nostra vita: il nostro Battesimo e, conseguentemente, lasciarci guidare dallo Spirito Santo, affidando il nostro essere ai suoi esperti e preziosi ordini. E’ lui che, “poco” per volta ci porterà a divenire buoni discepoli di Gesù. E’ importante, perché in forza della sequela alla seconda persona della Santa Trinità, riceviamo il dono dell’adozione divina che ci rende figli di Dio. Solo così potremo vincere il mondo e la sua legge e la Pentecoste non rimarrà solo una ricorrenza.
At 2,1-11 / Sal 103 / Gal 5,16-25 / Gv 15,26-27;16,12-15
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