NOVE MESI PER LA VITA - DICEMBRE 2021
Domenica 26 Dicembre 2021 ore 16,00
alla
Chiesa della Madonna degli Angeli
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Che ne è di tuo figlio, di tuo padre,
di tua madre, di tuo fratello?
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Joanna e Andrea genitori di Gabriele Parlano in videoconferenza durante un incontro di preghiera
Una premessa è
d’obbligo. Questo è un racconto di vita non di morte, di serenità non di
dolore. E’ la storia del piccolo Gabriele che si è affacciato al mondo solo per
pochi minuti e di due genitori, Joanna e Andrea, dalla fede salda come la
roccia. Una famiglia di Bergamo la cui testimonianza arriva fino a noi nel pomeriggio
di sabato 20 novembre durante un incontro di preghiera. Teresa, volontaria del
Centro di Accoglienza alla Vita di Giaveno, intercetta la richiesta di
preghiere di Joanna per il piccolo che portava in grembo. Le prime due
ecografie avevano appena dato un esito impietoso:acrania, l’assenza di una
parte delle ossa craniche; “una malformazione incompatibile con la vita” come
avevano ripetuto alla donna i sanitari di Bergamo.Joanna per la prima
volta racconta la sua esperienza. Per un’ora la donna ripercorre i mesi appena
trascorsi, a partire dalla lunga notte di disperazione e lacrime appena appresa
la notizia, la speranza di un miracolo e le preghiere continue. Su tutto
un’unica convinzione, portare a termine la gravidanza, “volevo dare alla luce mio
figlio”.“Avevo bisogno di persone che mi facessero sentire accolta anche nel
mondo sanitario” dice Joanna. Le trova nel professor Giuseppe Noia presidente
della fondazione “Il cuore in una goccia”, nei dottori dell’ospedale di Monza e
in tanti volontari.Al di là della diagnosi
certa, Joanna e Andrea trovano nella fede la serenità per una vita che avrebbe
conosciuto solo il grembo materno. “E’ stata una gravidanza senza alcun
disturbo fisico. Il parto invece, al nono mese, è stato molto difficile perché Gabriellino
era inerme” rivela la donna che anche in questo frangente fa una scelta
coraggiosa, “non ho voluto l’epidurale perché volevo offrire il mio dolore al
Signore”.Gabriele nasce il 21 settembre
e muore nello stesso giorno. Il suo piccolo cuore batte per una manciata di
minuti, il tempo di un abbraccio di mamma e papà e di ricevere il battesimo.“Eravamo sereni ve lo
assicuro, come anestetizzati dalla grazia, consapevoli che Gabriellino avrebbe
sempre fatto parte della nostra famiglia.” Anche al funerale non c’è ombra di
disperazione al cospetto di quella piccola bara bianca “era il compimento di un
percorso, stavamo accompagnando nostro figlio davanti al Signore, con la forza
della fede e l’affetto di familiari e amici.”Teresa e Joanna si
incontrano e si abbracciano. “Ogni momento di questo vissuto racconta di una
fede incrollabile e di un grande amore per la vita” riporta Teresa “Loro ci
ringraziano per averli accompagnati in questo percorso, ma siamo noi a doverli
ringraziare per l’esempio”.
La Parola:
Gdc
13,5a.5c
Poiché, ecco, tu
concepirai e partorirai un figlio. Perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio
fin dal seno materno.
Sal 71(70) 6a-6b
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.
Lc 1,13b.15b
Elisabetta ti darà un figlio e tu lo chiamerai Giovanni. Sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre.