Santa Famiglia di Gesù, Maria
e Giuseppe (Anno B)
A
chi non è mai capitato in una notte di mezza estate di alzare gli occhi al
cielo e restare a bocca aperta per la meraviglia che illumina la volta celeste?
A me è successo in montagna, a Pejo, un cielo stellato che davvero non ci si
stancava di guardare, con gli amici che facevano a gara nell’identificare ora
una stella, ora una costellazione, da non poter contare: “…guarda
in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle…tale sarà la tua discendenza.”
(dal Libro della Genesi)
Ecco,
quando le letture propongono questo passo, non riesco a non riandare a quel
momento, ma soprattutto mi rallegro perché mi rendo conto di essere una di
quelle piccole stelle, uno di quei piccoli granelli di sabbia di quella
spiaggia infinita che è la discendenza di Abramo. Quell’uomo, così lontano nel
tempo, che diede inizio, per fede, ad un cammino nuovo per l’umanità di ieri e
di oggi:
“…per
fede, Abramo, chiamato da Dio, partì…per fede, Sara, sebbene fuori
dell’età, ricevette il dono della
maternità…per fede,Abramo, messo alla prova, offrì suo figlio.” ( dalla Lettera
agli Ebrei)
Contando quelle mille generazioni, ci accorgeremo che vuole dire all’infinito, quindi, vuole dire che ci siamo dentro anche noi, uomini e donne del 2020.
E’vero, spesso l’insicurezza e le indecisioni nella vita ci lasciano fermi, immobili, spettatori che aspettano il corso degli eventi, uomini e donne che osservano senza intervenire, un po’ come stiamo facendo adesso con la questione covid. Lasciamo che la rabbia monti, che si desideri stracciare tutto e ricominciare da capo e, forse, non ci accorgiamo che basterebbe poco, una speranza, un sorriso, una parola di conforto per permetterci di riprendere il cammino della vita. Anche verso il suo epilogo terreno, come avvenne per Simeone: “…ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui.” (dal Vangelo di Luca)
Ora anche su di noi c’è lo Spirito, ricordate? l’abbiamo ricevuto con i Sacramenti, anche noi dovremmo sapere recitare con fede la preghiera di Simeone e probabilmente siamo in attesa, anche noi, della consolazione della Chiesa, perché per fede non possiamo che pregare affinché avvenga la sua seconda venuta per gli uomini che Egli ama.
Gen 15,1-6;21,1-3 /
Sal 104(105) / Eb 11,8.11-12.17-19 / Lc 2,22-40
digiemme