Le nostre mani
Rendi salda l’opera delle nostre mani(salmo 89)
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Provate
ad osservare le mani di un neonato, poi quelle di un bambino e, infine, quelle
di un vecchio. Mettetele a confronto e vedrete la bellezza dei cambiamenti di
quelle stesse mani all’inizio della vita rispetto al tramonto di quella stessa
esistenza. Le paffute mani che nel corso del tempo si trasformano in ossute e
venose sono il segno dell’operosità che avviene attraverso le cose che nel
corso degli anni hanno saputo modellare:“…sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro
Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani
rendi salda.” (dal Salmo 89)
Il salmo rende grazie di questa realtà che si rinnova di generazione in generazione, soprattutto, esalta la bontà creatrice del Buon Dio, la sua perfezione nel tracciare ogni crescita e ogni opera a noi assegnata. Non per merito nostro, ovviamente, perché, viceversa, a nostra condanna suonerebbero oltremodo vere le sue parole:“…vanità delle vanità, dice Qoelet. Vanità delle vanità: tutto è vanità.” (dal Libro del Qoelet)