16 dicembre 2022

NOVE MESI PER LA VITA - DICEMBRE 2022

 Domenica 18 Dicembre 2022 ore 16,00
alla Chiesa della Madonna degli Angeli

IL FIGLIO: IL MISTERO DI UN DONO
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L’ABITINO DI
SAN DOMENICO SAVIO

L’abitino che San Domenico Savio mise al collo di sua madre per salvare lei e la sorellina che stava per nascere, continua ancora oggi la sua efficacia in favore delle mamme e dei bambini.
Come noto a molti, il 12 settembre 1856, festa del Santo Nome di Maria, il futuro Santo chiede a Don Bosco un giorno di permesso per tornare a Mondonio (Asti) dalla madre, incinta e molto sofferente.
Quando arriva, le vicine di casa rimangono sorprese della sua visita e cercano di non farlo salire in camera. Lui, però, sale, abbraccia forte la mamma e poi esce. D’improvviso, lei non ha più dolori e anche il medico, arrivato poco dopo con il padre, resta sorpreso del miglioramento.
Più tardi le vicine trovano al collo della mamma un nastro con attaccato un pezzo di seta piegato e cucito come un abitino. Alla loro sorpresa, lei dice: “Ora comprendo perché mio figlio Domenico, prima di lasciarmi, mi volle abbracciare.”
A sua volta Domenico, tornato a Torino, ringrazia Don Bosco per il permesso e gli confida:”Mia madre è bell’e guarita: l’ha fatta guarire la Madonna che le ho messo al collo.” Non solo: la sorellina, Maria Caterina nasce senza problemi.
Quando Domenico tornerà a Mondonio perché ammalato, prima di morire dirà alla mamma che proprio quell’abitino l’ha fatta guarire, aggiungendo:
“Vi raccomando di conservarlo con ogni cura, e di imprestarlo quando saprete che qualche vostra conoscente si trova in condizioni pericolose come foste voi in quel tempo: perché come ha salvato voi, così salverà le altre.
La Parola

Mt. 1, 18-25
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.

Un pensiero di Romy Belotti

Voglia di ninne nanne
a mezza voce
sussurrate appena
in silenti penombre
di sere incantate…
            voglia di tenero cullare
            tra le braccia
            un bimbo.
            un bimbo qualunque
            ansioso
            di calore umano…
                        voglia di perenne maternità
                        attorno a tanti nidi vuoti,
                        a un mondo orfano
                        d’amore.
                                    Ma oggi c’è il Natale di Gesù.