24 giugno 2017

TERRORE ALL’INTORNO



XII Domenica del Tempo Ordinario Anno A
 Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,
per questo i miei persecutori cadranno e non potranno prevalere;
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Signore degli eserciti, che provi il giusto e scruti il cuore e la mente,
..................a te ho affidato la mia causa!
(Ger.20,11-12)
NON ABBIATE PAURA
Eh, sì! Viviamo nel terrore di “edizioni straordinarie” che raccontano di stragi, di violenze, di invasioni, di ingiustizie, di abbandoni.
Anche nella Chiesa tira brutta aria, certo non di terrore, ma di confusione sicuro e non si sa dove si andrà a finire. Ma dal profeta Geremia ascoltiamo:
“…Terrore all’intorno!...ma il Signore è al mio fianco, ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.”
Evidentemente ci sono malfattori ancora oggi e non solo quelli comunemente definiti “ladri di polli”; li troviamo nel Parlamento, nei Consigli Regionali, nelle Istituzioni, nelle redazioni giornalistiche, nelle TV, negli ospedali, nello sport, e sono più di quanti possiamo immaginare.

Imprigionano la vita, rendono i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. In tutte le epoche  ci sono sempre stati, ma ultimamente hanno raggiunto un tale numero, sempre più scaltri, che ormai, pure democraticamente, stanno imponendo una dittatura mondiale con tanto di religione a supporto.
L’angoscia è tanta, che solo il Salmo ci consola:
“…salvami o Dio…Rispondimi, Signore, perché buono è il tuo amore, volgiti a me nella tua grande tenerezza.”
Ecco, con la sua tenerezza che ci avvolge nel suo amore, possiamo ancora sentire che la libertà in Lui nessuno può strapparcela. Non c’è male che tenga, non c’è sofferenza che pieghi la schiena, non c’è peccato che stravolga l’ordine stabilito da Dio, non c’è indifferenza che stronchi la speranza. Lo fa capire ben bene San Paolo con la sua lettera ai Romani:
“…il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte. La grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti.”
La morte cavalca veloce, ha gioco facile, con tutti gli scudieri che si ritrova fra i legislatori, fra i giudici, fra i medici, fra i mercenari. Il peccato ha trasformato questi uomini e donne, a volte quasi inconsapevolmente, in araldi di morte e molti se ne vantano pure. A tempo debito la falce, però, colpirà anche loro e voglia Dio che la sua grazia possa aver trovato, anche solo all’ultimo momento, lo spiraglio giusto per trasformare i loro cuori. Questo vale anche per noi, consapevoli, però, che possiamo, in quanto veri credenti, contare sull’abbondanza del dono che viene dalla vita di Gesù Cristo. Che ci dice, pazientemente, ancora una volta:
“…non abbiate dunque paura di loro…quello che vi dico nelle tenebre, voi ditelo nella luce e quello che ascoltate all’orecchio, voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno il potere di uccidere l’anima.” (Vangelo di Matteo)
Per amore suo, quindi, e per amore di coloro che diffondono “terrore d’intorno”, dobbiamo seguire le sue istruzioni. Una volta che, nel silenzio della preghiera, avete ascoltato la mia parola, dice il Signore, non restate più nelle sagrestie, nell’intimo delle vostre stanze, andate e urlatele sopra i tetti, attraverso i giornali, le televisioni, le testimonianze pubbliche. Non restate nell’anonimato, fatevi vedere, andate in alto, disposti anche all’alto della croce, come ho fatto io.
C’è da rimanere storditi, verrebbe sì voglia di andare in alto, ma di rifugiarsi in un ameno alpeggio lontano da tutto e tutti. Eppure, come suoi discepoli, non ci è permesso, viviamo in questo mondo fatto di terrore, ma anche di cose buone e belle per cui vale la pena mettere in conto di perdere la vita per ritrovarla. E’ la promessa di sempre, possono prenderti il corpo, ma non hanno il potere di uccidere la libertà di seguire la croce del Signore.
Ger 20,10-13 / Sal 68(69) / Rm 5,12-15 / Mt 10,26-33

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