28 Dicembre
2025
SANTA FAMIGLIA DI GESÙ,
MARIA E GIUSEPPE (ANNO A)
IL BALUARDO
DELLA FAMIGLIA
“Alzati, prendi
con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto”
E’ così che si comincia a capire
quale strada intraprendere: è la ragione, in primis, che determina il
sentimento, è la paternità che governa la tenerezza, che diventa come il
cemento armato. Nello stesso tempo è l’elemento della maternità che domina
tutto.
Ecco che si pongono le basi per
costruire la casa sulla roccia, ecco che la poesia del salmista trova spazio
nel vissuto della famiglia: “…la tua sposa come vite feconda nell’intimità
della tua casa; i tuoi figli come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa.”
(dal Salmo 127)
In poche parole il progetto, fin
dal principio, della coppia diventa comunione d’intenti e di condivisione dei
ruoli nei rapporti fra i componenti della famiglia. Il cristianesimo è il
motore che promuove il tutto perché nel cristianesimo l’individualità è
importante. Ognuno di noi è stato voluto e creato da Dio come individuo e tale
rimarrà per l’eternità. Nello stesso tempo si è chiamati a rendere conto delle
responsabilità che abbiamo verso il prossimo. E chi è più prossimo dei
componenti della propria famiglia? E’ lì che dobbiamo sentirci chiamati ad
essere: “…rivestiti di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di
mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni
gli altri.” (dalla Lettera di San Paolo ai Colossesi)
La qualità del rapporto,
soprattutto fra marito e moglie, sta nella capacità di saper perdonare anche
quando sembra impensabile. D’altra parte, lo scriveva Sant’Agostino: “se gli
occhi saranno sani, la luce ti darà gioia. Se gli occhi non saranno sani, la
luce ti sarà un tormento. Non ti sarà permesso di vedere con cuore non puro ciò
che si vede solo con il cuore puro.”
Abbiamo, al riguardo, un esempio
pratico nella persona di Giuseppe, che ha saputo vedere tutte le vicende
accadute alla sua famiglia con cuore puro, soprattutto quando fu necessario
rispondere prontamente alle sollecitazioni: “…alzati, prendi con te il bambino
e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò; Erode infatti
vuole cercare il bambino per ucciderlo.” (dal Vangelo secondo Matteo)
C’è un antico proverbio che dice:
“il pessimista si lamenta del vento; l’ottimista aspetta che cambi; il realista
orienta le vele.” Giuseppe seppe orientare le vele e salvò la sua famiglia.
Direte: una famiglia, comunque, speciale. Certo lo è, ma è tale proprio perché
possiamo ergerla come baluardo a salvaguardia della nostra famiglia. Siamo santi
di Dio, nati sulle spalle di giganti, abbiamo tutti gli elementi necessari per
far sì che nessun figlio venga ucciso. Erode è in piena attività anche oggi e
non si accontenta dei bambini nati, vuole anche i nascituri. Sa che potranno
scardinare il suo regno di morte, per questo come leone ruggente si aggira per
distruggere la famiglia. Sta scritto anche nelle profezie di Fatima, ma il
baluardo non cederà perché è fondato sulla Santa Famiglia di Nazareth.
Sir 3,3-7.14-17a / Sal
127(128) / Col 3,12-21
/ Mt 2,13-15.19-23
digiemme
