Ottava Domenica T.O. Anno C
Bisogna salire in alto per contemplare
il misterioso panorama del nostro tempo, per avere una rispostaL’uomo buono dal tesoro del suo cuore trae fuori il bene
alle grandi
domande sul mistero del male che si è impossessato di questa umanità con una
inaudita forza da poter distruggere ogni speranza. Eppure lo scontro fra il
bene e il male, lo sappiamo, non ha un esito scontato perché: “… i vasi del
ceramista li mette alla prova la fornace, così il modo di ragionare è il banco
di prova per un uomo.” (dal Libro del Siracide)
Infatti, i potenti del mondo, nonostante
il grande potere che ottengono, non lo mantengono a lungo. Soprattutto se si
tratta di un potere a servizio del male. Sta a noi contrastarlo, lasciandoci
guidare dalla Parola, dall’esempio di vita di Gesù che ha trionfato sul male
salendo sulla croce e là, dall’alto di quel sacrificio, ha assicurato, fino
alla fine dei tempi, che non avrebbe abbandonato gli operatori del bene: “… l’uomo
buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene, l’uomo cattivo dal suo
cattivo tesoro trae fuori il male.” (dal Vangelo secondo Luca)
Non lasciamoci intrigare dal buio della notte, restiamo fedeli, soprattutto fra le tenebre che scendono in queste ore, e non solo a causa delle guerre. Ci tolgono la pace e la gioia di vivere. Il diavolo sa che quel seme, tratto dal tesoro infido del nostro cuore, cresce presto e mette fronde, se noi non provvediamo a neutralizzarlo con la conversione perché: “… fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell’opera del Signore.” (dalla prima Lettera di San Polo ai Corinti)
Tutto ciò vuole dire fermarci a pregare, chiedendo perdono e perdonando e testimoniando che un altro mondo è possibile. Abbiamo il buon tesoro dentro il nostro cuore che riempie quel forziere che è la coscienza, l’innata osservanza della legge naturale, il dono della Grazia. Se ci mettiamo anche la conoscenza della storia, delle cose del mondo, della legittimità della giustizia, nessuno potrà più strumentalizzare la nostra posizione di credenti, di cattolici, di uomini liberi. “Signore, vorrei che tu mi insegnassi la vera libertà. Fa che riesca a discernere il fine, il vero senso della vita.” (Lucien Jerphagnon) Ecco il punto, ogni notte precede, dall’inizio del mondo, l’alba di un nuovo giorno. E’ il nostro mattino, e come un bambino gli andiamo incontro, scoprendo così, per il bene del mondo, il nostro tesoro nascosto.Sir 27,4-7 / Sal 91(92) / 1Cor 15,54-58 / Lc 6,39-45
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