XVIa Domenica T.O. (Anno B)
E
siamo in piena estate, con tutti i problemi che si protraggono nel tempo del
covid e delle mutazioni climatiche. Così ci tartassano che ormai ci crediamo
quasi tutti e, pertanto, continuiamo ad aspettare altri eventi negativi,
sbandati, senza troppa fiducia nel futuro. In sostanza, se guardiamo a questo
dato di fatto, con gli occhi di un credente, possiamo aggiungere che neppure in
questa prospettiva possiamo trovare consolazione. Ci sarà pure la
responsabilità di qualcuno per quanto stiamo vivendo? Il Signore con le parole
del profeta Geremia lo dice chiaramente e per questo “…
Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non
dovranno più temere, né sgomentarsi; non ne mancherò neppure una.” (dal libro
del profeta Geremia)Siccome
siamo, appunto, sbandati e sparpagliati, non ci resta che aspettare tale
momento, che avverrà sicuramente perché è la promessa di Dio Padre che non
lascia indietro nessuno. Certo, bisogna lasciarsi cercare e salvare e
rispondere al suo richiamo, dopo di che: “…
Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. (dal Salmo)
La strada del ritorno non sarà facile, non sempre si ritrova immediatamente il giusto sentiero, o si bussa alla porta giusta, alla chiesa di tizio, o di caio, di quel vescovo, o di quel parroco, che fra di loro manco si parlano. E’ così, succede, ma alla fine a motivo della testimonianza che ciascuno è disposto ad offrire per Gesù, troveremo il giusto cammino e troveremo la pace “… Egli infatti è la nostra pace …abbattendo il muro della separazione … cioè l’inimicizia. (dalla lettera agli Efesini)
Con quella pace nel cuore, supereremo anche le inimicizie, le incomprensioni, le rivalità. Fra credenti, cattolici, praticanti, queste situazioni non dovrebbero mai verificarsi, ma sono fiducioso, nonostante tutto, i pastori che il buon Dio sta preparando o conformando sono quelli che già vanno alla ricerca delle pecore smarrite o perse. Tornano stanchi, ma felici: “… Ed Egli disse loro:« Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’»” (dal Vangelo secondo Marco)
Non solo loro hanno bisogno di ristorarsi, di riprendersi. Pure tutti coloro che si spendono quotidianamente per testimoniare il loro essere cristiano, nella carità, nel volontariato e nel servizio alla vita accolgono con sollievo l’invito di Gesù.
E’ pure il tempo della pace.
Ger.23,1-6/
Sal.22/ Ef. 2,13-18/ Mc.6,30-34La strada del ritorno non sarà facile, non sempre si ritrova immediatamente il giusto sentiero, o si bussa alla porta giusta, alla chiesa di tizio, o di caio, di quel vescovo, o di quel parroco, che fra di loro manco si parlano. E’ così, succede, ma alla fine a motivo della testimonianza che ciascuno è disposto ad offrire per Gesù, troveremo il giusto cammino e troveremo la pace “… Egli infatti è la nostra pace …abbattendo il muro della separazione … cioè l’inimicizia. (dalla lettera agli Efesini)
Con quella pace nel cuore, supereremo anche le inimicizie, le incomprensioni, le rivalità. Fra credenti, cattolici, praticanti, queste situazioni non dovrebbero mai verificarsi, ma sono fiducioso, nonostante tutto, i pastori che il buon Dio sta preparando o conformando sono quelli che già vanno alla ricerca delle pecore smarrite o perse. Tornano stanchi, ma felici: “… Ed Egli disse loro:« Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’»” (dal Vangelo secondo Marco)
Non solo loro hanno bisogno di ristorarsi, di riprendersi. Pure tutti coloro che si spendono quotidianamente per testimoniare il loro essere cristiano, nella carità, nel volontariato e nel servizio alla vita accolgono con sollievo l’invito di Gesù.
E’ pure il tempo della pace.
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