"Diritto di Aborto o diritto al consenso informato?" - Movimento per la Vita di Casale M.to - 23/24 settembre 2016

Un tema che molte volte passa in secondo piano, una sofferenza che la mamma sente dentro di sè e che, pur confidandola, non diminuisce con il trascorrere del tempo, non si attenua, rimane racchiusa nel cuore e nella mente pronta ad un improvviso risveglio di fronte a situazioni impensate e imprevedibili che rinnovano il senso di abbandono, di sofferenza e di tristezza.
Ci piace ricordare le parole, citate nella locandina del convegno, di San Giovanni Paolo II  che prese molto sul serio la sofferenza delle donne che hanno abortito (parole tratte dal suo libro “Amore e responsabilità”)
“Lasciando da parte la questione morale, l’interruzione della gravidanza è in se stessa un gesto traumatico  e  sotto  certi  aspetti  si  può  paragonare  a quegli esperimenti che danno

origine alla nevrosi. È una interruzione artificiale del ritmo biologico naturale  con  gravi  conseguenze  per  la  donna.  Non  ci sono  parole  per  descrivere  l’enorme  risentimento che  esso  provoca  nella  psiche  femminile.  Lei  non dimenticherà mai quanto le è accaduto. A parte le conseguenze  fisiche,  l’aborto  provoca  una  nevrosi d’ansietà con profondi sensi di colpa, e a volte persino una reazione psicotica”. 
Il dettaglio dello svolgimento del convegno, gli argomenti e gli interventi annunciati, la possibilità prevista dei crediti ECM, i nomi dei relatori e dei presidenti di sessione, rendono quanto mai interessante e ricco di spunti e approfondimenti il Convegno dal titolo "Diritto di aborto o diritto al consenso informato?"
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