IL ROTOLO DEL LIBRO (salmo 39)

Seconda Domenica
Tempo Ordinario Anno A

nel rotolo del libro di me è scritto di fare la tua volontà
Oggi la Chiesa ci invita a guardare alla Vergine dei poveri di Banneux. E’ una delle apparizioni più recenti, avvenuta in un povero villaggio in Belgio nel 1933. A una bambina la Madonna dice che lei è la “Vergine dei poveri e a tutti coloro che soffrono vengo ad alleviare la sofferenza”. Lascia alla piccola Mariette Beco il compito di farlo sapere a tutto il mondo e, quale segno di sostegno, in quel piccolo giardino di casa scaturisce una sorgente d’acqua riservata a tutte le nazioni, cioè a tutti noi.
Ancora una volta l’acqua è il segno cui riferirsi per iniziare quella pulizia interiore che occorre per cambiare vita. O meglio per tornare ad essere coerenti con quanto è scritto sul:“…rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà.” (dal Salmo 39)
E così scopro che insieme al mio concepimento, il Buon Dio ha pensato anche ad uno specifico “documento” su cui potrò, o potranno, andare a scrivere quanto la vita mi riserverà o quanto riserverò alla mia vita. L’introduzione, come abbiamo visto, è quella di fare la volontà di Dio, i successivi capitoli dipenderanno da ciascuno di noi. Potremo anche dire che è solo una baggianata, che non esiste, oppure che il Signore diverrà il nostro unico riferimento perché:“…ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno.” (dal Libro del profeta Isaia)
Oggi la medicina, la scienza, la tecnica fotografica ci raccontano, in modo incontrovertibile, cosa avviene alla persona umana nei suoi primi nove mesi di vita nel grembo di sua madre, è uno straordinario e potente sviluppo della vita che continua anche dopo la nascita. E’ bello pensare che in tutto questo c’è la mano di Dio che plasma, a sua immagine e somiglianza, le fattezze fisiche, e non, di ciascuno di noi. San Gregorio Nazianzeno scriveva: “devi sapere da dove viene per te l’esistenza, il soffio vitale, l’intelligenza e ciò che c’è di più prezioso, la conoscenza di Dio. Da lui viene la speranza del Regno dei Cieli e quella di contemplare la gloria che oggi vedi in maniera oscura, come in uno specchio, ma che domani vedrai in tutta la sua purezza e il suo splendore.” Se tutto ciò è vero, e lo è, si capisce che:“…mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio.” (dal Salmo)
E’ lo Spirito Santo che ci ispira questi canti, queste preghiere, queste lodi. Lo sappiamo perché è presente in noi fin dal nostro Battesimo, come ci è stato raccontato domenica scorsa con quello di Gesù, là nel Giordano, davanti ad uno sbigottito Giovanni:“…dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifesto ad Israele.” (dal Vangelo secondo Giovanni)
In realtà Giovanni l’aveva già conosciuto Gesù, durante l’incontro fra sua madre Elisabetta e la cugina Maria, la madre di Gesù. Sussultò in quel grembo, evidentemente le mani che lo plasmavano gli trasmisero la capacità di emozionarsi di fronte al suo Dio, riconoscendolo e ricambiando il suo amore fin dal principio. Aspettandolo, per la definitiva conoscenza la sulle rive del fiume. Là dove si manifesta in potenza e gloria la Santissima Trinità che mai riusciremo a comprendere nella sua misteriosa dinamica. Ci basti sapere che lo Spirito Santo è la chiave della porta che è Gesù Cristo, attraverso la quale si può entrare nella casa che è Dio Padre.
Noi, così, possiamo entrare in questa casa, che è ciascuna comunità parrocchiale, o non, con la propria chiesa e la propria storia.
Motivo per cui il saluto di:“…Paolo e Sòstene alla Chiesa di Dio che è a Corinto…grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.” (1° Lettera di S. Paolo ai corinti)
Si può, perciò, sostituire Corinto con qualsiasi altro nome di villaggio, paese, città, nazione e la pace si allargherà così a macchia d’olio. Il riunirsi in preghiera nella propria chiesa è il primo passo concreto per portare la pace a tutto il mondo. Crediamoci, è scritto nel nostro rotolo della vita.
Is 49,3.5-6 / Sal 39(40) / 1Cor 1,1-3 / Gv 1,29-44
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