Domenica XXIa T.O. (Anno A)
L’apostolo
Pietro, cui Dio ha concesso il privilegio di professare, per primo, la sua fede
in Cristo, il Figlio del Dio vivente, non è la roccia indistruttibile, perché
rimane pur sempre un semplice pescatore con tutti i suoi limiti. Nei Vangeli
vengono ben evidenziati. Eppure Gesù Cristo sceglie lui e lo pone su una
pietra, d’angolo, quella scartata dai maggiorenti, dagli esperti, su cui
costruirà il suo edificio, quello sì, incrollabile: “…e
su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non
prevarranno su di essa.” (dal Vangelo di Matteo).
Da
qui comincia il Mistero della Chiesa di Cristo, affidata agli uomini, suoi
discepoli, fedeli, santi e pure spergiuri, approfittatori, traditori. E’
storia! Che puntualmente, nei secoli, si ripete. Nel mondo ecclesiale come in
quello laico, cioè nelle potestà che dovrebbero attivarsi per il bene comune,
spirituale e corporale, della gente. Questi poteri sono andati quasi sempre a
braccetto, ma
non sempre nella direzione giusta, per il sentiero che porta alla
vita, al punto che: “…ti
toglierò la carica, ti rovescerò dal tuo posto.” (dal Libro del profeta Isaia). Non
forziamo la mano a Dio, sa bene quando applicare tale Parola anche ai nostri
tempi e in che misura ce ne fosse bisogno. Noi concentriamoci sulla preghiera: “…non
agli dei, ma a te voglio cantare, mi prostro verso il tuo tempio santo.” (dal
Salmo). Non
è facile in questo tempo di terrore “covidiano” che coinvolge anche il “tempio
santo”, dividendo e sconsacrando persone e luoghi. Eppure dobbiamo essere
coscienti che: “…poiché
da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose.” (dalla Lettera di S.
Paolo ai Romani).Fidiamoci,
allora, se tutte le cose sono sue, a partire dalla vita delle sue creature che
più ama, gli uomini, anche se si persiste nel cercare di prendere il suo posto,
alla fine vale la sua promessa: “…le
potenze degli inferi non prevarranno.” Sono
scatenate quelle potenze, lo vediamo tutti i giorni, ne siamo
angosciati, quasi impotenti, ma non abbandonati. C’è sempre quella pietra
venuta dal Cielo su cui porre la nostra casa.
Is 22,19-23 / Sal 137 / Rm 11,33-36 / Mt 16,13-20
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