Domenica 28 Giugno 2020 ore 16,00
alla
Chiesa della Madonna degli Angeli
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ci uniamo VIRTUALMENTE in preghiera
effettuando una DIRETTA Facebook
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La vita ci interpella:
Sara Matteucci,il mistero della Fede bambina
Sara Matteucci,il mistero della Fede bambina
È
praticamente impossibile tradurre in parole la vita di Sara Matteucci
(1978-1986). Non è forse neppure un caso che Sara nasca nel 1978, anno in cui
viene introdotto in Italia il diritto di aborto.
E se ciò è vero per ogni figlio di Dio, la cui
esistenza è un miracolo unico ed irripetibile, lo è ancor più per questa
piccola bambina che Dio stesso ha voluto scrivere tra i santi del nostro tempo.
Sara è una bambina tanto bella da sembrare una bambola di porcellana, con quel visino delicato e i suoi occhioni color del Cielo. È una bambina tanto buona da amare tutti, persino chi le fa male. È tanto gioiosa da affrontare un tumore mortale con il sorriso sul volto e la battuta sempre pronta. È tanto innamorata della Madonna da preferirla alla sua stessa mamma ed è così profonda nello spirito da unirsi tutta a Gesù Eucaristia a soli sei anni.
Sara è una bambina tanto bella da sembrare una bambola di porcellana, con quel visino delicato e i suoi occhioni color del Cielo. È una bambina tanto buona da amare tutti, persino chi le fa male. È tanto gioiosa da affrontare un tumore mortale con il sorriso sul volto e la battuta sempre pronta. È tanto innamorata della Madonna da preferirla alla sua stessa mamma ed è così profonda nello spirito da unirsi tutta a Gesù Eucaristia a soli sei anni.
Eppure ciò
che, se è possibile, lascia ancor più senza parole, è sentire parlare
questa piccola martire del suo incontenibile desiderio del Paradiso. Un
desiderio che certamente viene acceso come un fuoco sulla croce della malattia,
ma che, per un mistero che solo Dio conosce, già arde in lei da
piccolissima.
Negli
insondabili desideri e progetti di Dio, c’è dunque spazio per una bambina di
soli sei anni, che vive d’amore per Gesù Eucaristia a tal punto da arrivare
negli ultimi tempi a nutrirsi ogni giorno del solo Corpo di Cristo, rifiutando,
il suo corpo, ogni cibo terreno.
Don Roberto
Sarti, racconta così questa piccola bambina eucaristica: «Sara è stata questo
per me e, credo, per tutti quelli che hanno avuto la fortuna e la gioia di
conoscerla e di capirla: un semplice e potente segno della Gloria di Dio e del
Suo Amore senza limiti. (…) Sara aveva un cuore che traboccava d’amore
soprattutto per il grande amico Gesù e per la sua mamma Maria. Un amore
semplice, ma tanto intenso da aver desiderato ardentemente l’Eucaristia
quotidiana, dal giorno in cui vi partecipò per la prima volta, fino all’ultimo
della sua vita terrena. Così senza rendersene, forse, pienamente conto, Sara si
trasformava, ogni giorno di più, in quella stessa Eucaristia che riceveva:
anche lei come Gesù, totalmente offerta per il bene e la salvezza di tutti;
anche lei sulla Croce, sacrificio soave e gradito a Dio».
La Parola
Mt.
7,13-14 Entrate per la porta stretta, perché
larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono
quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via
che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!
Isaia
40, 29-31 Egli da'
forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. Anche i giovani
faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel
Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi,
camminano senza stancarsi.
Sal.
97 (96) Odiate il
male, voi che amate il Signore: lui che custodisce la vita dei suoi fedeli li
strapperà dalle mani degli empi.