19 maggio 2018

FIN DAL PRINCIPIO


Domenica di Pentecoste (Anno B)
Pentecoste - El Greco
Possiamo ben dire che quando dei cristiani vogliono ottenere veramente qualcosa dal Buon Dio devono trovarsi tutti insieme in un determinato posto, diciamo in Chiesa, ed essere un solo corpo nell’implorare le grazie a beneficio di chi ne ha bisogno.
“…si trovavano tutti insieme nello stesso luogo…” (dagli Atti degli Apostoli) e solo allora ricevettero lo Spirito Santo, grazie al quale poterono, perentoriamente, cominciare a parlare di Dio a tutte le genti al punto che: “…tutti erano stupiti e fuori di sé per la meraviglia.” (dagli Atti degli Apostoli).

Ora che fare proselitismo sembra sia peccato, ora che i cristiani (di nome) sembra provino più piacere a trovarsi sparpagliati, ora che le chiese sono diventate locali multiuso o vengono abbattute perché inutili, chi volete che si stupisca o gioisca di meraviglia nel sentire parlare di Dio?
Nel Salmo di oggi c’è un passaggio che lascia senza fiato: “…togli loro il respiro: muoiono, e ritornano nella loro polvere…”
Questo quando si riduce la Chiesa ad una ONG, ma se davvero si guarda a Dio come Padre della vita a cui tutto deve convergere, ecco che le cose cambiano: “..mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra.” (dal Salmo 104).
Una volontà ribadita da Gesù Cristo quando dice ai suoi apostoli: “…lo Spirito mi glorificherà perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà…” (dal Vangelo di Giovanni).
Lo Spirito è una certezza, lo Spirito glorifica Gesù attraverso i suoi discepoli, quindi anche noi siamo in gioco, noi che viviamo in questo mondo sotto il dominio della carne, questo mondo che non riusciamo più a scalfire, come constata l’Apostolo Paolo nella Lettera ai Galati: “…del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere.”
Potremmo riflettere su tutte queste cose del genere, sapendo ben individuare dove trovano facile terreno per espandersi, per travolgere ogni legittima avversione. C’è da dire, però, che il contrasto, anche per quanto riguarda l’azione della Chiesa, non sembra all’altezza, anzi, per certi versi, c’è pure una certa connivenza. Pensiamo alle problematiche legate all’ideologia “gender”, pensiamo all’imperante mobilitazione contro l’omofobia, pensiamo al tentativo neanche troppo velato di modificare, al riguardo, la millenaria dottrina della Chiesa.
C’è amarezza, preoccupazione, anche sfiducia che si alimenta nella confusione, nella perdita di sicurezza sociale e politica, ma: “…Egli, lo Spirito vi darà testimonianza di me e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.” ( dal Vangelo di Giovanni).
Vi rendete conto, ci sta dicendo che siamo con Lui “fin dal principio”. Ad un pranzo di famiglia, presenti un sacerdote e due bambini, due fratellini, il più piccolo, interpellato dal prete su che cosa pensasse della sorella più grande, venne fuori con un’espressione tanto semplice, quanto strabiliante per l’età: “quando stavo nella mente di Dio, già sapevo che mia sorella era un po' scema…”.
La sorpresa e le successive risate non cancellarono quella sensazione di stupore e di meraviglia come quello che raccontano gli Atti degli Apostoli.
Vedete, allora è proprio vero che siamo così tanto preziosi agli occhi del Signore, perché da sempre la nostra vita è in Lui e questa è, appunto, tanto preziosa che nessuna vita può essere rifiutata, perché ogni rifiuto è un rifiuto all’Amore di Dio e non si può rifiutare l’Amore di Dio senza conseguenze.
At 2,1-11 / Sal 104(103) / Gal 5,16-25 / Gv 15,26-27;16,12-15
digiemme