Domenica di Pentecoste (Anno B)
Pentecoste - El Greco |
Possiamo
ben dire che quando dei cristiani vogliono ottenere veramente qualcosa dal Buon
Dio devono trovarsi tutti insieme in un determinato posto, diciamo in Chiesa,
ed essere un solo corpo nell’implorare le grazie a beneficio di chi ne ha
bisogno.
“…si
trovavano tutti insieme nello stesso luogo…” (dagli Atti degli Apostoli) e solo
allora ricevettero lo Spirito Santo, grazie al quale poterono, perentoriamente,
cominciare a parlare di Dio a tutte le genti al punto che: “…tutti erano
stupiti e fuori di sé per la meraviglia.” (dagli Atti degli Apostoli).
Ora
che fare proselitismo sembra sia peccato, ora che i cristiani (di nome) sembra
provino più piacere a trovarsi sparpagliati, ora che le chiese sono diventate
locali multiuso o vengono abbattute perché inutili, chi volete che si stupisca
o gioisca di meraviglia nel sentire parlare di Dio?
Nel
Salmo di oggi c’è un passaggio che lascia senza fiato: “…togli loro il respiro:
muoiono, e ritornano nella loro polvere…”
Questo
quando si riduce la Chiesa ad una ONG, ma se davvero si guarda a Dio come Padre
della vita a cui tutto deve convergere, ecco che le cose cambiano: “..mandi il
tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra.” (dal Salmo 104).
Una
volontà ribadita da Gesù Cristo quando dice ai suoi apostoli: “…lo Spirito mi
glorificherà perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà…” (dal Vangelo
di Giovanni).
Lo
Spirito è una certezza, lo Spirito glorifica Gesù attraverso i suoi discepoli,
quindi anche noi siamo in gioco, noi che viviamo in questo mondo sotto il
dominio della carne, questo mondo che non riusciamo più a scalfire, come
constata l’Apostolo Paolo nella Lettera ai Galati: “…del resto sono ben note le
opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria,
stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni,
invidie, ubriachezze, orge e cose del genere.”
Potremmo
riflettere su tutte queste cose del genere, sapendo ben individuare dove
trovano facile terreno per espandersi, per travolgere ogni legittima
avversione. C’è da dire, però, che il contrasto, anche per quanto riguarda
l’azione della Chiesa, non sembra all’altezza, anzi, per certi versi, c’è pure
una certa connivenza. Pensiamo alle problematiche legate all’ideologia
“gender”, pensiamo all’imperante mobilitazione contro l’omofobia, pensiamo al
tentativo neanche troppo velato di modificare, al riguardo, la millenaria
dottrina della Chiesa.
C’è
amarezza, preoccupazione, anche sfiducia che si alimenta nella confusione,
nella perdita di sicurezza sociale e politica, ma: “…Egli, lo Spirito vi darà
testimonianza di me e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal
principio.” ( dal Vangelo di Giovanni).
Vi
rendete conto, ci sta dicendo che siamo con Lui “fin dal principio”. Ad un
pranzo di famiglia, presenti un sacerdote e due bambini, due fratellini, il più
piccolo, interpellato dal prete su che cosa pensasse della sorella più grande,
venne fuori con un’espressione tanto semplice, quanto strabiliante per l’età:
“quando stavo nella mente di Dio, già sapevo che mia sorella era un po'
scema…”.
La
sorpresa e le successive risate non cancellarono quella sensazione di stupore e
di meraviglia come quello che raccontano gli Atti degli Apostoli.
Vedete,
allora è proprio vero che siamo così tanto preziosi agli occhi del Signore,
perché da sempre la nostra vita è in Lui e questa è, appunto, tanto preziosa che nessuna vita può essere rifiutata, perché ogni
rifiuto è un rifiuto all’Amore di Dio e non si può rifiutare l’Amore di Dio
senza conseguenze.
At 2,1-11 / Sal 104(103) / Gal 5,16-25
/ Gv 15,26-27;16,12-15
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