NOVE MESI PER LA VITA - GIUGNO 2021

Domenica 27 GIUGNO 2021 ore 16,00
alla Chiesa della Madonna degli Angeli

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La vita ci interpella: Il bivio della realtà

PER LA VITA O PER LA MORTE:

IN Italia E IN QUASI TUTTO IL MONDO

Una nazione che uccide i suoi bambini è una nazione senza speranza, senza futuro.

   (San Giovanni Paolo II)

 

IN UNGHERIA

Una nazione che sa fare leggi contro lo sfruttamento dell’infanzia, che vuole combattere la pedofilia, pornografia tra i giovani e le incursioni ideologiche sui bambini, è una nazione che ha a cuore il diritto di guardare al futuro con speranza


La Parola:

1 Sam. 2,3

Non moltiplicate i discorsi superbi, dalla vostra bocca non esca arroganza perché il Signore è il Dio che sa tutto e da lui sono ponderate le azioni

Sal. 40,2.4

Beato l'uomo che ha cura del debole, nel giorno della sventura il Signore lo libera…Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore; tu lo assisti quando giace ammalato.

Lc. 21,34-35

State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso. Come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.

LA TEMPESTA E LA BONACCIA

XIIa  Domenica T.O. (Anno B)

A chi è capitato di stare in mare quando questo è in tempesta, riuscirà facile immaginare la scena che racconta il Vangelo. Fanno davvero paura quel vento infernale, quella pioggia sferzante, quelle onde minacciose, quell’oscurità incombente. I marinai indaffarati corrono dal ponte alla prua, cercano di tranquillizzare, ma fintanto che non s’intravvedono i segnali del vicino porto, l’angoscia, silenziosa, avvinghia nella sua morsa. Il mare è impetuoso, solo Dio può domarlo, così fece Don Camillo pregandolo nel famoso episodio del “Compagno Don Camillo”. La metafora del mare impetuoso è pure utilizzata per stigmatizzare l’uomo impetuoso che crede di non avere limiti: “… fin qui giungerai e non oltre e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde.” (dal Libro di Giobbe)

L’ALBERO DELLA VITA

XIa Domenica Tempo Ordinario(Anno B)
Da bambino se mi capitava di disegnare un albero, puntualmente tratteggiavo un tronco, dei rami e delle foglie. Lo schema era quello. Poi, invece, l’insegnante di matematica, che era anche insegnante di scienze, quando ci spiegava il mondo vegetale partiva sempre dalle radici.
Sono queste che, sviluppandosi nel nascosto alla vista, danno linfa al resto, permettendo alla pianta di germogliare, crescere, svilupparsi, dare frutti, fare ombra, frangivento, aria buona. Di fronte a questa cosa, man mano che crescevo anch’io, restavo sempre più stupito, meravigliato per tutti quei miracoli della natura vegetale che ci avvolge con le sue specie, e ci nutre con i suoi prodotti. Per similitudine, si può dire che la stessa cosa avviene anche per la specie umana. Senza quei nove mesi nascosti nel ventre di una donna, dove le radici di quell’essere umano si sviluppano prepotentemente, preparano il piano, con il famoso Dna, per la crescita progressiva di ogni risorsa, per ben nascere e poi crescere, e poi maturare, e poi invecchiare e poi morire, senza quell’ invisibile lavorio non ci sarebbe il miracolo della vita voluto dal Creatore. Ecco, sostanzialmente, parto da questa esplicita comparazione ben presente in natura per cercare di capire quanto la Parola di Dio ci dice attraverso le parabole: “… il Regno di Dio è come un granello di senape … è il più piccolo seme, ma quando cresce diventa più grande di tutte le piante dell’orto … fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra.” (dal Vangelo secondo Marco)

L’UOMO DELLA BROCCA

 S.S. Corpo e Sangue di Cristo (Anno B)
Corpus Domini

Il mistero di oggi ci fa porre lo sguardo sulla vita di nostro Signore Gesù Cristo e, in particolare, su quella particola che nelle mani del sacerdote diviene il suo corpo e in quel calice che, innalzato, trasforma il vino nel suo sangue. Sì, in quel momento sappiamo che in questo modo, oggi, come in quella stanza al piano superiore, il Signore promette ai suoi discepoli di essere loro sempre vicino. Si interessa a noi anche quando lo dimentichiamo, basta un pezzo di pane, un po’ di vino ed un sacerdote e ritorna a parlarci come una madre, un padre, un fratello, colui la cui voce del cuore rasserena e dona speranza, colui la cui parola non delude e vale la pena di essere ubbidita. Come fecero i due discepoli che mandò per i vicoli di Gerusalemme per trovare il posto dove mangiare la Pasqua: “… andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua … egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta: lì preparate la cena per noi.” (dal Vangelo secondo Marco).