La
Parola di questa domenica punta i riflettori sulla figura di Pietro. E’ lui che
nella prima e seconda lettura stimola all’ascolto delle cose di Dio e, secondo
i resoconti storici, con la sua testimonianza accresceva in modo esponenziale
il numero di quelli che si facevano battezzare nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo. Proprio lui che, come da profezia, rinnegò il suo Maestro
all’alba della sua Passione e Crocifissione. Secondo San Giovanni Crisostomo: “bisognava
che Pietro, proprio lui, a cui doveva essere affidata la Chiesa, la colonna
della Chiesa, il porto della fede, si dimostrasse debole e peccatore. E questo
avvenne perché in verità, potesse trovare nella sua debolezza un motivo per
esercitare la sua bontà verso gli altri uomini.”
Proprio
per questo poteva essere compassionevole come nella seconda lettura:“…carissimi,
se facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito
davanti a Dio.” (dalla prima Lettera di Pietro)
Noi dobbiamo sì testimoniare l’annuncio, come Pietro e i suoi, ma infine è Gesù che chiama. Infatti così è andata e, non solo, ha continuato ad istruire i suoi. Sapeva bene che seguendolo, sarebbero andati come agnelli in mezzo ai lupi perché nel mondo ci sarà sempre violenza ed egoismo. Dobbiamo ricordarcelo perché tenteranno, quei lupi, di bloccare l’annuncio, ieri come oggi. Ma niente paura:“…anche se vado per una valle oscura non temo alcun male, il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.” (dal Salmo)
Abbiamo, quindi, gli strumenti giusti per andare con forza e prudenza per le vie del mondo. Non ci mancano gli argomenti e sapremo spiegarli con la gioia nel cuore, che deriva dal fatto di essere guidati dal Pastore, colui che ci chiama uno per uno e che non lascia indietro nessuno. E Gesù per farci capire che non ci abbonerà mai usa un’altra immagine forte, Egli è la porta dell’ovile:“…chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta è pastore delle pecore.” (dal Vangelo secondo Giovanni)
Cosa capiamo? Chi non passa per Gesù, chi non sta con lui, non è affidabile. Ci rovinerà. Come sta effettivamente avvenendo. Ormai dalla porta delle nostre case evitano di entrare. Entrano da un’altra parte, da quella porta chiamata televisione, e la rovina è certa. Ci portano dove vogliono, accendono le divisioni, accentuano le prevaricazioni, allontanano dal pastore. Sono i guardiani in accordo con i lupi. Lottiamo, perciò, per respingere chi tenta di entrare in casa nostra in maniera truffaldina. Che sulle porte delle nostre case sia posto decisamente il vincastro del Pastore.
Ora ha assunto la forma della croce di Cristo, è la nostra definitiva sicurezza, è la nostra forza.