31 gennaio 2016

PRIMA CHE IO FOSSI…


..prima di formarti nel grembo materno ...
Prima non c’ero, dov’ero, per chi ero…:considerazioni che possono suscitare, in ciascuno, almeno una volta nella vita, un rimuginare fra sé e sé. C’è chi se ne va, alzando le spalle, - tanto non serve, l’importante è che ci sono, del resto non m’importa niente - , altri s’incaponiscono e cercano filosofie e risposte sul senso della propria vita. Eppure basta sfogliare la Bibbia e…trovarci l’inizio del nostro tutto. Siamo conosciuti da sempre, prima che cominciassimo a formarci nel grembo di nostra madre (Salmo), addirittura siamo consacrati, cioè abbiamo in noi l’imprimatur di Dio Padre come figli che sono la sua gioia.

26 gennaio 2016

DIARIO DI UN PELLEGRINO: TORNO SUI MIEI PASSI… seconda tappa Roncesvalles – Zubiri 6/8/2008

“Quale gioia quando mi dissero: andremo alla casa di..Giacomo! Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte…Santiago de Compostela”
Richiamo il Salmo 122, sostituendo Gerusalemme con la città dell’apostolo, perché così mi sono sentito quando siamo entrati in Plaza do Obradoiro, al cospetto del Portico della Gloria.
In quell’istante, io e Mariella abbiamo capito che dovevamo tornarci solo dopo aver percorso tutto il cammino, non solo i chilometri necessari per la “Compostela”.
Così decidemmo di tornare sui nostri passi ed esattamente un anno dopo ci troviamo, io e Mariella, davanti al cartello stradale che avvisa in termini numerici “780 Km. a Santiago de Compostela”.

24 gennaio 2016

I POVERI E LA LEGGE



Riconoscersi povero davanti a Dio concede due vantaggi: essere soggetti privilegiati del lieto annuncio per cui il Signore è stato mandato (Luca) ed essere giudicati non secondo l’osservanza esteriore della Legge di Dio, bensì secondo l’orientamento del cuore, ricco, invece, di amore per Dio e per il prossimo.
La Legge di Dio è lì per dirigere e illuminare, per ordinare i desideri, per sostenere un tessuto di norme morali che qualificano l’uomo, e un contrafforte di comportamenti del vivere concreto che certificano il livello di civiltà umana. Per questo occorre chi sappia leggere la Parola di Dio, meglio, chi sappia proclamarla, non

17 gennaio 2016

LA GIOIA DEL MATRIMONIO



“…come un giovane sposa una vergine …, come gioisce lo sposo per la sposa…(Isaia), allo stesso modo tutti gioiscono partecipando al matrimonio di Cana e a tutti i successivi. Basterebbero solo questi flash per capire che quanto si vorrebbe approvare nel Senato della Repubblica a fine mese, il nefasto ddl Cirinnà, sia un’offesa, oltre che al buon senso, anche al buon Dio.
Per rispetto alla Parola, non entro nelle polemiche che quella proposta politica sta alimentando, ma registro l’insipienza di chi dovrebbe testimoniare coerenza e responsabilità e che, invece, per meri interessi di bottega, collabora alla distruzione della società, a beneficio di una dittatura onusiana che sta ormai strangolando l’umanità in uno spettro di tristi uomini al servizio, in schiavitù, di pochi gaudenti omuncoli.

10 gennaio 2016

L'ABC+D del BUON CRISTIANO



L’ABC, cui aggiungo la D, è il classico minimo sindacale, la base iniziale con la quale uno può dire di conoscere un determinato argomento. Senza, si fa solo millantato credito. Ecco, la Parola di oggi ci sottopone il criterio attraverso il quale interpretare l’essere cristiano utilizzando questi verbi:
a)annunciare b) cantare c) donare  d) pregare.
Il famoso ABC+D per essere coerenti con la fede che professiamo.
Isaia ordina di “andare su un alto monte”, cioè di non stare fermo, appiattito, sali verso l’alto, elevati dalla mediocrità e quando sei là “alza la tua voce con forza, alza la voce, non temere, annuncia!”

3 gennaio 2016

Alla ricerca della Sapienza

E’ iniziato il nuovo anno in una logica di continuità con il precedente che lascia indifferente tutto quanto ci circonda: il tempo che si snocciola con perfetta imperturbabilità, le cose, le case, le vie, la città, gli alberi e la natura d’intorno con la statica monotonia di sempre. Eppure, inconsciamente, sappiamo che qualcosa è cambiato nella nostra testa: forse la consapevolezza dello scorrere della nostra vita, e qualcosa, chiamiamola sapienza, che ci viene in soccorso nel tentativo di capire il perché, da quali inizi, per quale scopo.Già, la sapienza, ma quale, è la domanda, conoscendo i propri limiti. Non certo quella che 

1 gennaio 2016

IL PELLEGRINAGGIO:ALLA RICERCA DEL PALADINO DA SAINT JEAN PIED DE PORT A RONCESVALLES 6/8/2007

Avviso agli argonauti: non sono alla ricerca del vello d’oro, non mi interessa, sono alla fronda per guardare avanti e dietro di me, immerso nel silenzio delle domande sul significato della vita, la mia e di ciascuno.
Avviso ai miei trentatrè lettori: inizia il cammino e questo si articola a cavallo di quattro anni. Motivo per cui ci saranno intercavallamenti temporali e protagonisti varianti di tappa in tappa.
Per quanto riguarda i “magnifici dodici”, che, immersi nella foschia uggiosa di Saint Jean, si consultano su quale via, alta o di montagna – bassa o di fondovalle, indirizzarsi, bisogna aggiungere ancora un paio di precisazioni.