29 luglio 2019

SODOMA TRA NOI

17a Domenica T.O. (Anno C)
Viene da dire, dopo aver ascoltato la Parola, che la storia si ripete. Se guardiamo a quella valle dove si estendevano le città di Sodoma e Gomorra, ci sembra di vedere le città di oggi. Cambiano solo le planimetrie, i tetti delle case, le vie, la tipologia del traffico, ma il contenuto dei comportamenti umani non sono dissimili. Egoismi, cupidigia, perversioni, idolatria, violenza, prepotenza, ingiustizie, sfruttamento sfidavano Dio e la vita di quella città era ormai diventata un inferno. Non è forse così anche oggi? Eppure, a differenza di quegli antichi uomini, noi abbiamo la Rivelazione portata dal Figlio di Dio, abbiamo il suo Vangelo, abbiamo la sua Chiesa.

20 luglio 2019

IL SERVIZIO E L’ASCOLTO


XVI Domenica  T. O. (Anno C)
Duomo di Monreale
Siamo così presi dai nostri problemi, dal ritmo vertiginoso delle nostre giornate che se anche si fermassero davanti a noi quei tre angeli di cui parla Abramo, non ce ne accorgeremmo, lasciandoli andare senza neppure rivolgere loro un breve pensiero:
“…dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo.” (dal Libro della Genesi)
Abramo, invece, a differenza di noi, offre loro quanto di meglio può preparare, ed in fretta, perché ben sa che la vita passa, ci tocca, ma non può fermarsi, deve andare oltre, deve raggiungere altri, e poi ancora, altri, per arrivare, appunto fino a noi.
L’umiltà, la fiducia illimitata di Abramo vengono premiate con il dono della vita, con la maternità di sua moglie Sara. E’ un dono sempre disponibile, la nostra stessa vita ne è conferma.

13 luglio 2019

LA COMPASSIONE


Domenica XV   T.O. (Anno C) 
Tutti i giorni, se non nella vita spicciola, quanto meno attraverso i social, tv e giornali, abbiamo diversi momenti in cui ci troviamo ad avere compassione di qualcuno o per qualcosa, che ha attirato la nostra attenzione e sensibilità. Lottiamo per non lasciarci prendere dall’angoscia: come non averla nel leggere di quanto hanno fatto al povero Vincent Lambert; come non provare compassione per quei due poveri genitori che si sono visti uccidere il figlio di 11 anni sulla porta di casa da un demente in macchina sotto l’effetto di alcol e droga; come non scandalizzarsi per quanto di sta scoprendo in quel di Bibbiano quando scombinano famiglie e strappano figli ai genitori. Eppure c’è anche l’altra faccia della medaglia: passare oltre nel varcare le porte di una chiesa o di un supermercato quando vedi i professionisti della questua; essere chiuso alla domanda di soldi da parte di chi sai che li utilizzerà per farsi; scoprire che anche l’accoglienza non può essere indiscriminata, ma quando rischia di stravolgere una comunità, uno stato, deve essere controllata e gestita.

12 luglio 2019

LA NUOVA CREATURA

Domenica XIV T.O. (Anno C)
Quando si legge Isaia si ha sempre l’impressione di tornare a casa perché riesce a spiegarci chi è il Signore utilizzando immagini e momenti di vita quotidiana che rimandano a scene famigliari:
“…voi sarete allattati e portati in braccio e sulle ginocchia sarete accarezzati. Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò.” (dal Libro del Profeta Isaia)
Chi non ha mai visto o non è stato protagonista di quei gesti così materni e paterni?
Quale gioia scaturisce in seguito ad un dolore, uno spavento, subito consolato nell’abbraccio materno lo sappiamo bene, nulla può pareggiarlo. Ecco così ci vede e ci tratta il Signore fin da quando ci formavamo nel grembo materno.

1 luglio 2019

IL CUSCINO DI DIO


Domenica XIII T.O. (Anno C)
Quando leggo che il Signore Gesù ci dice che non ha dove posare il capo, vorrei tanto propormi come cuscino per offrirgli il dovuto riposo. Poi mi rendo conto di quanto non sia degno neppure di essere sgabello per i suoi piedi e allora mi limito a fare mia una breve citazione di G. Moioli: “Che io sia come te, perché, se sono come te, non posso fare che della mia vita un dono. Che il dono della mia vita sia il tuo. Che il mio servizio sia il tuo. Che il mio essere servo degli altri sia il tuo essere servo degli altri, come il Figlio dell’Uomo che non è venuto per essere servito, ma per servire.”
“…ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo…”, mi martella in testa questa deduzione di Cristo. So bene che il Figlio di Dio non ha di questi problemi perché trova nel Padre il giusto abbandono, eppure ho bisogno di capire sempre più, fiducioso come il salmista:“…benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce.” (dal salmo 15)