XX Domenica T.O. (Anno A)
In questi giorni di tristezza e di dolore per
tanti che vedono i loro cari ritornare dalle vacanze nel lutto e nella
sofferenza incomprensibile, l’unico appiglio sembrerebbe il silenzio e,
sicuramente, l’ascolto della Parola di Dio.
Lasciamoci fare dalle sue parole, troveremo
ristoro anche quando ci ammonisce:
“…osservate il diritto e praticate la
giustizia perché la mia salvezza e la mia giustizia sta per rivelarsi…” (dal
profeta Isaia).
Ecco, la vendetta, l’odio, il livore non sono
il metro con cui rispondere alle offese, il diritto e la giustizia sono invece
gli strumenti che devono essere esercitati per ottenere rispetto e sicurezza.
Non per quieto vivere, evidentemente, non per arrendevolezza, ma per pretendere
che il vivere comune sia improntato sulla libertà di professare la propria
fede, i propri valori, i propri principi, la propria storia, la propria
cultura. In questo mondo che così dobbiamo custodire e che così vogliamo, ci
confronteremo, poi, con la venuta che aspettiamo ogni qualvolta ci accostiamo
all’Eucaristia del Signore, certi che la sua giustizia sarà la nostra condanna
o la nostra salvezza per l’eternità.