24 settembre 2022

XXVIa Domenica T.O. Anno C

L’ISTANTANEA: IERI COME OGGI

Lazzaro alla  porta per sfamarsi con ciò che cadeva dalla tavola del ricco

E’ come l’andare ad aprire il coperchio delle fotografie accumulate nell’arco di due o tre generazioni e ritrovare una vecchia istantanea, ingiallita, in bianco e nero. Ci si vede la propria vita, ferma in un fotogramma in cui non ci sei, ma che stai, comunque, vivendo. Così è leggendo: “… c’era un uomo ricco che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.” (dal Vangelo secondo Luca)
Ecco, vedo bene tre soggetti: un gaudente, un poveraccio, ed un cane. Non è difficile ritrovarli nelle istantanee dei nostri giornali o notiziari televisivi di oggi:

17 settembre 2022

XXVa Domenica T.O. Anno

              così PICCOLE, così GRANDI

Se non siete fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera?

Ho letto da qualche parte questo pensiero: “tenete ben stretto quello che avete ricevuto, conservatelo nella gioia, non vogliate più peccare. Conservatevi puri e immacolati per il giorno del Signore.” Presumo che per “il giorno del Signore” debba intendersi quello del nostro incontro definitivo con il suo Giudizio, quindi: “… ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese … il Signore lo giura: “certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere.” (dal Libro del Profeta Amos)

9 settembre 2022

XXIVa Domenica T.O. Anno C

LA FESTA DOPO LA TEMPESTA

Si guarda con tristezza le chiese sempre più vuote e si cercano giustificazioni, le più disparate, che non sollevano, comunque, l’animo. La pratica religiosa non è più contagiosa, i giovani la disertano e coloro che dovrebbero cercare di capirne le motivazioni si ripiegano su convegni e miriadi di documenti, senza ammettere il proprio fallimento. Se dovessimo ragionare con una logica imprenditoriale sarebbero tutti da licenziare. E non è detto che sia in effetti così: “… In quei giorni il Signore disse a Mosè: “va’scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra di Egitto si è pervertito.” (dal Libro dell’Esodo)
Che le chiese siano più deserte non sarà, perciò, un allontanamento voluto proprio dal Buon Dio perché ora come allora quel, questo popolo non persegue più i suoi comandamenti? Non ci vuole più vicini, stanco del nostro cuore di pietra, è Lui che ci allontana, fintanto che non siamo più “suo” popolo.
San Cesario di Arles scriveva: “Il Signore dirà a coloro che hanno disprezzato la sua misericordia: uomo con le mie mani ti ho plasmato, ho soffiato io l’alito di vita nel tuo corpo di terra, mi sono degnato di conferirti la nostra immagine e la nostra somiglianza … ma tu, disprezzando i comandamenti di vita hai preferito ..."
Abbiamo preferito e tutt’ora preferiamo la “perversione”. Cioè, a fronte della vita donata a tutti, quanti siamo sulla faccia della terra, anziché ringraziare e rispettarne i dettami, ci permettiamo di decidere chi deve vivere e chi no, stroncando all’alba del concepimento, con l’aborto e le precoci pillole abortive varie, il suo progetto di amore per ogni creatura che lui ha pensato.

3 settembre 2022

XXIIIa Domenica T.O. Anno C

FRATELLO e DISCEPOLO

C’è chi non vuole sentire parlare di croce .....

Quando mi appresto alla stesura di queste note sulla Parola e la Vita so bene della mia insufficienza perché: “… i ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte la nostre riflessioni perché un corpo corruttibile appesantisce l’anima e la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni.” (dal Libro della Sapienza)
La fatica dei miei anni non fortifica, anzi, sento dentro di me crescere la sfiducia verso chi dovrebbe agguantare il testimone alla fine della mia corsa. Si parla sempre meno della presenza di Dio fra gli uomini, in giro ci sono sempre meno simboli religiosi e coloro che dovrebbero consolidare nella fede hanno solo piedi d’argilla. Vacillano, si sbriciolano e se appena iniziano a dire qualcosa di cattolico si dividono. C’è chi non vuole sentire parlare di croce e, quindi, spesso rifiuta l’amore che costa.