31 marzo 2014

Santa Gianna Beretta Molla: Mostra Fotografica


Siamo lieti di onorare Santa Gianna Beretta Molla, organizzando una mostra fotografica che racconta la sua vita.
Non a caso tale mostra sarà allestita presso la Chiesa della “Madonna degli Angeli” in Vigevano, perché in questo “Santuario della Vita”, dal 2006 è possibile ammirare il bel dipinto di Carlo Alberto Robbiati.
E’ una semplice “edicola”, ma veramente questa Santa della vicina Magenta distende la sua protezione su quanti la invocano come Madre di famiglia che ha vissuto una “Vita per la Vita”.
E’ il titolo della Mostra che resterà aperta dal 30/03/2014 fino al 04/05/2014 e sarà visitabile durante il seguente orario di apertura: ogni sabato e domenica 10-12,30 / 15,30-18,30.
Aggiungiamo una sintetica biografia di Santa Gianna Beretta Molla, qualora voleste evidenziare in modo più che appropriato la nostra proposta, quale momento di approfondimento culturale e religioso.
Contiamo sul vostro consenso e su una vostra visita e, inoltre, se potete, fate girare la notizia.
Gaetano Mercorillo (per il Centro di Aiuto alla Vita Lomellino).

 

Gianna Beretta Molla nasce a Magenta (Mi) il 4/10/1922.

Già dalla prima giovinezza accoglie con piena adesione il dono della fede e l’educazione limpidamente cristiana che riceve dagli ottimi genitori, che la portano a considerare la vita come un dono meraviglioso di Dio. L’Eucaristia diviene così molto presto sostegno e luce della sua fanciullezza, adolescenza e giovinezza.
In quegli anni non mancano difficoltà e sofferenze: cambiamento di scuole, salute cagionevole, trasferimenti della famiglia, malattia e morte dei genitori.
Tutto questo, però, non produce traumi o squilibri in Gianna, data la ricchezza e la profondità della sua vita spirituale, anzi, ne affina la sensibilità e ne potenzia la virtù. Traduce la sua fede in un impegno sempre più generoso di apostolato tra le giovani nell’Azione Cattolica e di carità verso vecchi e bisognosi nelle Conferenze di S. Vincenzo.
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1949 nell’Università di Pavia, apre un ambulatorio medico a Mesero e si specializza in pediatria. Compie la sua opera di medico, che sente e pratica come una missione, e al tempo stesso, vive il suo tempo con gioia nella passione per la musica, la pittura, lo sci e l’alpinismo.Vorrebbe partire come missionaria laica per aiutare il fratello padre Alberto, medico missionario cappuccino a Grajau in Brasile, ma il Signore la chiama alla vocazione del matrimonio e Gianna l’abbraccia con tutto l’entusiasmo e s’impegna a donarsi totalmente “per formare una famiglia veramente cristiana”. Si sposa con l’ing. Pietro Molla il 24 settembre 1955. E’ mamma più che felice di Pierluigi, di Mariolina e di Laura. Sa armonizzare, con semplicità ed equilibrio, i doveri di madre, di moglie, di medico a Mesero e a Ponte Nuovo di Magenta, dove si trasferisce da sposata.Nel settembre 1961, verso il termine del secondo mese di gravidanza, è raggiunta dalla sofferenza e dal mistero del dolore: insorge un voluminoso fibroma, tumore benigno, all’utero. Viene operata, con tutti i rischi del caso e alcuni giorni prima del parto è pronta a donare la sua vita per salvare quella della sua creatura, e dice al marito Pietro: “se dovete decidere fra me e il bimbo, nessuna esitazione: scegliete – e lo esigo – il bimbo. Salvate lui”. Il mattino del 21 aprile 1962 dà alla luce Gianna Emanuela. Dopo poche ore le condizioni generali di Gianna si aggravano: febbre, sempre più elevata, e sofferenze addominali atroci da peritonite settica. Nonostante tutte le cure praticate, le sue condizioni peggiorano di giorno in giorno. All’alba del 28 aprile viene riportata nella sua casa di Ponte Nuovo di Magenta, dove muore alle ore 8,00 del mattino. Viene sepolta nel cimitero di Mesero, mentre rapidamente si diffonde la fama di santità per la sua vita e per il suo gesto di amore grande, incommensurabile, che l’ha coronata.

Gianna è stata proclamata santa il 16 maggio 2004 da Giovanni Paolo II. La sua festa votiva è il 28 aprile.
(A cura dalla Fondazione Santa Gianna Beretta Molla)