26 novembre 2022

NOVE MESI PER LA VITA - NOVEMBRE 2022

 Domenica 27 Novembre 2022 ore 16,00
alla Chiesa della Madonna degli Angeli

IL FIGLIO: IL MISTERO DI UN DONO
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LUI VIVE IN TE

Nek è un cantante che tutti conosciamo, ma ben pochi conoscono questa canzone del 1993 scritta da lui quando un suo amico seppe di aspettare un figlio. Fu presentata a Sanremo e si classificò terza, ma quanto fu osteggiata. Nek ebbe un bel coraggio, ma questa canzone, molto probabilmente salvò dall’aborto la figlia del suo amico. La coppia era giovane, un po’ immatura, non intenzionata all’impegno matrimoniale. La ragazza era, quindi, propensa all’aborto perché non era il momento.Ecco, allora, le parole di questa canzone, dedicata al figlio per convincere la madre ad accogliere il frutto del loro amore. Così, probabilmente, avvenne se, successivamente, Filippo Neviani, in arte Nek, scriverà un’altra canzone dal titolo “E’ con te”. Il dono del figlio si è rinnovato, consacrato nel successivo matrimonio.

IL BAMBINO FELICE

Prima Domenica di Avvento Anno A

...tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
........siamo proprio immersi nel delirio più sfrenato che giustifica e legittima tutte le cose che rimarca San Paolo. E, per certi versi, anche all’interno della chiesa,
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Si dice che il cristianesimo è la religione dell’incontro. Perché nell’istinto religioso dell’uomo appare come l’unica che proclama l’incarnazione di Dio, cioè la volontà del Padre di voler incontrare l’uomo per offrirgli la salvezza eterna. Penso di aver capito che le cose stanno effettivamente così; da bambino, però, non mi ponevo la questione, mi bastava sapere che il Natale si avvicinava a tappe forzate, e ne ero felice. Cresceva in me il desiderio di esserci dentro, in quella speciale atmosfera d’attesa che iniziava con l’Avvento, con le prime pubblicità natalizie, con le luminarie che indicavano la via verso la chiesa, con già davanti l’albero pronto da addobbare.

19 novembre 2022

LA PORTA DEL RE

                                                                    Gesù Cristo,
                                         Re dell’universo Anno C

 Cristo Re dell’universo. Lui è il principio

Ogni volta che leggo le storie di cristiani martiri, uccisi per la loro fede, santi e beati per questo, cerco di immedesimarmi al loro posto. In particolare, penso a quei giovani, a quei sacerdoti, quei religiosi, quei padri di famiglia, quelle vergini, in Spagna o in Messico, che di fronte al plotone d’esecuzione, dopo torture e soprusi, gridavano “Viva Cristo Re!” Perché? Perché nell’ultimo istante della loro vita, in modo palese, volevano testimoniare di essere seguaci, sudditi di un re evidentemente perdente? Perché?

12 novembre 2022

QUESTI GIORNI ROVENTI

                                                XXXIIIa Domenica T.O. Anno C
 

Verranno giorni in cui non sarà lasciata pietra su pietra
Viviamo questi giorni roventi, tanto più quando ascolto il Vangelo che: “… Gesù disse: Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta.
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Verrebbe da dire  “non c’è più speranza” e, con benevole ghigno, è pure vero, dopo tre anni di iniqua presenza ministeriale. Non c’è più speranza perché stiamo vivendo proprio quei giorni roventi, “come un forno”, non tanto per la siccitosa estate passata, quanto per i venti caldi dell’est che tutto bruciano in quella martoriata terra ucraina, che ci porterà alla rovina, senza possibilità di ritorno: ".. si solleverà nazione conro nazione .. vi saranno anche fatti terrificanti.." (Vangelo di Luca)
Ci stiamo dentro al 100%, eppure tutto sembra continuare come se nulla fosse

5 novembre 2022

DA MORTI A VIVENTI

XXXIIa Domenica  T.O. Anno C

La lezione della fedeltà alla legge di Dio

avviene come ai tempi di re Antioco quando: “… in quei giorni, ci fu il caso dei sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.” (dal secondo Libro dei Maccabei)
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Un’aria mortifera appesta i nostri giorni. Non dovuto ad alcun virus malefico, altri erano nei tempi andati, ma al veleno sempre più inoculato nelle menti e nei cuori di chi muore di paura di fronte alla malattia e alla disinformazione. Vogliono una umanità prona, funzionale al desiderio di dominio di una elite che non teme Dio, che si è venduta all’inquilino di sotto. Scriveva Isacco di Siria: “la vita in questo mondo è simile a coloro che si servono delle lettere per formare delle parole. Quando vogliono aggiungono, tolgono, cambiano lettere. La vita del mondo a venire, invece, è simile a ciò che sta scritto senza il minimo errore nei libri sigillati con il sigillo reale, in cui non c’è nulla da aggiungere, né manca nulla.” Infatti, avviene come ai tempi di re Antioco quando: “… in quei giorni, ci fu il caso dei sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.” (dal secondo Libro dei Maccabei)
Tutti e sette si rifacevano alla Legge scritta e, fedeli, si rifiutarono di oltraggiarla, accettando il martirio. Commovente è la figura della madre che accompagna e condivide le pene dei figli.