31 dicembre 2022

LA VOCE DEL CUORE

Domenica, 1 gennaio 2023
Maria Santissima Madre di Dio

Chiudo gli occhi, il capo chino sulle letture, ed è come se sorvolassi i casolari, le catapecchie, gli ovili di quei sperduti pastori che si apprestavano alla notte, là attorno a Betlemme, stanchi, sporchi, pochi ruvidi movimenti per sistemarsi dopo aver accudito il loro “piccolo gregge”.
E mi domando come potevano essere gli stessi che:“…dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupivano delle cose dette loro dai pastori.” (dal Vangelo secondo Luca)
Com’era possibile che degli analfabeti, dei semplici, dei disincantati, potessero, senza alcuna istruzione, diremmo oggi senza catechismo, dopo essersi inginocchiati davanti ad un Bambinello, trasformarsi in araldi del Signore? Devo dedurre che in loro vi fosse connaturata una concezione di speranza tale da non ingannare chi sperimenta intimamente l’amore di Dio e lo irradia, automaticamente, intorno a sé, grazie all’azione dello Spirito Santo, che lo diffonde nel suo cuore. Al punto che diventa voce. Solo più avanti si sentirà la voce di Giovanni che grida nel deserto.

24 dicembre 2022

IN PRINCIPIO

25 Dicembre 2022                                             Natale del Signore

.... il mondo non l’ha riconosciuto, allora come oggi. Se non riconosce Lui figurarsi se riconosce i bambini che devono ancora nascere, i malati che devono essere curati, i giovani mandati come carne da macello in trincee. Di quale pace, allora, parliamo, noi che contempliamo il Bambinello!
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La vita, come un cerchio, continua a rotolare quasi per inerzia e noi siamo dentro in quel cerchio, che sembra non avere né inizio, né fine. Sembra, perché sono ben scanditi gli anni che inesorabilmente passano, con tutte le conseguenze del caso. Questo è facile da capire, è meno comprensibile da accettare, invece, quel “in principio” che apre il Vangelo di Giovanni. Eppure, ogni anno in questo giorno, 25 dicembre:“… Dio … ultimamente , in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.” (dalla Lettera agli Ebrei)
Allora il Dio che conosciamo, che si è rivelato all’uomo, ci dice che la nostra vita, la vita del mondo, è tale fin dal principio e che attraverso suo Figlio, suo erede, possiamo ardire alla coeredità al punto da poterlo chiamare Padre. Fin dal principio, il Vecchio Testamento lo attesta.

17 dicembre 2022

UN DONO PERENNE

 Quarta Domenica di Avvento anno A

                                                        Rembrandt:sogno di Giuseppe

                                              Giuseppe non temere di prendere con te Maria,
                                                                               quello che porta in seno è un                                                                                                              DONO PERENNNE

Gli scandali sono all’ordine del giorno. Non ne passa uno, che già un altro ci sballotta e riduce la fiducia nelle Istituzioni e nelle persone che dovrebbero rappresentarle, come da volontà di chi democraticamente esercita il suo diritto elettorale. Viene da dire: pura illusione, ieri come oggi, ma più grave nell’oggi dove si hanno a disposizione mezzi migliori. Che, puntualmente, portano a scopi peggiori. Purtroppo accade anche all’interno della Chiesa. Non c’è da meravigliarsene più di tanto perché tutti siamo intrisi di peccato. Vero è che con il Battesimo dovremmo aver ricevuto l’antidoto, ma l’immunità va protetta e controllata costantemente, viceversa la possibilità di ricadute, più o meno consapevoli, è sempre in agguato:“… ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio?” (dal Libro del profeta Isaia)
Un forte richiamo, anzi quasi un fastidio non più sopportabile da parte del buon Dio di fronte a quegli uomini comandati alla conduzione del suo popolo. Di fronte, però, ai peccati che chiedono vendetta al cospetto di Dio, umanamente ci sarebbe da fare una rivoluzione cruenta, perché altro non merita chi dissemina morte e povertà a destra e a manca. E’ esagerato? lo è, ma l’esasperazione si alza quando anche la giustizia degli uomini si appiattisce al volere dei potenti di turno. Poi, t’accorgi che siamo sotto Natale e Gesù, a Natale, ci mostra cos’è la mitezza e l’umiltà.

16 dicembre 2022

NOVE MESI PER LA VITA - DICEMBRE 2022

 Domenica 18 Dicembre 2022 ore 16,00
alla Chiesa della Madonna degli Angeli

IL FIGLIO: IL MISTERO DI UN DONO
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L’ABITINO DI
SAN DOMENICO SAVIO

L’abitino che San Domenico Savio mise al collo di sua madre per salvare lei e la sorellina che stava per nascere, continua ancora oggi la sua efficacia in favore delle mamme e dei bambini.
Come noto a molti, il 12 settembre 1856, festa del Santo Nome di Maria, il futuro Santo chiede a Don Bosco un giorno di permesso per tornare a Mondonio (Asti) dalla madre, incinta e molto sofferente.
Quando arriva, le vicine di casa rimangono sorprese della sua visita e cercano di non farlo salire in camera. Lui, però, sale, abbraccia forte la mamma e poi esce. D’improvviso, lei non ha più dolori e anche il medico, arrivato poco dopo con il padre, resta sorpreso del miglioramento.
Più tardi le vicine trovano al collo della mamma un nastro con attaccato un pezzo di seta piegato e cucito come un abitino. Alla loro sorpresa, lei dice: “Ora comprendo perché mio figlio Domenico, prima di lasciarmi, mi volle abbracciare.”
A sua volta Domenico, tornato a Torino, ringrazia Don Bosco per il permesso e gli confida:”Mia madre è bell’e guarita: l’ha fatta guarire la Madonna che le ho messo al collo.” Non solo: la sorellina, Maria Caterina nasce senza problemi.
Quando Domenico tornerà a Mondonio perché ammalato, prima di morire dirà alla mamma che proprio quell’abitino l’ha fatta guarire, aggiungendo:
“Vi raccomando di conservarlo con ogni cura, e di imprestarlo quando saprete che qualche vostra conoscente si trova in condizioni pericolose come foste voi in quel tempo: perché come ha salvato voi, così salverà le altre.

10 dicembre 2022

LA SEMPLICITA’

Terza Domenica di Avvento   anno A

Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?

E’ da stolti, ma non c’è verso; proprio di questi giorni è la sentenza della Cedu (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) che sancisce il diritto all’utero in affitto.
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Ho conosciuto una persona, una donna che da giovane aveva un certo fascino. Lo deduco da alcune antiche foto, in particolare da quella, in primo piano, incorniciata in un ovale d’altri tempi. Esprime, in pari modo, una semplicità di sguardo che ho potuto constatare in età avanzata, quando, vecchierella, stava indaffarata nel servizio verso i suoi famigliari. Silenziosa, ma di parole, quando necessarie, consolanti; generosa, con dolcezza, senza pesare i suoi doni; laboriosa, mai fermandosi se non per i momenti del Rosario; sicura nella sua fede, senza mai giudicare o sparlare di altri. Insomma, una donna che pur appesantita dagli affanni della vita, non ha mai mollato. Ha seguito il consiglio: “… irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti.” (dal Libro del profeta Isaia)

3 dicembre 2022

LA PERSEVERANZA

                            Seconda Domenica di Avvento Anno A

perseveriamo, siamo il frumento che raccoglierà nel suo granaio

Non c’è una regola, una prassi, se non quella della perseveranza nel continuare a vivere questi tristi giorni alla presenza continua della gloria di Dio.
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Per pochi o tanti, evidentemente per pochi, la perseveranza è quella virtù che garantisce la speranza, come scrive San Paolo: “… fratelli tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza.” (dalla Lettera ai Romani)
Ho voluto rimarcare “per pochi”, appena sopra, perché effettivamente stiamo vivendo un’epoca di grandi sconvolgimenti. Non si capisce dove lo Stato vuole portarci, io dico verso una dittatura che non si dichiara, verso una condizione di profonda (deep state) gestione del bene comune che giustifica ogni scelta contro la libertà sul piano materiale e quello spirituale. Su quest’ultimo ci pensa la Chiesa (il deep Church) che a partire dell’innalzamento della Pachamama presso la Cattedra di San Pietro ha creato uno scompiglio tale da lasciare quanto meno sconcertati. Questo avveniva nell’ottobre 2019 e, guarda caso, da gennaio 2020 tutto il mondo è cambiato. Mi domando, allora se si può riconoscere, dalla rovina in cui si trova questo misero mondo, che il Regno di Dio è vicino. Il frutto del mondo è come quello del fico evangelico ed è la sua rovina.
Questo mondo non può durare a lungo. Ma di una cosa sono certo: “… non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire.” (dal Libro del profeta Isaia)

26 novembre 2022

NOVE MESI PER LA VITA - NOVEMBRE 2022

 Domenica 27 Novembre 2022 ore 16,00
alla Chiesa della Madonna degli Angeli

IL FIGLIO: IL MISTERO DI UN DONO
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LUI VIVE IN TE

Nek è un cantante che tutti conosciamo, ma ben pochi conoscono questa canzone del 1993 scritta da lui quando un suo amico seppe di aspettare un figlio. Fu presentata a Sanremo e si classificò terza, ma quanto fu osteggiata. Nek ebbe un bel coraggio, ma questa canzone, molto probabilmente salvò dall’aborto la figlia del suo amico. La coppia era giovane, un po’ immatura, non intenzionata all’impegno matrimoniale. La ragazza era, quindi, propensa all’aborto perché non era il momento.Ecco, allora, le parole di questa canzone, dedicata al figlio per convincere la madre ad accogliere il frutto del loro amore. Così, probabilmente, avvenne se, successivamente, Filippo Neviani, in arte Nek, scriverà un’altra canzone dal titolo “E’ con te”. Il dono del figlio si è rinnovato, consacrato nel successivo matrimonio.

IL BAMBINO FELICE

Prima Domenica di Avvento Anno A

...tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
........siamo proprio immersi nel delirio più sfrenato che giustifica e legittima tutte le cose che rimarca San Paolo. E, per certi versi, anche all’interno della chiesa,
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Si dice che il cristianesimo è la religione dell’incontro. Perché nell’istinto religioso dell’uomo appare come l’unica che proclama l’incarnazione di Dio, cioè la volontà del Padre di voler incontrare l’uomo per offrirgli la salvezza eterna. Penso di aver capito che le cose stanno effettivamente così; da bambino, però, non mi ponevo la questione, mi bastava sapere che il Natale si avvicinava a tappe forzate, e ne ero felice. Cresceva in me il desiderio di esserci dentro, in quella speciale atmosfera d’attesa che iniziava con l’Avvento, con le prime pubblicità natalizie, con le luminarie che indicavano la via verso la chiesa, con già davanti l’albero pronto da addobbare.

19 novembre 2022

LA PORTA DEL RE

                                                                    Gesù Cristo,
                                         Re dell’universo Anno C

 Cristo Re dell’universo. Lui è il principio

Ogni volta che leggo le storie di cristiani martiri, uccisi per la loro fede, santi e beati per questo, cerco di immedesimarmi al loro posto. In particolare, penso a quei giovani, a quei sacerdoti, quei religiosi, quei padri di famiglia, quelle vergini, in Spagna o in Messico, che di fronte al plotone d’esecuzione, dopo torture e soprusi, gridavano “Viva Cristo Re!” Perché? Perché nell’ultimo istante della loro vita, in modo palese, volevano testimoniare di essere seguaci, sudditi di un re evidentemente perdente? Perché?

12 novembre 2022

QUESTI GIORNI ROVENTI

                                                XXXIIIa Domenica T.O. Anno C
 

Verranno giorni in cui non sarà lasciata pietra su pietra
Viviamo questi giorni roventi, tanto più quando ascolto il Vangelo che: “… Gesù disse: Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta.
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Verrebbe da dire  “non c’è più speranza” e, con benevole ghigno, è pure vero, dopo tre anni di iniqua presenza ministeriale. Non c’è più speranza perché stiamo vivendo proprio quei giorni roventi, “come un forno”, non tanto per la siccitosa estate passata, quanto per i venti caldi dell’est che tutto bruciano in quella martoriata terra ucraina, che ci porterà alla rovina, senza possibilità di ritorno: ".. si solleverà nazione conro nazione .. vi saranno anche fatti terrificanti.." (Vangelo di Luca)
Ci stiamo dentro al 100%, eppure tutto sembra continuare come se nulla fosse

5 novembre 2022

DA MORTI A VIVENTI

XXXIIa Domenica  T.O. Anno C

La lezione della fedeltà alla legge di Dio

avviene come ai tempi di re Antioco quando: “… in quei giorni, ci fu il caso dei sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.” (dal secondo Libro dei Maccabei)
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Un’aria mortifera appesta i nostri giorni. Non dovuto ad alcun virus malefico, altri erano nei tempi andati, ma al veleno sempre più inoculato nelle menti e nei cuori di chi muore di paura di fronte alla malattia e alla disinformazione. Vogliono una umanità prona, funzionale al desiderio di dominio di una elite che non teme Dio, che si è venduta all’inquilino di sotto. Scriveva Isacco di Siria: “la vita in questo mondo è simile a coloro che si servono delle lettere per formare delle parole. Quando vogliono aggiungono, tolgono, cambiano lettere. La vita del mondo a venire, invece, è simile a ciò che sta scritto senza il minimo errore nei libri sigillati con il sigillo reale, in cui non c’è nulla da aggiungere, né manca nulla.” Infatti, avviene come ai tempi di re Antioco quando: “… in quei giorni, ci fu il caso dei sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.” (dal secondo Libro dei Maccabei)
Tutti e sette si rifacevano alla Legge scritta e, fedeli, si rifiutarono di oltraggiarla, accettando il martirio. Commovente è la figura della madre che accompagna e condivide le pene dei figli.

29 ottobre 2022

NELLA VITA E NELLA CASA

XXXIa Domenica  T.O. Anno C

Prospettiva di Zaccheo

Di solito a fianco delle porte di abitazione sono presenti i cognomi e nomi dei proprietari. Ora è sempre più frequente, soprattutto nei condomini, leggervi dei numeri. Fra non molto verranno scritti dei codici a barra o stampati dei pr-code, tanto l’anonimato sta divenendo il sigillo della nuova umanità. Intanto al nome si sovrappone un codice fiscale e senza quello non vai da nessuna parte e per cercare di darsi una specifica identità va alla grande la moda di tatuarsi tutto il corpo. La fantasia si sbizzarrisce. Almeno quella. Ai tempi di Gesù, non occorreva; se uno era un pubblicano, come Zaccheo, da tutti veniva riconosciuto e il nome identificava pienamente il personaggio. Lo rendeva unico, nel nostro caso, un figlio di Abramo, come dice Gesù nel Vangelo: “… oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo, infatti, è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.” (dal Vangelo secondo Luca)

27 ottobre 2022

NOVE MESI PER LA VITA - OTTOBRE 2022

 Domenica   30  Ottobre 2022  ore  16,00                                                                       alla Chiesa della Madonna degli Angeli

IL FIGLIO: IL MISTERO DI UN DONO
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SIAMO NATI E NON MORIREMO PIU’

Chiara Corbella Petrillo muore a 28 anni per un carcinoma alla lingua, scoperto quando è al quinto mese di gravidanza: rimanda le cure per dare alla luce suo figlio. La vicenda di Chiara, di suo marito Enrico e del loro figlio Francesco si dipana attraverso altre due gravidanze, quella di Maria Grazia Letizia e quella di Davide Giovanni. Questa figlia, questo figlio. A Maria Grazia Letizia, dopo un’ecografia tridimensionale, viene diagnosticata l’anencefalia: non può vivere, si consiglia l’aborto terapeutico. Chiara riflette: ”non potevo pretendere di capire tutto e subito; il Signore aveva un progetto che io non riuscivo a comprendere”.

22 ottobre 2022

XXXa Domenica T.O. Anno C

OLTRE il PECCATO

O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri

.....non è pesante da portare la croce con inciso il nome di Gesù, tanto più che ci permette di aiutare pure quelle degli altri: “… non trascura la supplica dell’orfano, né della vedova.” (dal Libro del Siracide). Anche per coloro che conducono senza soste la battaglia per la vita, negli Stati Uniti, ma pure in Italia, stanno sperimentando non proprio benevolenza, ma violenza.
Vedi l’ultima aggressione che hanno subito gli Universitari per la Vita presso la “Sapienza” a Roma (https://www.provitaefamiglia.it/blog/solidarieta-agli-universitari-per-la-vita-aggrediti-dagli-abortisti-alla-sapienza-di-roma%20)

15 ottobre 2022

XXIXa Domenica T.O. Anno C

FERMO e SALDO 

giudice indifferente cede all’insistenza di una vedova

Un amico mi ha inviato questa frase di Thomas Eliot: “in un mondo di fuggiaschi, chi prende la direzione contraria passa per disertore.” Forse, invece, sarebbe cosa buona e giusta non prendere alcuna direzione, ma restare fermi. Eliot non l’ha presa in considerazione, ma bisognerebbe proprio puntare su questa posizione: “… figlio mio, tu rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente.” (dalla 2a Lettera a Timoteo di San Paolo Apostolo)
In un mondo di fuggiaschi, diceva Eliot, in un mondo in disfacimento, dico io, bisogna essere come quei fanti sul fronte del Don che nei capisaldi non mollarono la posizione sotto l’imponente attacco finale delle forze nemiche.
Così è per coloro che oggi si trovano accerchiati da attacchi contro i valori in cui credono, contro la fede che professano e si trovano ad ingaggiare battaglie che determineranno il futuro dell’umanità, del popolo di Dio, come avvenne al tempo di Mosè: “… domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio.” (dal Libro dell’Esodo)

8 ottobre 2022

XXVIIIa Domenica T.O. Anno C

             La FEDE dello STRANIERO

nessuno è tornato a ringraziare?solo questo straniero?
.......siamo tutti come quei dieci lebbrosi, coperti da peccati innominabili, gratificati, però, dalla possibilità di salvezza con il perdono di Gesù nella Confessione che riconcilia. Quando ci allontaniamo dall’incontro in quel confessionale siamo come loro, ma quanti di noi cessano di essere “stranieri”?“… non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero? Egli disse: “alzati e vai; la tua fede ti ha salvato.” (dal Vangelo secondo Luca)

1 ottobre 2022

XXVIIa Domenica T.O.Anno C

L’INQUILINO NASCOSTO


Fin da bambino, quando partecipavo ad una festa per il Battesimo di qualche neonato, figlio di amici di famiglia o parenti, sentivo commenti che sottolineavano l’importanza del Battesimo per quel piccolo. Anche se, in realtà, i suoi famigliari erano, forse, solo credenti non osservanti. Poi, con il catechismo che mi portava alla Santa Comunione prima e alla Cresima successivamente, cominciai ad intuire che il tutto era giustificato, per quei famigliari e anche per me, da una inconscia consapevolezza che tutti questi sacramentali garantivano, e garantiscono, la presenza di quel dono inestimabile di cui parla San Paolo: “… prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.” (dalla seconda lettera a Timoteo)
Ecco chi abbiamo come inquilino in noi, lo Spirito Santo, non male!

24 settembre 2022

XXVIa Domenica T.O. Anno C

L’ISTANTANEA: IERI COME OGGI

Lazzaro alla  porta per sfamarsi con ciò che cadeva dalla tavola del ricco

E’ come l’andare ad aprire il coperchio delle fotografie accumulate nell’arco di due o tre generazioni e ritrovare una vecchia istantanea, ingiallita, in bianco e nero. Ci si vede la propria vita, ferma in un fotogramma in cui non ci sei, ma che stai, comunque, vivendo. Così è leggendo: “… c’era un uomo ricco che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.” (dal Vangelo secondo Luca)
Ecco, vedo bene tre soggetti: un gaudente, un poveraccio, ed un cane. Non è difficile ritrovarli nelle istantanee dei nostri giornali o notiziari televisivi di oggi:

17 settembre 2022

XXVa Domenica T.O. Anno

              così PICCOLE, così GRANDI

Se non siete fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera?

Ho letto da qualche parte questo pensiero: “tenete ben stretto quello che avete ricevuto, conservatelo nella gioia, non vogliate più peccare. Conservatevi puri e immacolati per il giorno del Signore.” Presumo che per “il giorno del Signore” debba intendersi quello del nostro incontro definitivo con il suo Giudizio, quindi: “… ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese … il Signore lo giura: “certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere.” (dal Libro del Profeta Amos)

9 settembre 2022

XXIVa Domenica T.O. Anno C

LA FESTA DOPO LA TEMPESTA

Si guarda con tristezza le chiese sempre più vuote e si cercano giustificazioni, le più disparate, che non sollevano, comunque, l’animo. La pratica religiosa non è più contagiosa, i giovani la disertano e coloro che dovrebbero cercare di capirne le motivazioni si ripiegano su convegni e miriadi di documenti, senza ammettere il proprio fallimento. Se dovessimo ragionare con una logica imprenditoriale sarebbero tutti da licenziare. E non è detto che sia in effetti così: “… In quei giorni il Signore disse a Mosè: “va’scendi, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra di Egitto si è pervertito.” (dal Libro dell’Esodo)
Che le chiese siano più deserte non sarà, perciò, un allontanamento voluto proprio dal Buon Dio perché ora come allora quel, questo popolo non persegue più i suoi comandamenti? Non ci vuole più vicini, stanco del nostro cuore di pietra, è Lui che ci allontana, fintanto che non siamo più “suo” popolo.
San Cesario di Arles scriveva: “Il Signore dirà a coloro che hanno disprezzato la sua misericordia: uomo con le mie mani ti ho plasmato, ho soffiato io l’alito di vita nel tuo corpo di terra, mi sono degnato di conferirti la nostra immagine e la nostra somiglianza … ma tu, disprezzando i comandamenti di vita hai preferito ..."
Abbiamo preferito e tutt’ora preferiamo la “perversione”. Cioè, a fronte della vita donata a tutti, quanti siamo sulla faccia della terra, anziché ringraziare e rispettarne i dettami, ci permettiamo di decidere chi deve vivere e chi no, stroncando all’alba del concepimento, con l’aborto e le precoci pillole abortive varie, il suo progetto di amore per ogni creatura che lui ha pensato.

3 settembre 2022

XXIIIa Domenica T.O. Anno C

FRATELLO e DISCEPOLO

C’è chi non vuole sentire parlare di croce .....

Quando mi appresto alla stesura di queste note sulla Parola e la Vita so bene della mia insufficienza perché: “… i ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte la nostre riflessioni perché un corpo corruttibile appesantisce l’anima e la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni.” (dal Libro della Sapienza)
La fatica dei miei anni non fortifica, anzi, sento dentro di me crescere la sfiducia verso chi dovrebbe agguantare il testimone alla fine della mia corsa. Si parla sempre meno della presenza di Dio fra gli uomini, in giro ci sono sempre meno simboli religiosi e coloro che dovrebbero consolidare nella fede hanno solo piedi d’argilla. Vacillano, si sbriciolano e se appena iniziano a dire qualcosa di cattolico si dividono. C’è chi non vuole sentire parlare di croce e, quindi, spesso rifiuta l’amore che costa.

27 agosto 2022

XXIIa Domenica T.O. Anno C

LA GRAZIA DELL’AMICIZIA

Amico, vieni più avanti. Chi si umilia sarà esaltato ....

Mi è capitato spesso, nella mia non breve esistenza, di essere invitato, pure come ospite di riguardo per un evento o altro. Ho, quindi, ben presente come ci si sente e si vivono quei momenti in cui sei accolto con mani tese e sorrisi a ganasce aperte, così come quando entri sentendoti come un pesce fuor d’acqua e te ne stai in disparte, grato che nessuno si accorga della tua presenza. Gesù, nella sua catechesi, ha ben presente queste situazioni e le utilizza per meglio sintetizzare il criterio con cui si viene accolti in paradiso: “…Amico, vieni più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.” (dal Vangelo secondo Luca)

19 agosto 2022

VIA DA ME

XXIa Domenica T.O. Anno C

Entrate per la porta stretta: i primi saranno ultimi, gli ultimi, primi!
Mi veniva da pensare, in questi giorni, a tutte le persone che avvicinavano Gesù nel corso dei suoi anni di annuncio diretto con il suo pellegrinare di villaggio in villaggio. Chiedevano di essere guarite e Gesù, in forza della loro fede, non li guariva, ma li salvava. Ancora adesso è così. Quando si va in chiesa a pregare, quando si va a Lourdes su una carrozzina o su una barella, quando si va a mettersi in gioco davanti ad un’apparizione o ad un evento inspiegabile, si va per essere sanati o guariti. E’ così che: “… io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue, essi verranno e vedranno la mia gloria. (dal Libro del profeta Isaia)
Potranno vedere la sua gloria, quindi, non perché guariti, ma perché vicini al Signore, soprattutto nei Santi Sacramenti, ecco il modo odierno di “toccarlo”, egli li salva: dà la gioia di chi si sente pienamente amato e di chi può così crescere nell’amore, facendo della propria vita un dono.

13 agosto 2022

E TU DA CHE PARTE STAI?

                   XXa Domenica T.O. Anno C

Sono venuto a portare fuoco sulla terra

Dopo aver letto la Parola di questa domenica, subitaneamente mi tornarono in memoria i versi di Cecco Angiolieri: “s’i fosse foco ardere’ il mondo” … che furono anche messi in musica, nel 1968, da Fabrizio D’André. E cominciai a canticchiarla. Sono parole crudeli e ciniche che hanno, comunque, un loro perché, buone per sollecitare ribellioni adolescenziali e disprezzo verso il mondo. Allora vado a rileggere: “… sono venuto a gettare fuoco sulla terra e quanto vorrei che fosse già acceso … (dal Vangelo secondo Luca)
Alcuni giorni fa, il famoso dieci agosto delle stelle cadenti, la Chiesa ha ricordato il diacono martire Lorenzo che, oserei dire, quel fuoco l’ha sperimentato sulla sua pelle. Ma, secondo uno scritto di San Massimo di Torino, “visto da fuori, questo martire bruciava nelle fiamme di un crudele tiranno, ma una fiamma più grande, quella dell’amore di Cristo, lo consumava all’interno.”

6 agosto 2022

IL TESORO DI DIO

XIXa Domenica T.O. Anno C

Il Signore viene

Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo»
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E’ incontestabile la crescita esponenziale in termini numerici del cristianesimo dalla fondazione della Chiesa ad oggi. Eppure, aleggia da sempre nell’immensa “chiesa di Dio” la sensazione, a volte la certezza, di essere quel piccolo gregge di cui al Vangelo: “… non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.” (dal Vangelo secondo Luca)
Quel “non temere” la dice lunga sul futuro di quell’ effettivo piccolo gregge, così come va coniugato con l’attuale situazione della chiesa di oggi, in vertiginosa trasformazione, nell’inseguire quel Nuovo Ordine Mondiale che si sta imponendo su questa umanità smarrita. La domanda è: sarà forte e fedele il piccolo gregge, o ancor meglio, il piccolo resto a sostenere il peso della coerenza con la fede che professa? “… la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede.” (dalla Lettera agli Ebrei)
La fede ci dice che non ci sono due principi, uno buono e uno cattivo, ma c’è un solo principio, il Dio creatore, e questo principio è buono, solo buono, senza ombra di male. Lo diceva Papa Benedetto XVI in una udienza generale in un contesto esortativo che tentava di spiegare anche il mistero del male. Si può dedurre, perciò, che l’essere umano non è un misto di bene e di male, perché l’essere come tale è buono e perciò è bene essere, è bene vivere. Questo è il lieto annuncio della fede. Ma c’è un ma, che viene da quel mistero, che rimane oscuro, del male fra gli uomini, che viene da una libertà abusata. Con questa considerazione acquisita si potrà meglio capire, assorbire: “… beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità.” (dal Salmo)

30 luglio 2022

IL TEMPO INFINITO

XVIIIa Domenica T.O. Anno C

Rembrandt: Il Ricco Stolto
Ricordo ancora come in una calda serata d’estate, sotto gli alti platani dell’allea, si parlava fra di noi del tempo che passava lento. Eravamo giovani, eppure di fronte ai novanta e passa anni della nonna Serafina, si ammetteva che per lei il tempo sarà sicuramente stato un batter di ciglia. In fondo, la verità era che, pur se ci aveva appena lasciato, la sua vita e le nostre vite non avrebbero avuto alcuna discontinuità: si sarebbero rincontrate al successivo batter di ciglia. Infatti: “… mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte.” (dal Salmo)

Di veglie, di guardie ne ho fatte parecchie e quelle sembrava non passassero mai, eppure anche quelle servivano per riflettere, nel silenzio della notte, sul senso della vita, su tutte le cose che si stavano realizzando, su ciò che mi aspettavo per il futuro. Tutto concorreva, tutto concorre ed invita a ripensare che: “… chi ha lavorato con sapienza, con scienza e successo, dovrà poi lasciare la sua parte ad un altro che non vi ha per nulla faticato.” (dal Libro del Qoèlet)
Il suddetto Libro cantilena sulla “vanità delle vanità: tutto è vanità” e la presenta come un gran male. Ovviamente se ciò per cui ci si adopera è in vista solo del proprio tornaconto, ma se si lavora con onestà, con scienza e coscienza, come un buon padre di famiglia, che importanza ha se ne potranno beneficiare anche altri, come i figli, i parenti, i propri confratelli, i concittadini, i bisognosi.

23 luglio 2022

IL GRIDO AL CIELO

XVIIa Domenica T.O. Anno C

 Così gridate al Cielo !!!!!!
Il padre Abramo aveva voglia a tirare la cinghia per evitare la distruzione delle città in cui abitava il suo parente Lot.
Alla fine non c’erano neppure 10 giusti e le cose sono andate come si sa: “   voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere.” (dal Libro della Genesi)
Sarebbe interessante sapere chi si è sperticato nel gridare verso il cielo per fare sapere cosa stava succedendo in quel mondo. Doveva trattarsi proprio di qualcosa di immondo se anche il Buon Dio voleva andare a vedere. E quando vide, non ci fu scampo per quegli abitanti che non vollero sottomettersi alla legge di Dio. Quindi, Abramo e la sua gente non riuscirono a cambiare i costumi di quella gente.

16 luglio 2022

L’AGITAZIONE

 

XVIa Domenica T.O. Anno C
Nell’ora più calda del giorno mi accingo alla meditazione settimanale da proporre a chi cerca motivazioni e conferme nella Parola per la più importante battaglia per la vita. Siamo in una guerra, non solo combattuta con le armi, in pratica la terza guerra mondiale, pregando Dio che non si trasformi in una guerra nucleare, in cui il disprezzo della vita umana ha raggiunto tali livelli da essere rivendicato come diritto. Eppure il Signore Iddio continua a presentarsi come il dispensatore della vita, come quando assicura ad Abramo la gravidanza di sua moglie Sara. Lo fa in un giorno torrido, come quello di questo pomeriggio:
“… mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno …”
Non era imbambolato, pur senza il condizionatore, e seppe riconoscere subito chi stava arrivando: “… vide tre uomini … si prostrò fino a terra … dicendo “mio Signore”. Notare già fin d’allora la presenza della Santissima Trinità, la quale, dopo essere stata servita come si conviene, promise al patriarca: “… tornerò da te.” (dal Libro della Genesi)

9 luglio 2022

GLI OCCHI DELLA COMPASSIONE

               XVa Domenica del T.O. Anno C
La religiosità insita nel vivere umano porta alla convinzione che sia a disposizione di tutti il diritto all’eredità della vita eterna. C’è, però, un particolare per la dottrina cattolica: deve essere meritata. Le dritte per capire come, ci vengono pure date fin dalla più tenera età. Ancor prima non occorre perché si è innocenti a prescindere. Perciò i bambini che muoiono nel grembo materno per malattie o per aborto volontario (guai per coloro che lo procurano) sono già nell’eternità beata. Per tutti gli altri non c’è scusa che tenga: la legge del Signore è chiara e semplice come dice Mosè ai titubanti israeliti:
“… questa Parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica.” (dal Libro del Deuteronomio)

2 luglio 2022

LA CONSOLAZIONE

XIVa Domenica del T.O. Anno C

Lui ha già scritto il nostro nome

“Avevi scritto già il mio nome lassù nel cielo, avevi scritto già la mia vita insieme a te, avevi scritto già di me …” E’ l’incipit di una canzone che ogni tanto mi gira in testa. E’ subito ritornato quando ho letto:“… non rallegratevi però perché i demoni si sottomettono a voi: rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.” (dal Vangelo secondo Luca)
Quando ancora non abbiamo un nome, quindi, il Creatore lo ha già stabilito per noi. Eravamo ancora sconosciuti, là aggrappati sulla parete dell’utero della mamma, e non sapevano chi eravamo, se maschio o femmina, e già sfogliavano il libro dei nomi per trovare quello più piacevole o quello più originale.

25 giugno 2022

IL CUSCINO PER GESU’

XIIIa Domenica del Tempo Ordinario  Anno C

Ti seguirò ovunque Tu vada !

Negli anni ’70 si cantava, anche in chiesa, una canzone intitolata “La Risposta”, che diceva più o meno così: “… quando tutta la gente del mondo riavrà per sempre la sua libertà? Risposta non c’è o forse chi lo sa, caduta nel vento sarà.” Poi, si capì che, sostanzialmente, non era proprio il caso di cantarla durante la Santa Messa, perché la risposta c’è: “… Cristo ci ha liberati per la libertà. State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.” (dalla Lettera di San Paolo ai Galati)
E per rafforzare questa verità mi piace riandare alla memoria di quando Gesù ci ha chiamati amici (Gv 15,15). In parole povere, ci considera partecipi della sua vita. Non gli siamo estranei, anche noi uomini del terzo millennio. Ha stima di noi, ci affida il prossimo, anche il mondo da aggiustare, da salvare. E ci dà pure gli strumenti necessari: amore, gioia, sapienza, forza interiore. E’ questo l’antidoto giusto per evitare di ricadere nella schiavitù, che i potenti dello “stato profondo” vogliono imporre all’umanità, quanto meno a quella che resterà con l’attuazione dell’Agenda 2030.  Però, non si illudano più di tanto, sembra che stiano realizzando quanto previsto dai loro criminali piani, perché il Salmo ci dice che: “… il Signore è mia parte d’eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita.”

24 giugno 2022

NOVE MESI PER LA VITA - GIUGNO 2022

 Domenica   26  Giugno  2022  ore  16,00

alla Chiesa della Madonna degli Angeli

Che ne è di tuo figlio, di tuo padre,
di tua madre, di tuo fratello?
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UN IMPRENDITORE CON LA “I” MAIUSCOLA

 

Simone Terreni, qualcuno lo ricorderà, è l’Imprenditore vero, con la "I" maiuscola, che lo scorso febbraio aveva assunto una donna di 27 anni che al colloquio aveva rivelato di essere incinta.
Ad una imprenditrice che lo aveva criticato per la sua decisione aveva successivamente risposto, sottolineando che:  “Lei non è un’imprenditrice, ma una donna d’affari, abituata ad avere le persone al suo servizio H24.
Un imprenditore, invece, è al servizio dei propri collaboratori e non viceversa.
Un imprenditore assume le persone in base allecapacità e alle competenze e non in base al sesso o all’età.
Un imprenditore sa pianificare e non teme di perdere una collaboratrice per qualche mese.
Un imprenditore crea una squadra di persone, non un’azienda piramidale.
Un imprenditore non ha paura di una gravidanza, ma è felice se con la sua azienda aiuta giovani madri e giovani padri a dare la vita a delle creature.
Perché un bambino, lo ridico, non può mai essere un problema.”