27 agosto 2022

XXIIa Domenica T.O. Anno C

LA GRAZIA DELL’AMICIZIA

Amico, vieni più avanti. Chi si umilia sarà esaltato ....

Mi è capitato spesso, nella mia non breve esistenza, di essere invitato, pure come ospite di riguardo per un evento o altro. Ho, quindi, ben presente come ci si sente e si vivono quei momenti in cui sei accolto con mani tese e sorrisi a ganasce aperte, così come quando entri sentendoti come un pesce fuor d’acqua e te ne stai in disparte, grato che nessuno si accorga della tua presenza. Gesù, nella sua catechesi, ha ben presente queste situazioni e le utilizza per meglio sintetizzare il criterio con cui si viene accolti in paradiso: “…Amico, vieni più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.” (dal Vangelo secondo Luca)

19 agosto 2022

VIA DA ME

XXIa Domenica T.O. Anno C

Entrate per la porta stretta: i primi saranno ultimi, gli ultimi, primi!
Mi veniva da pensare, in questi giorni, a tutte le persone che avvicinavano Gesù nel corso dei suoi anni di annuncio diretto con il suo pellegrinare di villaggio in villaggio. Chiedevano di essere guarite e Gesù, in forza della loro fede, non li guariva, ma li salvava. Ancora adesso è così. Quando si va in chiesa a pregare, quando si va a Lourdes su una carrozzina o su una barella, quando si va a mettersi in gioco davanti ad un’apparizione o ad un evento inspiegabile, si va per essere sanati o guariti. E’ così che: “… io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue, essi verranno e vedranno la mia gloria. (dal Libro del profeta Isaia)
Potranno vedere la sua gloria, quindi, non perché guariti, ma perché vicini al Signore, soprattutto nei Santi Sacramenti, ecco il modo odierno di “toccarlo”, egli li salva: dà la gioia di chi si sente pienamente amato e di chi può così crescere nell’amore, facendo della propria vita un dono.

13 agosto 2022

E TU DA CHE PARTE STAI?

                   XXa Domenica T.O. Anno C

Sono venuto a portare fuoco sulla terra

Dopo aver letto la Parola di questa domenica, subitaneamente mi tornarono in memoria i versi di Cecco Angiolieri: “s’i fosse foco ardere’ il mondo” … che furono anche messi in musica, nel 1968, da Fabrizio D’André. E cominciai a canticchiarla. Sono parole crudeli e ciniche che hanno, comunque, un loro perché, buone per sollecitare ribellioni adolescenziali e disprezzo verso il mondo. Allora vado a rileggere: “… sono venuto a gettare fuoco sulla terra e quanto vorrei che fosse già acceso … (dal Vangelo secondo Luca)
Alcuni giorni fa, il famoso dieci agosto delle stelle cadenti, la Chiesa ha ricordato il diacono martire Lorenzo che, oserei dire, quel fuoco l’ha sperimentato sulla sua pelle. Ma, secondo uno scritto di San Massimo di Torino, “visto da fuori, questo martire bruciava nelle fiamme di un crudele tiranno, ma una fiamma più grande, quella dell’amore di Cristo, lo consumava all’interno.”

6 agosto 2022

IL TESORO DI DIO

XIXa Domenica T.O. Anno C

Il Signore viene

Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo»
*************************

E’ incontestabile la crescita esponenziale in termini numerici del cristianesimo dalla fondazione della Chiesa ad oggi. Eppure, aleggia da sempre nell’immensa “chiesa di Dio” la sensazione, a volte la certezza, di essere quel piccolo gregge di cui al Vangelo: “… non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.” (dal Vangelo secondo Luca)
Quel “non temere” la dice lunga sul futuro di quell’ effettivo piccolo gregge, così come va coniugato con l’attuale situazione della chiesa di oggi, in vertiginosa trasformazione, nell’inseguire quel Nuovo Ordine Mondiale che si sta imponendo su questa umanità smarrita. La domanda è: sarà forte e fedele il piccolo gregge, o ancor meglio, il piccolo resto a sostenere il peso della coerenza con la fede che professa? “… la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede.” (dalla Lettera agli Ebrei)
La fede ci dice che non ci sono due principi, uno buono e uno cattivo, ma c’è un solo principio, il Dio creatore, e questo principio è buono, solo buono, senza ombra di male. Lo diceva Papa Benedetto XVI in una udienza generale in un contesto esortativo che tentava di spiegare anche il mistero del male. Si può dedurre, perciò, che l’essere umano non è un misto di bene e di male, perché l’essere come tale è buono e perciò è bene essere, è bene vivere. Questo è il lieto annuncio della fede. Ma c’è un ma, che viene da quel mistero, che rimane oscuro, del male fra gli uomini, che viene da una libertà abusata. Con questa considerazione acquisita si potrà meglio capire, assorbire: “… beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità.” (dal Salmo)